28 ~ The red string of fate

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Clarissa e Tony batterono le mani, con gli occhi luccicanti che solo dei bambini potevano avere e che un tempo non troppo lontano avevo avuto anche io.

«Non vedo l'ora di incontrare la persona che diventerà mio marito! Dici che vedrò anche io il Dio dei matrimoni?»

«Non penso piccola. Lui è un Dio giapponese, si mostra solo in Giappone, dove ci sono i templi dedicati a lui.»

«Costruirò io un tempio! Va bene con la sabbia?» disse Tony, armeggiando con il secchiello e la paletta.

Risi.

«Non penso che valga allo stesso modo ma provaci pure.»

«Armin, tu sei grande, hai incontrato la persona a cui sei collegato dal filo?»

Un volto si fece strada nella mia mente e sospirai, stendendomi sulla sabbia soffice, senza curarmi dei granelli che mi entravano nei vestiti e mi sporcavano i capelli.

«No, piccola. Pensavo di averla incontrata ma non ci vediamo da tre anni ormai.»

La bambina mi prese il mignolo e chiuse gli occhi, assumendo un'espressione corrucciata e adorabile.

«Che stai facendo?» le chiesi, divertito.

«Sto usando i miei poteri magici.»

La bambina aprì gli occhi e allentò la presa sul mignolo, sorridendo soddisfatta.

«La maga Clary ti annuncia che l'amore della tua vita è proprio qui, in questa spiaggia.»

Sospirai.

«Chissà.»

EREN'S POV

Ero a riva e alternavo lo sguardo dalle piccole onde che mi toccavano occasionalmente i piedi, all'orizzonte.

Il mare in Portogallo era uno specchio limpido e turchese sul quale era riflesso l'arancio del sole che, lentamente, tramontava, tingendo il cielo di mille colori.

Perso nei pensieri, cominciai a canticchiare.

«It almost feels like it was just a dream.
All these memories of you and me blown way in the summer breeze...»

Ascoltavo sempre questa canzone quando era giù di morale e volevo darmi la carica, roba da femminucce.

Non mi importava nulla dei bambini che schiamazzavano, del rumore degli aerei e delle grida dei venditori ambulanti.

C'eravamo solo io, la mia voce e il suono delle onde del mare. 

«It almost feels like we just never were
All the time we spent was just a blur
Now it's just me and a melody...»

ARMIN'S POV

«Without you
I'm on my own
Am I gonna be alone?
And if it's only: me, myself and I
Will I be fine?
So far from home
And I just don't know
Am I gonna make it?
Brave enough to take this road
Out on my own.»

Quel ragazzo cantava con nostalgia, sembrava che la sua voce fosse disperata, sognante, immersa nei ricordi.

Quella voce, che ogni tanto stonava, lo attraeva come i topi venivano attirati dalla melodia del pifferaio magico.

Quando fui abbastanza vicino da toccargli la spalla, mi fermai.

Quel profumo.

«And maybe I'm fallin' on my face.»

Zenzero, agrumi e... noce moscata.
Non può essere.

«Or maybe I'm landin' in my place.»

Questa volta la mia voce si sovrappose a quella del ragazzo che, davanti a me, mi volgeva le spalle.

EREN'S POV

Sussultai e chiusi gli occhi.

Quel profumo...

Non mi voltai, ma continuai a cantare, sicuro che non potesse essere il suo profumo di vaniglia.

Armin era in Florida. Non era possibile che (coincidenza) fosse in Portogallo proprio nello stesso giorno in cui ero lì anch'io.

Probabilmente era autosuggestione, tutti quei ricordi mi stavano facendo ammattire.

Non è davvero qui.

«And maybe we're a million miles apart...»

E se Mikasa e Reina mi avessero convinto a venire con loro in vacanza perché, in qualche modo, volevano farci incontrare? Perché sapevano che lui era lì?

Il ragazzo alle mie spalle, che si dimostrò più reale di quanto pensassi, mi fece girare e finalmente, dopo tre anni, i suoi occhi azzurri incontrarono i miei verde smeraldo.

«Or maybe we're standin' heart to heart...»

EXTERNAL NARRATOR'S POV

Smisero di cantare e restarono in silenzio, guardandosi negli occhi, cullati dal suono delle onde del mare e dal battito dei loro cuori che, come incatenati da qualche magia, palpitavano all'unisono.

Un unico battito. Un unico filo.

«Siamo anime gemelle, Armin Arlert.»

Adesso guardavano il mare, insieme, mano nella mano, mentre camminavano sul bagnasciuga, sicuri che ora che si erano ritrovati, niente e nessuno sarebbe più riuscito a separarli.

Perché loro erano legati dal filo rosso del destino.

n/a:
Ho la sensazione di aver scritto un capitolo di merda e di aver deluso le vostre aspettative SBSGUSBSHSJAVWUSIAN

Comunque... molto presto revisionerò tutto (anche se ho già fatto un paio di revisioni lungo la stesura stessa della fanfiction).

P.S. L'epilogo sarà una specie di spoiler del sequel. Amatemi.

I'll show you the world [EreMin] IN REVISIONEWhere stories live. Discover now