Einar pov's
"Dobbiamo andare!" ripeto per quella che è la millesima volta, sentendo man mano la mia pazienza terminare.
Se la signorina non si decide a mollare questo dannatissimo letto, giuro che lancio entrambi dalla finestra.
E lo faccio.
Eccome se lo faccio.
Ti volo dalla finestra, stronza.
"Ma quanto ci mettete?" chiede Drake entrando in stanza, ma non appena si accorge della situazione invece di aiutare scoppia in una fragorosa risata.
Ridi ridi, sei proprio stronzo come tua sorella.
'Chiama Iris che dobbiamo partire' mi dissero, ed io da stupido quale sono ho accettato, anche volentieri!
Sarei divertito anche io se fossi uno spettatore, perché effettivamente la scena è piuttosto esilarante vista dagli esterni:
Iris è attaccata a quel letto come se fosse la cosa più preziosa che abbia, mentre io sto cercando di convincerla a mollare la presa, ma la cosa è troppo complicata.
"Vuoi mollare quello stupido letto!" dico ancora, davvero esasperato.
Credo di essere incazzato nero.
"Tu sei stupido" ribatte immediatamente.
Okay, basta.
"Sai che ti dico?" le dico, allontanandomi leggermente. "Fanculo, rimani pure qua!" ed esco fuori dalla stanza a grandi falcate.
Non posso impazzire per un suo capriccio.
Se la vedranno i suoi amici, io e lei non siamo niente!
Se proprio vuole rimanere, che rimanga. Meno problemi per me.
"Non ce l'hai fatta?" mi chiede Susan non appena esco definitivamente dalla casa.
"No!" rispondo, abbastanza aggressivamente. Entro in auto al posto del guidatore, chiudendo la portiera con un po' troppa forza.
Quella ragazza ha la grande capacità di farmi infuriare, dannazione!
"Io non ci salgo con lui!" sento dire dalla sua fastidiosissima voce. Anche se la sua voce è tutto fuorché fastidiosa, ma lei lo è, quindi automaticamente tutto di lei è fastidioso. "Se non mi togli le mani di dosso giuro che te le spezzo!" minaccia, come al suo solito. Potrebbe far anche paura, se non fosse una che come cibo preferito ha le patatine fritte.
"Mi spezzi le mani?" le chiede divertito Cameron, mentre la spinge al mio fianco, nel posto del passeggero.
Perfetto.
"Si ed anche le ossa, tutte le ossa. Adesso togliti dai piedi!" risponde Iris divincolandosi, ma ad avere la meglio è il suo amico, che con uno scatto veloce chiude la portiera mentre io metto il blocco.
"Vaffanculo Cameron!" dice, e subito dopo si volta verso di me. "E tu perché diavolo mi hai bloccata dentro? Io ti odio e tu mi odi, quindi continuiamo ad odiarci fuori da questa macchina!".
Già, ma in un certo senso mi piace stare in tua compagnia.
Ma questo non te lo dirò mai ad alta voce.
"No dobbiamo andare, ora fa silenzio" rispondo accendendo il motore dell'auto.
"Zitta dillo al tuo cane" ribatte incrociando le braccia sotto al seno con aria offesa.
Vuoi non parlarmi?
Va bene, farò il tuo stesso gioco.
"Piantala di giocare al gioco del silenzio" dico, dopo quasi due ore di viaggio.
È rimasta davvero tutto il tempo in silenzio, osservando fuori dal finestrino, ascoltando la musica che passava alla radio ma senza mai guardarmi. Credevo si fosse addormentata, quando in realtà non aveva solo voglia di parlarmi.
Iris non risponde, così le spintono un braccio e le lascio un pizzicotto sul fianco, ma lei si scosta e continua a non parlare.
"Sappiamo entrambi che non riuscirai a tenermi il broncio ancora per molto".
Niente.
Neutra e apatica.
"So che sei follemente innamorata di me" continuo, e a quel punto reagisce posando una mano sopra le labbra per nascondermi un sorriso.
Non nascondermi i tuoi sorrisi, Iris.
"Ridi di me, eh?" dico scherzosamente, lasciandoli innumerevoli pizzichi sulla sua calda pelle, mentre lei prende a saltellare sul sedile.
"Sm-smettila!" finalmente parla, tentando di allontanare la mia mano. "Io non ti amo. Ti odio e tu mi odi, quindi è insensato parlarci!". Assumo un espressione soddisfatta, dato che sono riuscita a farla parlare, infatti lei sbuffa e mostra il dito medio.
Un punto a me signorina.
"Ti odio ma amo darti fastidio" ammetto, tornando ad osservare la strada.
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Soy el diablo, pero soy graciosa ( fase di revisione )
रोमांस"Ti odio perché il tuo umore influisce sul mio, perché quando ti arrabbi mi urli contro, perché se ci sei non va bene ma anche se non ci sei non va affatto bene. Ti odio perché le tue parole ogni volta pesano e non mi sono indifferenti. Ti odio perc...
