04-Ti farò uscire dal buio-

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Percepisco le mie nocche bruciare,
immagino si siano sbucciate nonostante le avessi fasciate.

Rocky punta le sue iridi scure sulle mie, e lo sento, il suo dispiacere nei miei confronti. Si schiarisce la gola e fa per dire qualcosa, ma sembra ripensarci e rimane in silenzio, senza mai avvicinarsi.
Ti capisco, se hai paura di me.
Capisco tutti voi.

Anche io ho paura di me stessa.

Vorrei non essere qui, in questo momento. Vorrei non essere mai tornata, ma indietro non si può tornare. Così, con la poca lucidità che mi rimane, raccolgo da terra la mia dignità e scappo, letteralmente.

Scappo per non crollare.
Scappo per respirare, perché l'aria là dentro non la sentivo più.
Scappo dalle persone che più odio al mondo.
Scappo, perché è la cosa che mi riesce fare meglio.

Recupero le chiavi della mia moto dal tavolo ed esco di casa, montando in sella e partendo con velocità, ignorando il fastidioso suono delle gomme che stridulano contro l'asfalto.

Drake pov's

"Oh mio Dio".

Sbatto più volte le palpebre, non capacitandomi ancora a pieno di quel che è successo.

L'ho seguita con lo sguardo fin quando è sparita dalla mia vista. Ho provato a rincorrerla, ma Rocky non me l'ha permesso e un po' per paura, gli ho dato ascolto.

Che ti è preso, Iris?

Non ho mai visto così tanta rabbia in vita mia. Così tanta rabbia contenuta in un solo corpo. In un corpo esile, con la mente forte.

Avevi gli occhi iniettati di rabbia, Iris.
Ti tremavano le mani e la tua pelle abbronzata aveva preso un colore bianco scarlatto, spezzato solo dal leggero rossore delle tue guance.

E so che la colpa è mia. La colpa è mia perché ho sempre rifiutato una sorella che di male non ha mai fatto niente, se non volermi bene. L'ho ferita, umiliata, scomunicata e denigrata e, per quando possa essere dispiaciuto e pentito lei ha tutte le ragioni del mondo per odiarmi.

Mi odio anche io, in realtà.

Mi odio perché non sono riuscito a ribellarmi, proprio come ha fatto lei.
Mi odio perché pur di essere il preferito di nostra madre avrei fatto di tutto un tempo, forse anche di peggio di quello che le ho realmente fatto. Mi odio perché ho permesso a mia madre di modellarmi e modificarmi come le pareva e piaceva.
Anche se, dentro di me, mi illudo che la colpa sia solo di mia madre. Ma poi ritorno alla realtà. Una realtà cruda, che mi ricorda che la donna tanto meschina quanto viscida che mi ha messo al mondo non ha poi così tante colpe.

La sua unica colpa è quella di essere una persona riprovevole, che purtroppo non desidera redenzione e le piace mostrarsi una vipera agli occhi degli altri.

Provavo a capirla, mia madre. Provavo a giustificarla, a cercare del buono in lei. Ma ho mollato, quando davanti agli occhi mi si è mostrata nient'altro che la verità.
Ed ho smesso di mentire a me stesso, ed ho capito che lei è una donna insipida, la quale aspira al denaro e alla fama, che mio padre le ha concesso. Non che mio padre sia una cattiva persona, anzi. Io lo definisco solo un po' tonto, con il cuore grande e tanto amore da dare verso la propria famiglia. L'unica sua pecca?
Lui non ha ancora capito d'essere il burattino di sua moglie.

Per questo, da quando se ne è andata, non desidero altro che riavere Iris come colonna portante della mia vita. L'unica vera, l'unica sincera. L'unica che ha strappato quei fili ed è volata verso la libertà.
Ma ti rivorrei.
Vorrei che tu tornassi ad essere mia sorella.

Soy el diablo, pero soy graciosa ( fase di revisione )Où les histoires vivent. Découvrez maintenant