12 ~ Let the dwarf hospital worker talk with Reina

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Erano passati quattro giorni dall'operazione.

Eren camminava per il corridoio con gli auricolari nelle orecchie e, trovatosela davanti, bussò alla porta del fidanzato.

Armin, che se ne stava appoggiato al davanzale della finestra, voltò lo sguardo verso la porta.

«Eren? Sei tu?»

«E chi dovrebbe essere?»

Il biondo si allontanò dal davanzale, alzando gli occhi al cielo, e aprì la porta.

«'Giorno.»

«Buongiorno amore.»

Il castano lasciò un bacio sulla fronte del più basso, riprendendo a camminare.

«Sveglio da tanto?» gli domandò Armin, seguendolo.

«Qualche ora. E tu che stavi facendo?»

«Guardavo fuori dalla finestra. Ho sempre desiderato farlo.»

«Sono felicissimo per te» disse il castano, sollevandolo di qualche centimetro dal pavimento mentre lo stringeva forte tra le sue braccia.

Quando Eren poggiò la fronte nell'incavo del collo di Armin, quest'ultimo ridacchiò al contatto dei capelli con la pelle, ricambiando la stretta.

«Che ascolti?»

«Una canzone. Vuoi ascoltare?» domandò il più alto, porgendogli un auricolare.

«Una canzone, ma davvero?», Armin ridacchiò, afferrando la cuffietta. «Okay, grazie.»

«E che dovrei ascoltare? La voce di...»

«JAEGER!»

«No Armin, mi spiace ma non esiste alcuna canzone che si chiami Jaeger

«Non sono stato io parlare, Eren.»

«Ma che dici? Siamo gli unici qui. E conosco solo te, perciò...»

«Eren. Voltati.»

Perplesso, il castano si girò, incontrando un paio di freddi e burberi occhi grigio-azzurri che lo fissavano, con le sopracciglia leggermente aggrottate e uno sguardo non molto felice.

«Incontrarti è l'ultima cosa che avrei voluto quando ho ricevuto quel fottuto contratto per questo lavoro.»

«Ehm... salve inserviente...!» si intromise Armin, accennando un sorriso tirato, ricevendo, da parte dell'uomo un disinteressato cenno del capo.

«Ha intenzione di darmi la scopa sul culo, come qualche mese fa?» domandò Eren, grattandosi la nuca.

«Sarebbe mia intenzione. E lo farò, se scopro che nella tua camera c'è anche un solo vestito fuori dall'armadio.»

«Tutto in regola. O almeno credo...» intervenì il biondo, ricevendo una gomitata dal più alto.

«Beh, ora ci vedi, Arlert?»

«Già...»

«Cosa c'è? Non ti piace avere la vista? Preferivi restare una talpa a vita?»

«Cosa..? N-No! Assolutamente no...! È solo che... mi ci devo ancora abituare.»

«È normale i primi giorni, vedrai che col tempo sarà tutto più facile.»

I'll show you the world [EreMin] IN REVISIONEWhere stories live. Discover now