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Le liste di attesa per espatriare erano subito diventate ingestibili, soprattutto le persone più giovani avevano cominciato a mettersi in fila, sarebbero andati a prenderli con degli elicotteri e quelle liste con i nominativi della gente intenzionata ad andarsene da lì dovevano essere spedite a chi era di competenza, per permettergli di riconoscere i profughi. Molta gente era scappata dall'ospedale per cercare di andare nei quartieri disabitati, prendere soldi, gioielli e altra roba costosa, volevano essere preparati una volta ritornati nel mondo reale. E poi c'era Chanyeol, Chanyeol non stava facendo un bel niente. Guardava il mondo muoversi velocemene intorno a lui, si sentiva quasi in colpa.

Se ne stava disteso sul suo letto, Baekhyun era andato a prendere qualcosa da mangiare, quindi aspettava che ritornasse, degli altri ragazzi non c'era traccia. Improvvisamente, qualcuno aprì la porta. Chanyeol sollevò la schiena, notò tutti i suoi amici eccetto i membri cinesi del gruppo e Baekhyun, che ci avrebbe messo un po' a tornare. "Abbiamo una bella notizia." disse Sehun, il rosso sorrise e gli chiede di cosa si trattasse. "Io, Jongin, Kyungsoo e Jongdae abbiamo prenotato, siamo in lista d'attesa, ce ne andiamo a Londra!"

Chanyeol rimase perplesso per un attimo, Kyungsoo precisò qualcosa. "Gli altri hanno detto di avere bisogno di tempo, soprattutto Yixing che ancora non sarebbe in grado di partire. Abbiamo visto Baekhyun per il corridoio e ci ha detto che neanche voi due eravate ancora pronti, quindi lo abbiamo fatto solo per noi."

"So che magari può sembrarti strano visto che nessuno di noi ha un soldo ma abbiamo deciso di provare, inoltre abbiamo scelto l'Inghilterra perché Jongin ha dei parenti che vivono lì e potrebbero ospitarci per un po'. Nel caso decideste di venire anche voi a Londra e vi servisse aiuto -."

Il ragazzo annuì, saltando giù dal letto. "Ne discutiamo dopo, Baekhyun sta già tornando? Devo parlargli urgentemente." senza aggiungere altro, uscì dalla stanza. Gli bastò camminare di qualche metro per incrociare il suo ragazzo con in mano delle patatine. "Baekhyun."

"Che c'è?"

"Perché non hai prenotato un volo anche per te? Ti avevo detto di farlo." disse, il più basso scosse la testa e gli passò il cibo.

"È fuori discussione, io e te dobbiamo andarcene insieme, e poi neanche la China Line se ne andrà, partiremo insieme a loro." sorrise. China Line? Da quando avevano affibbiato a quel gruppetto il nome China Line? Chanyeol non ci pensò troppo, non era la cosa più importante al momento. Sarebbero arrivati agli ultimi posti della lista d'attesa, avevano perso un'occasione d'oro.

"Baekhyun, se non accettassero più rifugiati?" ipotizzò. "So che ci hanno detto che riusciremo ad andarcene tutti ma ho paura." gli confessò, il maggiore cercò di rassicurarlo.

"Ce la faremo, aspettiamo solo di sapere come verrete trattati lì tu e Yixing, poi possiamo metterci in lista d'attesa." finì la frase e rientrarono nella stanza in quell'esatto momento, cominciarono poi a discutere con gli altri ragazzi.

"Prima te ne sei andato così di corsa, non ci hai permesso di spiegarti una cosa." gli fece sapere Jongin, il ragazzo sembrava portare belle notizie. In verità era cambiato qualcosa - gli infetti potevano espatriare, su questo non c'erano dubbi, ma il numero delle persone infette presenti in uno stato doveva essere proporzionato, meno dell'uno percento della popolazione risiedente in un determinato luogo poteva essere infetta. Ora, essendo gli infetti presenti in quantità sicuramente minore dei non infetti - solo una persona su quattro correva il rischio di contrarre il virus - c'era una buona possibilità che riuscissero a salvarsi anche loro. Era una procedura complicata ma non impossibile da eseguire, inoltre erano state diffuse campagne sulla sensibilizzazione del virus, per evitare la trasmissione mediante la trasfusione del sangue, la gente era pronta a convivere con gli infetti.

C'era anche chi era ancora scettico e gli stati che non avevano intenzione di accettare queste persone, tuttavia una buona parte del mondo si batteva purché riuscissero a trascorrere anch'essi una vita normale, dopo quello che avevano passato se lo meritavano proprio. Alla fine Chanyeol e Baekhyun si confrontarono anche con la China Line. Loro avevano un obiettivo molto deducibile: andare in Cina. Avrebbero sicuramente prenotato per volare in Cina, quando sarebbe toccato a loro. Per gli altri due era indifferente, volevano solo ritornare a vivere, non gli importava dove. Ovunque dove non fosse presente la morte sarebbe andato bene.

Mentre tutti parlavano dei loro parenti lontani Baekhyun realizzò una cosa: anche lui aveva dei parenti lontani! Non li vedeva da quando era bambino ma molte volte si erano sentiti telefonicamente, loro erano di origine coreana quindi la lingua non sarebbe stata un problema - o almeno, relativamente, era in grado di dire solo bonjour e omelette. Si, i suoi unici parenti lontani vivevano in Francia. Chanyeol avrebbe acconsentito? Lì sarebbe stato tutto così diverso, eppure.. voleva andarsene, non gli importava dove. Era sicuro del fatto che li avrebbero aiutati, doveva solo riuscire a rintracciarli, di certo non gli sarebbe stato possibile farlo in quel momento.

"Chanyeol, a te piace la torre Eiffel?" chiese il ragazzo con tutta la calma del mondo, cominciando a sorreggersi la testa con la mano. I due si allontanarono dal gruppo e presero a parlare per conto proprio, Chanyeol non era contrario al partire, arrivati a quel punto i parenti francesi di Baekhyun erano l'unica soluzione, solo che era incerto sul da farsi, incerto era dire poco, non era per niente persuaso ad andare. Ma lo aveva detto lui stesso: non potevano aspettare, non quando le liste di attesa diventavano sempre più lunghe, erano arrivati fin lì, una volta arrivati in Francia avrebbero cominciato a lavorare e si sarebbero rifatti una vita, non voleva mollare proprio in quel momento.

Era tardi ma uscirono lo stesso dalla stanza, subito dopo aver comunicato agli altri la loro scelta definitiva, anche Yixing, Yifan e Tao uscirono con loro, dopo la notizia che gli era stata riferita da Jongin volevano accertarsi del fatto che ci fosse posto per loro in Cina, da perfetti idioti quali erano non si erano informati prima. Dopo vari minuti di attesa entrarono nell'ufficio della direttrice, speranzosi, tutti e cinque. Sapevano che quell'incontro avrebbe determinato il loro destino.

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a/n ; ANSIA

redemption - chanbaekWhere stories live. Discover now