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Jungkook si diresse come ogni mattinata a scuola accompagnato in macchina da Jin ,che, sembrava sbadigliare più del solito.
Dopo averlo salutato e raccomandatogli di dormire un po' entrò nella struttura.
Era felice, gli sembrava di camminare tre metri sopra il cielo.
Non vedeva l'ora di vederla, con i suoi soliti grossi occhiali neri, il naso e le guance un po' arrossate per il freddo che nonostante fosse quasi Marzo si faceva ancora sentire.
A Jungkook sembrava un'altra fantastica giornata e avrebbe scommesso che nulla sarebbe andato storto, ma purtroppo per lui si sbagliava poiché quel giorno sarebbe stato uno dei più brutti della sua vita.
Entrò in classe salutando Hyunki che ricambiò tornando poi alle sue equazioni di secondo grado che stranamente sembravano metterlo in difficoltà.
Si sedette al suo banco osservando poi quello della mora che riportava diversi disegni incisi sul legno con la matita, il corvino sorrise al ricordo di qualche settimana prima quando la professoressa di arte si era complimentata con Serena per la sua vena artistica invitandola poi a esprimere la sua arte sui fogli e non sul banco.
Era incredibile e indispensabile per lui.

La classe iniziò a riempirsi man mano che il tempo passò ma di Serena neanche l'ombra, all'inizio Jungkook non sembrò preoccuparsene poiché era capitato più di una volta che arrivasse al suono della campanella.
Ma quando anche la campanella suonò la preoccupazione iniziò a pervaderlo così provò a chiedere a Rea se sapesse qualcosa di Serena ottenendo una risposta negativa.
Quando prese in mano il telefono pronto a mandarle un messaggio la porta della classe si aprì facendogli nascere un po' di speranza che fu subito spezzata dall'entrata del preside con a seguito un ragazzo basso con occhi affilati tanto che sembravano due piccole fessure coperte dai folti capelli neri.
<Buon giorno a tutti! - esclamò l'anziano signore appoggiando poi una mano sulla spalla del ragazzino che sembrò intimorito da tutti quegli occhi puntati su di lui - sono qui per darvi due notizie, una bella e una cattiva. La bella notizia è che da oggi avrete un nuovo compagno di classe, Kim JungSu proveniente da Daegu - disse facendo avanzare il più basso che si affrettò a fare un veloce inchino - La cattiva è che la signorina Bianchi Serena purtroppo non potrà continuare l'anno qui perché si trasferirà insieme al patrigno in un'altra regione> concluse facendo alzare un gran mormorio per tutta la classe, Jungkook rimase immobile sperando di aver capito male mentre un forte peso gli si formò sullo stomaco.
<non è vero> sussurrò il corvino mentre le sue mani iniziarono a tremare.
<signorino Kim si vada pure a sedere vicino al signor Jeon visto che la signorina Bianchi non tornerà> disse l'anziano signore indicandogli il banco di Serena ormai vuoto e spoglio di qualsiasi allegria.
Il ragazzino si avvicinò al banco sedendosi poi velocemente mentre Jungkook non lo degnò di uno sguardo, stringendo solamente i pugni.
Jungkook sentì un grande vuoto farsi spazio in lui, talmente grande e opprimente che lo fece stare male.
Il ragazzo sperò fino all'ultimo che il preside si corresse e facesse spostare il nuovo arrivato dal banco di Serena aggiungendo poi che la ragazza stava solo male e che non sarebbe venuta per qualche giorno, che non si sarebbe trasferita.
Ma così non fu.
Il preside dopo poco lasciò l'aula facendo crollare il suo fragile cuore che non resistette a quell'orribile sensazione.

<p-posso a-andare al bagno?> sussurrò con voce tremante al professore di Coreano che vedendo la sua espressione lo lasciò andare nonostante fosse la prima ora.
<J-Jungkook...> sussurrò Rea con le labbra tremanti e le lacrime agli occhi mentre osservava l'amico uscire tristemente dall'aula con il cuore a pezzi.
Rea sapeva benissimo che Jungkook sarebbe crollato una volta uscito dall'aula ma non volendo far insospettire nessuno decise di non seguirlo lasciando che si sfogasse da solo.

Jungkook camminò con una mano appoggiata al muro fino al bagno dove dopo diede assoluta libertà alle sue emozioni di uscire che senza farselo ripetere lo investirono come un camion.
Il giovane ragazzo si lasciò scivolare contro il muro del bagno mentre le lacrime iniziarono ad uscire copiosamente dai suoi occhi. Portò le ginocchia al petto appoggiandoci la testa sopra lasciandosi poi andare in un silenzioso pianto.
Jungkook sapeva a chi era dovuta la partenza dell'amata e sapeva benissimo che non si sarebbero rivisti facilmente, anzi forse non si sarebbero più rivisti.
La sua mente non riusciva più a elaborare pensieri sensati così stanco e con il cuore a pezzi, Jungkook, decise di lasciare che la disperazione lo consumasse lentamente.

~~~~~

Con il cuore in gola Jungkook corse fino alla casa di Serena senza mai fermarsi.
Si chiese come fosse riuscito a superare la giornata di scuola in quello stato comatoso, ma non volle darsi una risposta sapendo quanto essa gli avrebbe fatto male.
Picchiò ripetutamente il pugno sulla porta ma nessuno gli venne ad aprire così decise di affacciarsi a una delle finestre del piano terra vedendo poi con suo grande dispiacere che la villetta era priva di qualsiasi arredamento.
Jungkook si morse il labbra sentendo i suoi occhi colmarsi di altre lacrime.
Una vicina di casa di Serena nel vedere la disperazione del corvino gli si avvicinò annunciandogli tristemente che la ragazza era partita quella mattina insieme al suo patrigno e che nessuno sapeva dove si erano diretti.
Così sapendo che non c'era più niente che potesse fare ,Jungkook, ringraziò l'anziana signora dirigendosi poi a casa amareggiato e abbattuto.

Ripercorse le strade che aveva percorso insieme a Serena mentre il suo il groppo in gola si fece più insistente e soffocante. Tutto gli ricordava lei e il suo sorriso.
Con gli occhi appannati dalle lacrime entrò nel dormitorio dove tutti e sei i suoi hyung lo aspettavano seri e preoccupati.
Jungkook appena vide i loro volti capì che loro sapevano tutto e ciò non fece che aumentare la sua tristezza.
<Jungkook poco fa è arrivata questa per te> gli disse Hoseok porgendogli una busta bianca con scritto al centro il nome del corvino a penna.
La calligrafia era di Serena, ne era sicuro.
Lentamente si sedette su un cuscino mentre gli altri fecero finta di fare qualcosa tenendolo d'occhio cercando così di captare le sue espressioni facciali.
Con le mani tremanti Jungkook estrasse la lettera che consisteva in un foglio piegato a metà.
Con il cuore in gola iniziò a leggere sapendo che difficilmente sarebbe arrivato alla fine senza scoppiare in lacrime.

Caro Jungkook
Questa lettera che ora stai leggendo l'ho scritta poco prima di partire e ora immagino di essere molto lontano da dove sei tu, ma posso assicurarti che il mio pensiero è sempre rivolto a te.
Non sono mai stata molto brava con le parole e questo lo sai bene, ma spero che comunque tu possa capire le mie "ragioni" e che tu magari un giorno possa perdonarmi.
Posso solo assicurarti che l'ho fatto per il tuo bene.
Jung Yong sapeva della nostra relazione e per questo ha fatto in modo di rovinarla.
Ha scattato diverse foto mentre eravamo insieme e ha minacciato di pubblicarle se non fossi partita insieme a lui.
So che magari pensi che sia una ragione da poco ma per me non lo è stata.
Il tuo futuro come quello dei tuoi hyung è molto importante per me, e non avrei mai permesso di rovinare ,a causa di un mio stupido capriccio, tutto quello per cui avete lavorato duramente.
Non me lo sarei mai potuto perdonare.
Jungkook io ti amo più di me stessa per ciò non importa cosa mi accadrà l'importante è che tu starai bene e che scalerai le vette più alte diventando un bravissimo e famoso cantante insieme ai tuoi hyung.
Questo è l'importante.
Anche se sono durati poco ,posso assicurarti che sono stati i mesi più belli della mia vita perché tu eri con me.
Mi hai amata e per me questa è stata la cosa migliore che mi potesse capitare, non perché sei un cantante o un personaggio famoso, ma perché sei sempre stato te stesso e posso assicurarti che sei una persona meravigliosa.
Ricorderò i nostri momenti come attimi preziosi in cui una persona mi ha insegnato com'è amare e essere amati.
Sei molto importante per me e lo sarai sempre anche se non potremo essere vicini.
Mi mancherà passare i pomeriggi insieme a te e ai tuoi hyung,ma non importa, sul serio...sto bene Jungkook.
Questo non è un addio ma solo un arrivederci.
Sono sicura che un giorno ci rincontreremo e saremo più forti di prima.
E per festeggiare berremo un buon caffè nella caffetteria che aprirò ,davanti all'armonioso mare di Busan dove i passanti potranno trovare un attimo di pace per rilassarsi. Come faremo noi quando quel giorno arriverà.
Davanti a noi c'è ancora molta strada e forse passeranno mesi o anni prima che ci rivedremo ma forse ne varrà la pena.
Jungkook, promettimi che non perderai il tuo sorriso nonostante tutto ciò che è appena successo perché se no faresti rattristare anche me perché lo sai...io amo il tuo sorriso.
Quindi per favore sorridi e ricordami come la ragazza che starnutì così forte da distogliere l'attenzione da un famoso idol e che conquistò quest'ultimo con i suoi atteggiamenti un po' impacciati.
Non dimenticarmi perché io non lo farò.
Chiedi scusa anche ai tuoi hyung ringraziandoli per tutto l'amore che mi hanno dato e prenditi cura di Rea, per favore.
Ti amo ed è questo ciò che conta.
Alla prossima.
Serena.

Coffee //J.k. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora