43-Niente è giusto e tutto è sbagliato-

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Sono sempre così...ho rovinato tutto,un altra volta.

"Einar t-" inizio,ma mi blocca prima che possa finire.
"Einar un cazzo!Devi smetterla!"mi urla contro.

Ma se adesso non ho fatto niente...

"Smetterla di fare cosa?"chiedo infatti.
"Sai cosa."mi risponde duramente,ed io in quel momento non ce la faccio più.

Freno di colpo l'auto e blocco la chiusura,poi faccio un grosso sospiro per calmarmi,poi ne faccio altri due o tre o altri dieci e finalmente mi volto verso di lui,che mi sta guardando con sguardo infuriato.

"Parla"ci riprovo,però questa volta con tono minaccioso.
"Apri".
"Parla ho detto!"urlo questa volta io,lasciandolo spiazzato.

Lui non sa,lui non sa niente.
Come può pretendere da me dimostrazioni se non ne ho mai avute?

"Tu Iris!Smettila di essere così...così tu!".

Che diavolo significa?

"Smettila di essere tu perché mi mandi in bestia,perché non ti sopporto,perché sei così odiosa,fastidiosa e complessa!Smettila perché so per certo che mi farai impazzire!"chiarisce,ma non avendo chiarito un cazzo.

"Devi smetterla..."dice poi,così lievemente e piano che non sono ben sicura di aver sentito.

"Non posso smetterla di essere io"dico cercando la sua mano,ma non trovandola.
O forse non vuole essere trovata...
"Allora stammi alla larga".

Cosa?Ma è deficiente?
È lui che è venuto con me!

"Allora fottiti tu,e le chiavi della tua macchina!"alzo la voce,ma non è possibile...ho già i miei problemi,molti e forse troppi,lui non può diventarne un altro.

Gira di scatto la testa e mi guarda,non vedendo in me nessun accenno a guardarlo scende dalla macchina,sbattendo ancora la portiera,strano.

Lui è un tale coglione...non posso far altro che restarmene in auto,d'altronde è meglio così,io non merito lui e lui non merita me,siamo destinati ad ritrovarci in un vicolo ceco,come un cane che cerca di mordersi la coda,siamo il male e il male,non combaciabili,uguali,per certi aspetti,diversi,per altri.

Il male può star solo con il bene,ma come posso solo pensare di sporcare un bianco scarlatto come esso?Come?

Lui si allontana,scappa via,o forse sta sperando che faccia qualcosa...ma cosa potrei mai fare?

Niente è giusto e tutto è sbagliato,ma realmente lo voglio lontano da me?Realmente voglio mischiare il mio nero petrolio con il suo nero notte?

"Adesso scappi?!È così che risolvi i tuoi problemi?!"urlo scendendo dall'auto,più forte che posso,sperando che riesca a sentirmi,anche da la giù.

Per una volta,qualche divinità ha voluto ascoltarmi,perché Einar si blocca di scatto,ma continua a non voltarsi.

"Quando vorrei che i problemi scomparissero si,è così che faccio!".

Un pugno allo stomaco,un pugno così forte e potente da farmi quasi cadere a terra,perché le gambe non vogliono proprio saperne di reggermi.

Li occhi minacciano di lacrimare,ma non glielo permetto,almeno questo no.

"Sei un mio fottutissimo problema Iris!"chiarisce già ciò che avevo intuito,voltandosi e avanzando verso la mia direzione a grandi falcate.

Soy el diablo, pero soy graciosa ( fase di revisione )Where stories live. Discover now