Ti amo

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Chiusi lentamente il mio armadietto affiancando Alex in corridoio. Era la prima volta che ci vedevano insieme a scuola mano nella mano da quando stavamo insieme.
I bisbigli ovviamente non mancarono ma Alex mi disse di non farci molto caso, tra qualche giorno smetteranno di entusiasmarsi più di tanto.

Puntai i piedi sull'uscio dell'aula di scienze e mi girai verso il mio ragazzo. Faceva così strano dirlo ma era assolutamente perfetto.
"Ci vediamo a pranzo bambina?" domandò appoggiando entrambi i gomiti all'estremità della porta e fissandomi attentamente negli occhi.

"Non sei mai stato a pranzo con me." risposi confusa.

"C'è sempre una prima volta." mi lasciò un bacio a fior di labbra. "Ci vediamo dopo!" urlò incamminandosi per il corridoio.
Entrai finalmente in classe ottenendo tutti gli sguardi puntati degli studenti su di me. Perfetto.

"Beh, che avete da guardare? Non si è mica tinta i capelli di blu!" intervenne Victoria prendendomi a braccetto e accompagnandomi al nostro solito posto. Smisero subito di guardarmi e continuarono a riprendere ciò che stavano facendo.

"Grazie." sussurrai accomodandomi sulla sedia e appoggiando i libri sul banco.
Vicky c'era sempre quando ne avevo più bisogno, era capace di salvare ogni situazione più imbarazzante e io le ero profondamente grata.
Di tutta risposta mi scoccò un bacio sulla guancia destra mordicchiandomela leggermente. "Cannibale." alzai gli occhi al cielo mentre la mia migliore amica ridacchiava.

Il prof di scienze entrò in classe velocemente buttando la sua solita borsa sulla cattedra e cominciando immediatamente a spiegare.
Sarà una lunga lezione. Sospirai e cominciai a prendere appunti.

Dopo altre 4 ore di lezione mi incamminai finalmente verso la mensa. Presi come sempre un vassoio, una porzione di penne al sugo, una mela e una bottiglietta d'acqua.
Osservai attentamente dove si trovasse Alex. In fondo alla mensa, con tutta la squadra di basket e in più quelle antipatiche delle cheerleader. Scossi la testa raggiungendo come al solito il mio gruppo di amici che stava ridendo e scherzando per una battuta sicuramente di Thomas.

"Eccola!" mi indicò Peter. "Pensavamo che ci abbandonassi del tutto andandotene con il fratellone." disse indicandolo.

"Dove potrebbe capitarmi Brianna al mio fianco?" feci una smorfia di disgusto. "Mi dispiacerebbe poi per i suoi capelli biondi sporchi di sugo, quindi meglio se non mi presento." continuai facendo ridere tutti i miei amici.

"Ragazzo a ore 12." disse Clara indicando un punto alle mie spalle con la testa. Mi girai e vidi Alex venire verso di noi.

"Ehi." sorrisi.
"Ti aspettavo li veramente." disse indicando il suo tavolo.

"Non conosco nessuno di quelli, Alex." gli feci notare.

"Te li avrei fatti conoscere." ribatté appoggiando una mano sulla mia sedia.

"C'è Brianna." continuai.

"Qualcuno mi ha chiamata?" la sua testa bionda ossigenata comparve da dietro le spalle di Alex. "Oh andiamo, se non vuole venire lasciala stare." disse poggiando la sua mano su quella di Alex.
Oh questo è troppo.

In un secondo Brianna si trovò con i capelli sporchi di sugo. Spalancò la bocca lanciandomi occhiate omicida. Alex trattenne una risata come il resto del gruppo, Vicky invece non resistette e scoppiò a ridere.

"Brutta stronza!" mi urlò puntandomi un dito contro.

"Te lo meritavi." incrociai le braccia al petto.
"Harper." mi rimproverò Alex e io lo guardai male. Ma da che parte stava?
In un solo secondo mi trovai anch'io sporca di sugo e mi trattenni dall'urlare.
Gli sguardi di tutti gli studenti si posarono su di noi e un silenzio era calato nella sala.

"Nessuno si mette contro di me, Wilson!" continuò a minacciarmi la ragazza davanti ai miei occhi ma a me non faceva né caldo né freddo.

"Sto tremando dalla paura!" feci una finta mossa di spavento scoppiando poi a ridere.
Brianna mi tirò uno schiaffo e portai la mano sulla mia guancia per il dolore. "Questo è troppo!" urlai versandogli la mia acqua addosso.

"Cosa sta succedendo qui?" la voce tuonante e rigida del preside riecheggiò in mensa. Si avvicinò a noi. Cercai di aprire bocca ma Brianna mi precedette. "È stata tutta colpa sua!" strillò indicandomi.

"Lei ha contribuito però." gli feci notare indicandomi dalla testa ai piedi.

"Stewart, Wilson, in presidenza!" urlò incamminandosi al di fuori della sala con noi due che lo seguivamo di qualche passo di distanza.
Appena arrivate in presidenza evitammo di accomodarci sulle due poltrone di fronte la cattedra del preside date le nostre condizioni.

"Non voglio sapere cosa è successo." cominciò a parlare appoggiando i gomiti sulla scrivania e incrociando le dita delle sue mani.

"Sabato sarete in punizione dalle 16 alle 20. Dovrete ripulire la palestra dalla festa di primavera della scuola che si terrà proprio in palestra il venerdì precedente."

"Ma non è giusto, io non centro nulla!" cerco di giustificarsi Brianna ma con scarsi tentativi.

"Dal momento che anche la sua compagna è ricoperta internante di sugo, penso che la colpa sia anche sua, non crede signorina Stewart?" la sentii sbuffare mentre un sorrisetto soddisfatto apparve sul mio volto.
Quando però lasciammo la presidenza quel sorriso scomparve appena mi accorsi che avrei dovuto passare 4 ore da sola con Brianna questo sabato pomeriggio.

Mi scontrai contro qualcuno in corridoio. Alzai lo sguardo. "Che vuoi?" domandai scontrosa continuando a camminare verso l'uscita. Tanto sapevo che mi avrebbe seguita.

"Il sugo ha aumentato la tua acidità?" scherzò il ragazzo al mio fianco poggiando un braccio sulle mie spalle che di tutta risposta spostai con una mano. "Harper che ti prende?"

"Perché non vai a consolare Brianna? Nel difenderla sei andato alla grande." incrociai le braccia al petto cercando di evitare il più possibile le sue iridi azzurre.

"Harper." mi prese il viso tra le mani costringendomi a guardarlo negli occhi. "Avevi esagerato e non la stavo difendendo, stavo solo cercando di farti capire che stavi esagerando."

"Perché stai con me Alex? Penso che tu sia molto più adatto per lei." mi scansai dalla sua presa scendendo i piccoli scalini della nostra scuola.

"Perché ti amo, bambina." urlò alle mie spalle.
Mi fermai di colpo. I brividi alle braccia, il cuore che batteva a mille. Mi girai verso di lui che ormai era arrivato davanti a me e unì le nostre labbra in un tenero bacio. Schiusi le labbra per permettere che le nostre lingue si incontrassero e danzassero insieme. Mi strinse di più a se per approfondire il bacio mentre circondavo il suo collo con le mie braccia.
Si staccò leggermente da me tenendomi sempre stretta. "Mi dispiace, okay?" sussurrò ad un centimetro dalle mie labbra.

Accennai un sorriso. "Ti amo anch'io Alex."





SPAZIO AUTRICE:
ebbene sì, si è dichiarato anche il nostro Alex.
Che ne pensate di come si sia comportata Harper con Brianna?
Fatemi sapere sempre cosa ne pensate!
-Reb

Amore proibitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora