2 ~ Maybe, I've found a friend

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Armin tornò in camera sua, dove, con l'aiuto di un'infermiera, cercò qualche snack da portare a Eren.

Intanto, il castano stava ricevendo decine di messaggi dalla sua sorellastra Mikasa, che aveva per lui una sorta di ossessione.

"Perché non mi hai avvisata?"

"Mamma e papà dove ti hanno portato?"

"Non vedo l'ora di tornare, la Russia non mi piace!"

"Perché mi devi far preoccupare così?"

"Perché diamine non rispondi?!"

"Sai vero che senza di me non puoi vivere?"

Eren bloccò il contatto su WhatsApp, ricevendo subito dopo una chiamata.

Non ebbe nemmeno il tempo di rispondere, che la voce assillante di Mikasa cominciò a sbraitargli contro.

Alla fine, fu costretto ad attaccarle in faccia, fingendo di non riuscire a sentire nulla a causa della "mancanza di campo" all'interno dell'ospedale.

Appena Eren poggiò il cellulare sul comodino, Armin bussò alla porta, entrando con una montagna di snack in bilico su un braccio, e il bastone stretto nell'altra mano.

Eren, notando il ragazzo in difficoltà, si mise in piedi, pronto al soccorso.

«Hey amico, hai bisogno di una mano?»

Armin scosse la testa, accennando un sorriso.

«Non ce n'è bisogno, tranquillo. Non voglio che affatichi le ga-AAH»

Il biondo inciampò, lasciando cadere gli snack a terra, insieme al bastone, che al contatto col pavimento causò un tonfo sordo.

Armin aveva serrato gli occhi, pronto all'impatto, ma Eren prontamente era scattato e aveva preso il ragazzo al volo prima che potesse cadere.

«Tutto okay?»

Armin arrossì leggermente, imbarazzato dala situazione, e annuì.

«Sì... s-scusami t-tanto...»

«Non ti preoccupare. È a questo che servono gli amici, no?»

Il castano, mise il biondo seduto sul letto, per poi chinarsi e raccogliere il bastone e gli snack, poggiando questi ultimi su un piccolo tavolo accanto al letto.

Il volto di Armin si illuminò e rivolse a Eren un sorriso sincero.

«Grazie mille!»

Eren sorrise leggermente, stendendosi sul letto.

«Certo che sia una noia assurda stare qui... Almeno nell'altro ospedale si poteva prendere in giro l'inserviente!» commentò, sbuffando.

«Qui le infermiere sono tutte gentilissime!»

«Appunto! La cosa mi fa piacere, ma nessuno batterà l'inserviente dell'ospedale» disse ridacchiando.

Armin si mise un dito sotto il mento pensieroso.

«Qui, però, c'è Jean Kirschtein!»

Eren alzò un sopracciglio.

«E chi sarebbe?»

«Jean è un ragazzo... particolare. È qui da più tempo di me e ha visto morire il suo migliore amico per non so quale malattia. Ha un caratatteraccio. E se la crede tantissimo. Soffre di anoressia nervosa, per questo è stato ricoverato».

I'll show you the world [EreMin] IN REVISIONEWhere stories live. Discover now