Mi piaci

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La partita terminò dopo un'altra buona ora e finì 68/62 per la nostra scuola.
L'ultimo canestro lo fece un certo Logan e quando il suono del tabellone segnò la fine della partita tutti gli studenti esultarono per la vittoria.

Io e Carter corremmo giù per gli spalti per raggiungere Alex e complimentarci con lui. Appena mi vide arrivare verso di lui aprì le braccia. Brianna in un secondo ci si buttò dentro scoccandogli vari baci sulle guance.
Piantai i piedi delusa, eppure ero così convinta che quel gesto fosse rivolto a me.

Mi incamminai verso l'uscita quando mi sentii nominare. Mi girai di colpo e vidi Alex correre verso di me per prendermi dai fianchi e farmi fare una giravolta per aria. Quando mi rimise coi piedi per terra unì le nostre labbra in un bacio lento ma pieno di amore.
La mia pancia stava per esplodere ed ero sicuramente diventata più rossa della squadra avversaria per questo suo gesto in pieno pubblico, davanti tutta la nostra scuola.
Potei sentire qualcuno urlare o battere le mani, oppure lamentele da parte di qualche gallina delle cheerleader ma non ci feci molto caso.
In questo momento c'eravamo solo io e lui nel nostro piccolo mondo incasinato.

Si staccò lentamente dalle mie labbra poggiando la sua fronte sulla mia. "E questo era per?" domandai con un sorrisetto in volto.

"Per far sapere a tutta la scuola che sei mia, bambina." disse lasciandomi un piccolo bacio sul naso prima di seguire il resto dei suoi compagni negli spogliatoi.
Fissai la sua sagoma finché non scomparve dalla mia vista.

"Non ci posso credere!" urlò la mia migliore amica stringendomi fra le sue braccia riportandomi alla realtà.

"Nemmeno io." sussurrai sorridendo ancora come un ebete e ricambiando l'abbraccio di Vicky.

"Ora si va a festeggiare!" esultò raggiante tirandomi per mano e trascinandomi insieme al resto degli studenti fuori dalla nostra scuola.
"Dove andiamo?" domandai confusa.

"Mi deludi Harper Wilson!" mi rimproverò la ragazza al mio fianco. "Festa post partita!" esclamò battendo le mani.

"Non dirmi che.." dissi portandomi una mano sul viso.
"Oh sì, si terrà a casa vostra!"

Quando arrivammo davanti l'enorme villa in cui abitavo alzai gli occhi al cielo per la marea di gente che si era affollata all'interno.
"Forza!" mi tirò per mano Carter all'interno del soggiorno.
"Sei la copia maschile della mia migliore amica." sbuffai trattenendo una risata.

"Vieni a bere qualcosa." mi incitò il mio fratellastro versandomi un contenuto a me estraneo nel bicchierino che tenevo tra le mani. Lo buttai giù in un sorso sentendo tutta la gola bruciare.

"E adesso chi è il tuo fratellastro preferito?" due mani mi cinsero la vita mentre delle labbra umide erano appoggiate al mio orecchio.

"Carter." risposi girandomi verso il mio non-ho-ancora-capito-ragazzo.

"Ah sì?" fece il broncio incrociando le braccia al petto.

"Assolutamente!" scherzai tirandogli uno schiaffo sul petto.
Afferrò la mia mano tirandomi a se per lasciarmi una serie di baci sulla bocca. "Ti farò cambiare idea." mi sussurrò a fior di labbra prendendomi per mano e conducendomi in pista.
Partì una canzone lenta a me sconosciuta. Alex portò le mie mani sui miei fianchi e io portai le mie braccia attorno al suo collo. Chiusi gli occhi beandomi del suo profumo appoggiando la testa nell'incavo del suo collo.
Poteva esserci tutta la scuola in casa nostra ma come sempre per me c'eravamo solo io e lui.

Quando la canzone terminò mi lasciò un bacio sulla fronte. "Arrivo subito piccola." mi sussurrò all'orecchio lasciandomi al centro della pista.
Raggiunsi Lucy e Peter che stavano ballando a ritmo di There's nothing holdin me back. Ondeggiai i fianchi cercando di andare il più possibile a tempo urlando a squarciagola il testo della canzone insieme a Lucy.

*******

Erano le 3 passate e finalmente in casa potei sentire quiete e tranquillità.
Mi accasciai sul divano e chiusi gli occhi. Ero distrutta. Sentii due braccia sollevarmi di peso e non aprii neanche gli occhi per domandarmi chi fosse, la risposta era ovvia.
Fui appoggiata su un letto. "Bambina dovresti cambiarti." scossi la testa tappandomi le orecchie. Sentii qualcuno ridacchiare. "Va bene."

Alex mi tolse la gonna e successivamente la maglietta. Me ne infilò una sua e anche un paio di pantaloni della tuta che mi andavano esageratamente larghi. Infilò le mani sotto la maglia e sussultai. "Sta' tranquilla." mi rassicurò accarezzandomi una guancia. Giocherellò con il gancio del reggiseno per poi togliermelo completamente.

Sentii diversi rumori nella stanza. Molto probabilmente si stava cambiando anche lui. Sentii ad un certo punto un peso al mio fianco che mi attirò a se coccolandomi tra le sue braccia.
"Alex." biascicai.

"Dimmi." rispose attorcigliandosi una ciocca dei miei capelli tra le dita.

"Cosa siamo noi?" le parole mi uscirono da sole ma morivo dalla voglia di sapere cosa fossimo. Non volevo illudermi e credere che fosse il mio ragazzo se poi lui non si considerasse tale.

"Perché dobbiamo per forza etichettarci?" domandò e io mi girai su un fianco. Aprii leggermente gli occhi e cercai di mettere a fuoco la sua sagoma.
"Che senso ha dare un nome a tutto questo? Non basta vedere quello che siamo?" sembrava duro e quasi mi pentii di aver formulato quella domanda.
"Dico solo.." si passò una mano tra i capelli. "Che la gente ha questo bisogno di etichettarsi per qualsiasi cosa. Ma che importanza ha? Tu mi piaci Harper. Mi piace il modo in cui arricci il naso quando qualcosa ti disgusta o il modo in cui aggrotti la fronte quando qualcosa non va. Mi piace quando ti mordicchi il labbro inferiore e ti mangiucchi le unghie quando sei nervosa. Mi piace quando ti rigiri l'anello sulla
mano destra quando stai mentendo. Mi piace quando le tue guance si arrossiscono appena ti sfioro." disse passandomi il suo pollice ruvido sulla mia guancia. "Mi piace ogni cosa di te Harper. Dai tuoi pregi ai tuoi difetti. E se ti serve che ti dica che sei la mia ragazza te lo dico pure, ma voglio solo vederti felice." concluse lasciandomi un bacio sulla fronte.

Mi strinsi più forte a lui. Quelle parole mi avevano colpito. Mi conosceva a pieno e io neanche lo sapevo. Ha notato ogni particolare di me e questo mi faceva solo piacere.
"Ti amo." sussurrai.
Non sapevo neanche se avessi realmente pronunciato quelle parole o se le avessi solo pensate. Ma di una cosa ero certa.
Mi sono innamorata di te Alexander Parker.



SPAZIO AUTRICE:
eh si finalmente si sono fidanzati!
Ma succederanno tante altre cose nel corso dei capitoli, aspettate e vedrete!
Spero come sempre vi piaccia! Fatemelo sapere con un commento, ditemi sempre quello che pensate e cosa vi passa per la testa.
-Reb

Amore proibitoWhere stories live. Discover now