Adesso ci sono io con te

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"Perché non andiamo in camera mia?" propose Steve porgendomi la mano con il suo solito ghigno malizioso in volto.

Non mi aveva ancora fatto nulla per fortuna, ero solo in intimo davanti ai suoi occhi rannicchiata all'angolo della stanza immersa tra le lacrime e i singhiozzi.
"Alzati." mi ordinò e obbedii per evitare di farlo arrabbiare ulteriormente. "Bene, ora andiamo." continuò porgendomi la mano che non avrei afferrato né ora né mai.

"Ho detto andiamo!" urlò afferrandomi il polso e sbattendolo con forza contro il muro. Gemetti per il dolore mentre lui non si preoccupò minimamente di avermi fatto del male.

Sentimmo ad un certo punto le sirene della polizia riecheggiare intorno alla sua villa. "Sei stata tu?" mi ringhiò contro tenendomi stretta al muro.
Scossi la testa impaurita mentre lui mollava la mia presa. "Vestiti." mi ordinò mentre alcuni poliziotti suonavano insistentemente il campanello.
Avrei tanto voluto vestirmi ma non lo feci, dovevano vedere in che condizioni ero, fino a che punto si stava spingendo.

Andò ad aprire la porta impaurito. I ruoli si stavano invertendo caro Steve.
Dalle spalle dei poliziotti comparvero i miei fratellastri. Ero così felice di vederli.
Alex si precipitò verso di me. "Piccola stai bene?" mi sussurrò preoccupato passandomi la felpa della loro squadra. Doveva essere sicuramente uscito dagli allenamenti. Me la infilai velocemente annuendo debolmente.

"Non ti succederà più nulla sta tranquilla." continuò a rassicurarmi accarezzandomi una guancia e prendendomi in braccio.
I poliziotti si occuparono di Steve mentre io, Alex e Carter tornammo a casa.
Mi calmai solo quando misi piede nella mia stanza. Alex non mi lasciò un momento sola.

"Ti ha toccata?" mi chiese e io scossi la testa.

"Ti ha fatto del male?" continuò e questa volta annuii. "Solo un po'." precisai e potei vedere il suo sguardo cambiare. "Giuro che lo ammazzo." strinse i pugni. Li presi la mano e la intrecciai alla mia.

"Non fa niente è tutto finito, no?"

"Si bambina." mi accarezzò i capelli facendomi appoggiare la mia testa sulla sua spalla.
"Voleva vendicarsi." dissi ad un certo punto cambiando discorso. "Voleva vendicarsi di Lea." precisai.
Lo sentii sospirare. "Era la sua ragazza."

"Ci sei andato a letto." ricordai le parole di Steve.

"No, è quello che lui crede." mi disse spostandosi seduto di fronte a me per guardarmi negli occhi. "Lea era stufa di lui ma non riusciva a liberarsene. Mi chiese aiuto e fingemmo di essere andati a letto insieme. Steve diede di matto e aggredì Lea. Fu portato poi in un ospedale psichiatrico ed è uscito circa un anno fa." si fermò un secondo per riprendere fiato prima di ricominciare a parlare. "Nel frattempo io e Lea abbiamo cominciato a frequentarci. È stata la mia relazione più seria, l'ho amata." sentir parlare di lei mi dava fastidio, molto fastidio, ma stetti in silenzio e lo incitai a continuare. "Un giorno se ne andò lasciandomi un semplice biglietto. Non so perché se ne sia andata e non so perché non abbia voluto dirmelo. Quale mese fa sono riuscita a togliermela dalla testa e da quel momento in poi ho deciso di non provare più nessun sentimento per una ragazza. Una nottata e via. Le emozioni non avrebbero dovuto più offuscare la mia mente."

Continuò a stringermi la mano guardandomi sempre negli occhi. "Ti ho detto di star lontana da Steve perché lui provava ancora rancore per quell'episodio e avrebbe fatto di tutto per farmi sentire come si fosse sentito lui qualche anno fa."

"E perché proprio me?" domandai confusa.

"Perché ha capito che tra di noi c'è qualcosa. Ha capito che finalmente è tornata quella luce nella mia vita in grado di cambiarmi. Non sarebbe mai dovuto succedere Harper ma qualcosa si è formato tra di noi e io ho paura." ammise abbassando lo sguardo. Posai due dita sotto il suo mento e lo costrinsi a guardarmi negli occhi.

"Non sono Lea e non sarei mai in grado di abbandonarti Alex. In fondo viviamo sotto lo stesso tetto, come potresti mai liberarti di me?" riuscii a sdrammatizzare la situazione facendogli accennare un sorriso.

"Penso che questo sia tremendamente sbagliato, ma ho bisogno di te nella mia vita Harper." disse stringendomi fra le sue braccia. Mi lasciò vari baci fra i capelli prima di staccarsi da me e guardarmi nuovamente negli occhi. Le sue iridi azzurre un giorno mi faranno impazzire.

"Sono contenta che tu mi abbia detto la verità, ma non sarebbe stato meglio dirmela fin da subito?"

"Hai ragione." sospirò passandosi una mano tra i capelli.

"Perché avete lo stesso cognome?" domandai confusa. Volevo saperne di più su quell'argomento. Non era una semplice coincidenza.

"Mi finirà la voce a furia di parlare." ridacchiò Alex.

"Alex." lo rimproverai.
"Va bene ti dirò anche questo." si arrese. "Mio padre tradì nostra madre con la madre di Steve, Jennifer, due anni dopo la mia nascita. Purtroppo quest'ultima rimase incinta di Steve. Sua madre ha dato di matto quando mio padre l'ha abbandonata con un figlio in grembo non preoccupandosi minimante delle conseguenze." si fermò un secondo rimurginando il passato. Forse non avrei dovuto insistere.

"Ehi." gli accarezzai una guancia. "Se non vuoi dirmelo non fa niente."

"No non preoccuparti." mi rassicurò con un sorriso. "Jennifer diede di matto e.. aggredì nostro padre." gli si incrinò la voce e strinsi più forte la sua mano. "I medici non sono riusciti a fare nulla." concluse con una lacrima che gli rigò il volto. Era la prima volta che lo vedevo così debole. "Jennifer è rinchiusa in un ospedale psichiatrico, è li che stanno riportando Steve."

"Mi dispiace." sussurrai stringendolo in un abbraccio. Non sapevo cos altro dire. Mi ero ritrovata anch'io in queste situazioni quando però erano le persone a dover dire mi dispiace.
Odiavo che la gente dovesse provare compassione nei miei confronti. Erano bravi a dire quelle semplici parole ma nel momento del bisogno tutta quella gente dove si trovava?
Adesso c'ero io con te Alexander Parker.


SPAZIO AUTRICE:
eccovi la verità, che ne pensate?
Ora Steve è fuori dai giochi.
Per Harper e Alex si vedrà.
-Reb

Amore proibitoWhere stories live. Discover now