Hai rovinato tutto

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Harper's pov

Tornai in camera per rilassarmi dato che questa sera sarei dovuta uscire.
In realtà non volevo metterci più piede al Dark dall'incidente di mia madre ma questa volta decisi di fare uno sforzo. Dovevo affrontare le mie paura e non rinchiudermi nella mia bolla.

Mi sdraiai sul letto abbandonandomi al sonno.

Lo sparo. Sangue per terra. Le lacrime che mi rigano le guancia e le mie urla che riecheggiano nella strada deserta.
"Resisti mamma, stanno arrivando!"

Mi svegliai di soprassalto fradicia di sudore. Era tutto un sogno, questo non era reale. Dio Alex, ho bisogno di te.
Mi asciugai le guance rigate dalle lacrime e mi chiusi in bagno per darmi una ripulita.

Uscii dalla doccia avvolgendo il mio corpo nel lungo asciugamano bianco dell'hotel e avvolsi i miei capelli in un turbante.

Tornai in camera e tirai fuori un jeans nero e una camicetta bianca con dei ricami di rose rosse. Mi vestii e attaccai il phone alla presa per asciugarmi i capelli. Mi passai la piastra e infine tirai fuori dalla valigia il beauty case per dare un aspetto più decente al mio viso. Un po' di mascara, una matita e un rossetto bordeaux.
Infilai in fine dei tacchi neri e la mia giacca di pelle nera.

Scrissi un messaggio veloce a Logan: "Sono pronta. ;)"

Mi rispose subito. L: "Sono giù ad aspettarti."

Infilai il telefono nella tasca del giubbotto e uscii dall'hotel. Trovai Logan chiuso nella sua giacca di pelle appoggiato al cofano della sua macchina. Mi fece un cenno con la mano per farsi notare e lo raggiunsi.

"Come siamo belle." esclamò prendendomi la mano e aprendomi la portiera.

"Anche tu non sei niente male." gli feci l'occhiolino sedendomi al posto accanto al suo.

"Non ci metteremo molto ad arrivare." mi disse mettendo in moto l'auto e guidando per le strade di Los Angeles.

"Lo so." risposi secca. Non mi piaceva molto parlare di quel locale.

"C'è qualcosa che non va?" il problema era che lui si accorgeva subito che qualcosa non andava, pur conoscendomi da pochissime ore.

"Nulla di cui preoccuparsi." tagliai corto. Non amavo parlare di quel l'avvenimento, tanto meno ricordarmi della morte di mia madre. Non ne avevo parlato nemmeno con Alex. Aaa cazzo, non dovevo continuare a pensare a lui.

Arrivammo al Dark in una mezz'oretta circa e per fortuna trovammo parcheggio in pochissimo tempo.
"Eccoli lì!" Logan mi indicò un gruppo di ragazzi all'entrata del locale. Li raggiungemmo.

"Ciao ragazzi." li salutò infilandosi le mani nelle tasche dei jeans. "Lei è Harper, la ragazza di cui vi parlavo questa mattina."

"Ah si, molto piacere donzella, io sono Ryan." una testa biondo platino si inchinò davanti ai miei occhi baciandomi la mano destra. Ridacchiai a quel gesto.

"Vacci piano, la situazione non è delle migliori." lo allontanò subito Logan.

"Non la toccherò con un dito." si portò una mano al cuore. "La proteggerò da tutti questi ragazzi in preda agli ormoni." Logan si portò una mano alla fronte mentre il resto del gruppo ridacchiò. Doveva comportarsi molto spesso così visto che ne erano abituati.

"Io sono Juliet!" esclamò una bellissima ragazza mora venendomi ad abbracciare.

"Trevor." mi porse la mano il più alto tra tutti. Aveva i capelli molto scuri al contrario dei suoi occhi freddi e chiari.

"Non farci caso, il suo cuore si scioglie appena vede un cucciolo di cane." commentò Ryan ricevendo uno schiaffo sulla nuca dal suo amico.
Ridacchiai mentre Juliet e Logan alzarono gli occhi al cielo.

"Bene, possiamo entrare." esclamò Logan facendosi largo tra la folla.

Appena varcai l'entrata del Dark, tutti i miei buoni propositi per questa sera erano andati a puttane. L'obbiettivo sarebbe stato solo uno. Dimenticare.

Juliet trascinò in pista Logan il quale si lamentò più volte di non voler ballare con una massa di ragazzini sudati, ma alla fine la battaglia la vinse la mora.

"Posso offrirti qualcosa da bere, donzella?" Ryan mi porse la mano e annuii prendendogliela. Mi portò ad un bancone e mi chiese cosa volessi prendere.

"Vodka alla pesca." urlai per farmi sentire a causa del volume esageratamente alto della musica.
Ne ordinò due bicchierini. Uno per me e uno per lui. Bevvi tutto d'un sorso il mio e ne ordinai subito un altro.

"Ehi vacci piano, donzella." mi fermò Ryan. "O Logan verrà a strapparmi il mio bellissimo ciuffo platino." fece il broncio come un bambino per poi sparire in cerca di qualche ragazza da conquistare.

Ordinai altri bicchierini di vodka alla pesca. Ero arrivata a quota sei e la testa cominciava già a girare.
"Harper." Logan spuntò alle mie spalle.

"Non ti senti anche tu leggero?" domandai mandando giù in un sorso il settimo bicchierino di vodka.

"Sei già ubriaca?" ridacchiò.

"Nah, ho bevuto solo qualche bicchierino di vodka alla pesca. Penso che potremo diventare migliori amici io e l'alcool."

"Va bene piccola peach."

"Peach?" ridacchiai mantenendomi al bancone.

"Te lo sei aggiudicato per tutta la vodka alla pesca che hai bevuto." mi spiegò il biondo al mio fianco.

"Mi piace!" urlai battendo le mani. "Andiamo a ballare!" lo trascinai in pista cominciando a muovermi a ritmo di musica.

"Secondo te si sentono anche loro tanto leggeri?" urlai cercando di sovrastare la musica.

"Può essere." fece spallucce.

"La mia memoria non vuole ricordare più niente. Vado a dimenticare!" gli lanciai un bacio volante ritornando al bancone. "Vodka alla pesca!" esclamai alzando una mano e il ragazzo degli alcolici mi accontentò subito.

"Non trovi sia bello dimenticare?" gli domandai.

"Dipende da cosa si voglia dimenticare." rispose il cameriere inaspettato dalla mia domanda.

"Qualcuno che ti ha fatto le corna." feci un esempio. "Accidenti!" mi battei una mano sulla fronte. "Mi ricordo ancora troppe cose. Altra vodka alla pesca!" ordinai e mi diede un altro bicchierino.

Tornai in pista salendo sopra un tavolo al centro della sala. Cominciai a ballare e a muovere i fianchi dimenticando di chiunque avessi intorno. Dimenticandomi di Alex, di mia madre, di tutti.
Dopo qualche secondo Ryan venne a farmi compagnia sopra al tavolo ballando insieme a me.
Sentii fischi di approvazione dal basso e commenti poco consoni ma la mia testa ormai era completamente altrove.

"Harper, che cazzo stai facendo?" sbraitò qualcuno dal basso.

Vaffanculo e io che volevo dimenticarti per una sera.
Hai rovinato tutto Alexander Parker.




SPAZIO AUTRICE:
per la felicità di Giupap ecco il secondo capitolo del giorno!
Amatemi davvero.
-Reb

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora