Non voglio odiarti

29.4K 990 122
                                    

Quella mattina quando mi svegliai mi trovai da sola nel letto di Alex e non ne fui molto sorpresa.
Aprii gli occhi lentamente e balzai alla vista di Alex appoggiato allo stipite della porta osservarmi attentante. "Che ci fai qui?" andò subito al dunque.

"Mi hai chiesto tu di restare." spiegai alzandomi dal letto. "Qualsiasi cosa ti abbia detto ieri sera bambina, erano cazzate." non fui sorpresa nemmeno di questo. "E ti ripeto che devi starmi lontana." scandì per bene l'ultima parola per poi aprire la porta come invito a levarmi dalle palle.

"Sei tu quello che mi cerca, io non centro niente." gli feci notare e lui alzò un sopracciglio. "Pensi di interessarmi bambina, te l'ho già detto che sei ingenua?"

"Tu invece sei uno stronzo." sbattei la porta e mi chiusi in bagno per farmi una doccia. Avevo bisogno dell'acqua bollente che mi ricadesse su tutto il corpo. Aprii il getto d'acqua e mi infilai dentro non appena tolsi tutti i vestiti.
La feci durare più del previsto visto che fui immersa dai pensieri che comprendevano principalmente il bipolarismo di Alex che mi faceva totalmente impazzire.

Avvolsi il mio corpo in un asciugamano e i capelli in un turbante e uscii dal bagno velocemente per poi chiudermi nella mia camera. Infilai un pantalone della tuta e una felpa larga rubata dall'armadio di Carter. Ritornai in bagno e attaccai il phone alla presa. Lo passai per una decina di minuti fino a che i miei capelli non furono completamente asciutti.
Andai in cucina, preparai velocemente un sandwich e rubai un pacco di pop corn dalla dispensa. Corsi in camera mia, mi buttai sul letto e accesi il computer. Oggi non avevo intenzione di fare nulla. Netflix sarebbe stato il mio migliore amico. Schiacciai play sulla prima puntata di Stranger Things e diedi inizio alla mia maratona pomeridiana di serie tv. Appoggiai la testa sul cuscino e diedi la mia piena attenzione allo schermo del mio computer.

Sentii scuotermi leggermente ma non avevo nessuna intenzione di aprire gli occhi. Mi girai e sentii il ragazzo ridacchiare. Aprii leggermente gli occhi e trovai Steve.
"Che ci fai qui?" chiesi delusa. Mi aspettavo come al solito di trovare quello scassa palle di Alex.

"Siamo venuti a trovarti." indicò se stesso e il mio gruppo di amici alle sue spalle. Mi misi a sedere. "Avete rovinato il mio sonno, siete perfidi!" lanciai loro una ciabatta che andò dritta sulla testa di Thomas sul quale viso apparve una smorfia di dolore. "Violenta la ragazza." esclamò e gli feci una linguaccia.

"Facciamo un gioco?" propose Clara.

"So già come andrà a finire." Lucy si portò una mano alla fronte scuotendo la testa divertita.

"Il gioco della verità!" batté le mani Victoria e io la guardai confusa. "Quante cose ti devo insegnare Harper!" mi rimproverò lei incrociando le braccia al petto.

"Avete una bottiglia di vodka, vero?" chiese Peter e Carter annuì.
Sempre se tuo fratello stronzo ieri non se le è finite.
"Vado a prenderla." avvisò per poi sparire nel corridoio.

"Qualcuno che toglie tutti i dubbi dalla mia testolina?" indicai la mia testa con un dito.

"Qualcuno rivelerà qualcosa che non ha mai fatto mentre quelli che invece l'hanno fatta dovranno bere il loro bicchierino e così via." mi spiegò velocemente Steve e annuii.
Qui finirà male. Questa sera sarà Alex a vedermi ubriaca.

"Ecco qui!" esclamò Carter con due bottiglie di vodka in mano. "Harper, prima che me dimentichi. Stasera pigiama party! Resteranno tutti a dormire da noi. Ci piazzeremo in salotto. La casa è libera. Tua sorella sparisce ogni sera, i nostri genitori non ci sono e i bambini sono dalla nonna. Alex non è un problema." si sedette per terra e tutti lo imitarono mettendosi in cerchio. Io mi trovai tra Steve e Victoria.

"Comincio io." disse Steve e si fermò un secondo a pensare. "Non ho mai tradito nessuno." Bevvero Victoria, Peter e Clara. Guardai sorpresa la mia migliore amica che di tutta risposta fece spallucce.

"Non ho mai marinato la scuola." disse successivamente Lucy al fianco di Steve e bevemmo io, Carter e Peter. L'alcol mi bruciò in gola.

"Ci mancherebbe altro." si intromise Victoria fulminando Lucy con lo sguardo e le diedi una gomitata.

"Non ho mai fatto sesso con nessuna." disse Peter e tutti lo guardammo sorpresi e lui fece spallucce. "Non sono come voi, luridi schifosi." indicò i suoi amici che si misero a ridere. Bevemmo solo io e Lucy.

"Non mi sono mai ubriacata." ammise Clara e bevvero tutti tranne me. "Oggi sarà la vostra prima volta." ridacchiò Thomas e lo fulminammo con lo sguardo.

"Non sono mai stata cacciata fuori dall'aula." era il turno di Victoria e bevvero tutti tranne sua sorella. "Che brave le sorellina." esclamai guadagnandomi uno schiaffo leggero della mia migliore amica sulla nuca.

Continuammo per svariati giri. Io bevvi almeno altri 5 bicchierini ma quelli messi peggio erano Carter e Victoria, anche se in fin dei conti eravamo un po' tutti ubriachi.

Dopo il gioco della verità ci eravamo trasferiti in soggiorno con i nostri sacchi a pelo e stavamo guardando un film sui pinguini scelto accuratamente da Thomas che confessò di amarli follemente. Non mi importava molto della scelta del film a causa del forte mal di testa che aveva preso possesso di me.
Ci riempimmo di schifezze ed eravamo tutti stravaccati sui due divani di panna del soggiorno.
Durante la notte mi svegliai svariate volte. Alla terza era l'unica sveglia e cominciavo a sentire i conati di vomito. Corsi al bagno di sopra e mi inginocchia di fronte al water. Sentii una presenza dietro di me reggermi i capelli e non avevo bisogno di sapere chi fosse.
"Non c'era bisogno di vedermi in queste condizioni." mi sciacquai la bocca e portai una mano alla fronte che mi faceva ancora male.

"Non importa bambina." mi rassicurò Alex accennando un sorriso.

"Invece si, ho un aspetto orribile." mi guardai i piedi e lui mi prese il viso tra le mani guardandomi negli occhi. "Perché cambi sempre umore? Mi piace l'Alex gentile." affermai.

"Ti piaccio?"

Gli diedi uno schiaffo sul petto. "Forse ma sei uno stronzo tremendo." mi prese la mano e mi attirò a se nuovamente. Mi lasciò un piccolo bacio sul naso che arricciai. "Non farmici abituare, domani tornerai il solito stronzo di sempre." misi il broncio e mi staccai da lui.

"Non voglio rovinarti bambina." sospirò e si appoggiò al muro.

"Perché me lo stai dicendo proprio ora?"

"Perché domani non ti ricorderai niente."

"E se io dovessi ricordare?" ribattei.

"Non lo farei, non devi. Sono solo uno stronzo, no?"

Scossi la testa. "Lo vuoi solo far credere."

"Va' a dormire bambina, domani continuerai ad odiarmi." premette le sue labbra sulla mia fronte prima di afferrare la maniglia della porta del bagno.

"Non voglio odiarti." sussurrai. Si girò a guardarmi per un'ultima volta e poi mi lasciò completamente sola in quel bagno.
Tornai giù dagli altri e mi sdraiai sul divano. Chiusi gli occhi e mi addormentai in pochissimo tempo.
Cosa mi stai facendo Alexander Parker?



SPAZIO AUTRICE:
alla fine sono riuscita a postare. Che ne pensate? Spero vi piaccia come sempre.
-R

Amore proibitoWhere stories live. Discover now