Capitolo 6

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Ogni giorno? Ogni giorno dovrò vedere la sua faccia? Ogni giorno dovrò resistere alla voglia di ucciderlo o di baciarlo? Questi sentimenti contrastanti che erano scomparsi adesso ritorneranno,ero riuscito almeno un pò a dimenticarmi di lui,e ora eccolo qui,che ritorna per ricordarmi che nulla può essere dimenticato,nella mia vita nulla può andare per il verso giusto.
-Ah, bello...-
Dico io poco convinto.
-Ehi io sono Jason,tu sei...?.-
-Percy Jackson piacere!.-
Tutti gli altri si presentano e intraprendono una conversazione poco interessante,Annabeth e Piper sembrano avere legato molto,pff.
Li saluto tutti con un "ciao"generale,prendo il mio zaino ed esco fuori. Percy si era offerto di accompagnarmi a casa,ma non mi sembrava il caso. Vado sullo skate,non ho pranzato,cosí vado al McDonald,prendo un happy meal (la commessa mi ha guardato male quando ha capito che era per me,stupida),e mi siedo fuori,fa freddo,ma non importa. Neanche il tempo di mangiare una patatina che vedo Solace. Si é seduto anche lui in un tavolo accanto al mio,non mi ha notato. Ha un milkshake alla vaniglia davanti,ma non lo beve,sta lí a contemplare il tavolo. É solo,sembra giú di morale,sarà perché l'anno sospeso o perché non può andare agli allenamenti,boh. Alza gli occhi al cielo e rimane con la testa alzata a guardare le nuvole per un pò,e vedo,con sorpresa, che ha un occhio nero,Jason o Leo l'avranno colpito oggi? Eppure se l'avrebbero fatto,me lo avrebbero raccontato subito. Fatto sta che ,non so per quale motivo,prendo il mio vassoio e mi siedo nel tavolo di Will,di fronte a lui.
Abbassa lo sguardo e finalmente mi nota,é strano,sembra quasi scioccato o...imbarazzato? Nah impossibile,guarda da un'altra parte,come se il mio sguardo potesse ferirlo.
-Che vuoi?.-
Dice piano,non é arrabbiato,scocciato e neanche presuntuoso,é solo stanco,triste forse. Lo guardo con un'aria interrogativa.
-Che hai?.-
Non so perché sono cosí improvvisamente interessato ai suoi problemi,sarò solo curioso. Prova a coprire il suo occhio nero con il ciuffo.
-Cosí si nota di piú.-
Lascia stare e porta il suo ciuffo indietro. Non mi risponde.
-Sono stati Jason o Leo a farti quello?.-
Sbuffa,sembrava volesse dire qualcosa di offensivo,ma si é fermato. Poi finalmente parla.
-No.-
Il grande Will Solace si é fatto colpire da qualcun'altro?!?.
-Posso sapere chi é stato?.-
-No,non puoi.-
Inizia a bere il suo milkshake,io mangio qualche patatina prima di parlare di nuovo.
-Neanche a me piace parlare dei miei problemi alla gente,però se tu mi dici che é successo,io potrei dirti qualcosa su di me che non ho mai detto a nessuno.-
-Perché mi dovrebbe interessare? E di me che ti interessa?.-
In realtà non lo so. Scrollo le spalle.
-Io sono curioso,e credo che anche tu lo sia.-
Do un morso al mio panino.
-Chi mi dice che non lo andrai a dire in giro?.-
-Io non dico niente a nessuno,sono muto come un pesce,non so se lo hai notato,non parlo spesso.-
Tranne oggi,oggi ho una parlantina terribile,é colpa di quei miei nuovi amici,non va bene. Comunque sembra convinto. Sorseggia la sua bibita.
-É stato mio padre.-
Dice alla fine.
-Non il mio vero padre,sarebbe il nuovo fidanzato di mia mamma.-
Sono scioccato. È davvero incazzato,l'ha fatto seriamente? Che schifo.
Secondo quale diritto questo tizio picchia cosí un ragazzo,che dovrebbe ,si presume,amare come un proprio figlio?!.
-Perché l'ha fatto?.-
-Perché sono stato sospeso. Paga lui i miei studi,e vuole che da grande io diventi un uomo politico importante,vuole essere fiero di me,dice che se riesco nel suo obbiettivo mi riconoscerà come suo figlio,ho commesso un errore e dovevo essere punito.-
Dice tutto in una volta,si vede che ha bisogno di parlarne con qualcuno.
-Tu pensi sia giusto?.-
-No. Fare l'avvocato non é neanche quello che voglio io.-
-Cosa vuoi tu?.-
Mi guarda in faccia con attenzione,non so a cosa stia pensando,ma mi imbarazza. Avvicina la mano al mio viso,penso di essere diventato rosso,ma lui sembra non notarlo,poi toglie un cerotto. Lo guarda e lo butta via.
-Voglio fare il dottore. Avrei dovuto curarti io oggi.-
-É un bellissimo lavoro,cosa c'è che non gli piace?.-
-Nella sua famiglia ogni primogenito ha sempre fatto l'avvocato,é come una tradizione,non vuole spezzarla.-
-Che cosa ridicola.-
-Già-
Addento il mio panino.
-Hai provato a convincerlo che vuoi fare questo mestiere e che fare l'avvocato non é il tuo sogno?.-
Ha lo sguardo affranto.
-Tante volte,finisce sempre che litighiamo e poi mi lancia qualcosa addosso,o mi prende a calci o a pugni.-
Rabbrividisce.
-tua mamma non fa niente?.-
-mia mamma ha paura,ogni volta si sta zitta e la sera si mette a piangere nella sua stanza,vorrebbe lasciarlo,ma lei non lavora e ha troppi figli per lasciarli nella merda,non c'è soluzione al mio problema,o faccio come vuole lui o finisco nella strada,me l'ha detto chiaramente.-
Finisce il suo milkshake,lo lancia e centra in pieno il cestino.
-Forse potresti aiutare tua mamma a trovare un lavoro,o potresti lavorare tu,in oltre tuo padre vero,non vi da qualcosa di soldi?.-
-Mia madre non trova lavoro,io mi devo concentrare nello studio,faccio corsi e allenamenti,non ho tempo,devo eccellere in tutto, questo vuole quell'uomo. Mio padre vero ha figli sparsi in tutto il mondo praticamente,non ci pensa a noi.-
Ha uno sguardo sdegnato e non lo posso biasimare,é una situazione orrenda.
-io potrei...si insomma...potrei aiutare tua madre a trovare lavoro.-
-E come? Che puoi fare tu?.-
Ride amareggiato. Glielo dico? Ma sì dai,tanto peggio di cosí non può andare.
-potrei chiedere a mio padre se ha bisogno di un'assistente o di persone che lo devono aiutare a svolgere non so cosa,di sicuro un lavoro glielo trova,può fare di tutto con lui.-
-Che lavoro fa tua padre?.-
-Mio...mio padre é Ade Di Angelo.-
Spalanca la bocca.
-EH?! COSA? Vuoi dire che tu...tu sei il figlio...oh Madonna. Il piú grande attore italiano,come ho fatto a non capirlo?!.-
Sorrido per la sua faccia allibita,dovreste vederlo,é troppo carino mentre gesticola velocemente,parla fra se e se e si fa trecento domande a cui risponde da solo. Aspetta,che sto dicendo, ovviamente stavo scherzando,Will carino? No,per niente.
-Ehi calmo,ti prego non dirlo a nessuno!.-
Sembra ragionevole questo pomeriggio,annuisce e mi chiede se posso davvero fare qualcosa per sua madre.
-Si,domani mio padre torna a farmi visita,gli chiederò se ha un posto di lavoro libero per tua madre,prenderà abbastanza soldi da potervi mantenere tutti.-
-io...grazie! Davvero,non me lo merito...-
-Già é vero,però non é colpa tua se sei una testa di cazzo. Ma di quel bastardo,dovresti lasciarlo stare,ogni volta che prova a litigare con te tu annuisci e assecondalo, so che per te é difficile perché sei una testa calda ,ma provaci,alla fine raggiungerai il tuo sogno e non lo vedrai mai piú. É normale soffrire a questa età,molti di noi hanno problemi che nessuno può capire,a volte però parlarne con qualcuno é meglio che tenersi tutto dentro,se no,ti distruggi da solo,per questo Will hai bisogno di amici VERI,e non devi fare il bullo,diventeresti come  tuo padre,non penso che é ciò c'è desideri.-
Non so da dove mi é uscito questo grande discorso,non penso neanche sia bello,ma dalla sua faccia sembra che gli sia piaciuto.
-Hai ragione,scusami,sono stato un idiota.-
-Eccome.-
-Sicuramente non riuscirò a cambiare subito,ma ci proverò,perché non voglio essere come lui,voglio farlo per me, per raggiungere il MIO scopo,non il suo,e perché la gente ha già i suoi problemi,io non devo peggiorare la situazione.-
-Esatto.-
Finisco il mio panino e le mie patatine. Lo guardo,mi sorride,fa una smorfia, probabilmente per l'occhio,gli farà male. Poi guarda il mio vassoio.
-Hai seriamente mangiato un happy meal?.-
Cos'ha contro il mio amato Happy Meal? Ceh,é buonissimo,c'è anche la sorpresa di Adventure Time! Okay,mettiamo da parte il mio lato infantile.
-Perché? Qualche problema?.-
Mangio la mia ultima patatina con rabbia.
-No no,sia mai.-
Ride,anche con un occhio nero rimane comunque bellissimo...cioé, accettabile. Adesso basta Nico,ricomponiti,sei troppo buono,ricorda che ti ha fatto male.
-Allora? Quali sono i tuoi problemi Nico?.-
C'é ne sono cosí tanti,potrei stare anni ed anni ad elencare,ma gli racconterò quello a me piú importante.
-Avevo una sorella,si chiamava Bianca,Bianca Di Angelo.-

Un raggio di luce in un cuore di tenebre {Solangelo}💛Where stories live. Discover now