Il passato

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Come sempre la sveglia interruppe il mio bellissimo sonno e i miei bellissimi sogni.
Mi rigirai nel letto fino a quando Abby venne a togliermi le coperte.

"Altri 5 minuti." la supplicai.

"Alzati o userò le maniere forti."
Non le diedi retta e continuai a dormire. La sentii parlottare con qualcuno e poi venni sollevata da due braccia che mi poggiarono su una spalla. Cominciai a battere alcuni pugni sulla sua schiena e a dimenarmi. Alex ridacchiò.

"Mettimi giù!" protestai.

Lui esaudì il mio desiderio ma ormai non mi trovavo più nel mio caldo lettuccio ma su una sedia in cucina pronta per fare colazione.

"Vi odio." lanciai a mia sorella e Alex sguardi omicida.

"Potevate chiamarmi!" protestò Carter che non aveva assistito alla scena e guardai male anche lui.

I bambini entrarono in cucina accompagnati da Lola. "Bambini avete la merenda?" chiese loro e scosse la testa. Cominciò a prepare dei panini e glieli diede.

"Ragazzi vado ad accompagnare i piccoli. Comportatevi bene." mandò un bacio volante a tutti e poi uscì di casa.

"Do 10 minuti a tutti voi, poi mi voglio all'entrata." ordinò Alex e andò a lavarsi e vestirsi pure lui.
Ma chi si credeva di essere.

Mi sciacquai la faccia e lavai i denti. Infilai un jeans nero strappato e una maglia bianca con la scritta "vans" bordeaux. Infilai le converse e pettinai i capelli.
Stranamente fui la prima a presentarmi all'ingresso.

"Oggi sei puntuale, bambina?"

"Io sono sempre puntuale." puntualizzai e lui alzò gli occhi al cielo.

"Invece sei in ritardo, Carter e Abby si sono già incamminati vero scuola. Sono le 7.55 bambina." disse uscendo di casa e io lo seguii.

"E ora come ci arriviamo in 5 minuti a scuola?" gli chiesi.

Lui indicò la moto al suo fianco.

"Io non ci salgo su quella cosa insieme a te." rifiutai. "Comincia a camminare allora, anche se arriverai in ritardo comunque." in effetti aveva ragione, l'unica alternativa era andare con lui.
Sbuffai e mi avvicinai alla moto. Infilai il casco e montai su.

"Ti conviene reggerti." mi avvisò lui ma io scossi la testa. Poggiai le mani sulle sue spalle e fece partire la moto.
Aumentò sempre di più di velocità e fui costretta a circondare la sua vita con le mie braccia. Mi strinsi forte a lui e lo sentii ridacchiare.
Arrivammo a scuola in pochissimo tempo. Quando si fermò sospirai sollevata.

"Avevo detto che ti saresti dovuta tenere, bambina."

"Tu non saresti dovuto andare a velocità mortali!" gli urlai contro e mi diressi verso l'entrata di scuola e successivamente nella mia classe. Alla prima ora avevo letteratura e per fortuna il mio professore era abbastanza simpatico quindi l'ora volò.
Le altre ore furono abbastanza lunghe e all'ora di pranzo raggiunsi il solito gruppo in mensa.

"Harper!" esclamò Victoria vedendomi. "Non ti ho vista stamattina."

"Già, ero in ritardo." spiegai. "E tu!" indicai Carter. "Mi hai lasciata da sola con Alex!"

"Scommetto che ti ha portata in moto e ha superato esageratamente il limite di velocità." scoppiò in una risata ed io gli lanciai un'occhiataccia.

"Dai non sarà stato niente male. In moto insieme ad Alexander Parker." commentò Clara intromettendosi nella conversazione.

"Si niente male star appiccicata in moto al tuo fratellastro odioso quando l'altro tuo fratellastro preferito e tua sorella ti lasciano nelle sue grinfie." commentai sarcastica ottenendo una risata da parte di tutti.

Amore proibitoWhere stories live. Discover now