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Dopo aver salutato Jin si diresse velocemente davanti a casa sua dove timidamente entrò con il cuore in gola.
Sapeva cosa l'aspettava e appena sentì dei passi avvicinarsi abbassò il capo chiudendo gli occhi.
Aspettò così in silenzio un qualcosa, insulto o ceffone quale fosse stato, ma nulla di ciò che aveva immaginato arrivò se non una carezza sul capo accompagnato da un delicato odore di rose.
Sorpresa da ciò alzò il viso osservando la magra figura davanti a lei che la guardava con un velo di tristezza.
<cosa ti saresti aspettata?> le chiese fievolmente Sooyun
<qualcosa di diverso> ammise Serena scrollando le spalle dopodiché si mise a osservare l'intera sala non trovando il suo patrigno al solito posto.
<lui dov'è?> chiese con timore la più piccola
<sta ancora russando beatamente nel suo letto> Sooyun sorrise vedendo la bruna tirare un sospiro di sollievo dopo aver lasciato cadere lo zaino al suolo, sentì i suoi muscoli rilassarsi.
Per quella volta l'avrebbe scampata, ma si ripromise che in futuro sarebbe stata più attenta e di sicuro non avrebbe più "esagerato" con l'alcol.
Ci fu un attimo di silenzio tra le due, in cui Sooyun si dondolò sui talloni pensando che forse era arrivato il momento per lei di tornare a casa mentre Serena pensava a cosa fare per trattenere la donna vicino a lei, d'altronde le aveva fatto anche un favore non le sembrava carino non ricambiare.
<ti va un caffè?> chiese Serena a Sooyun prima che potesse aprire bocca per dire qualcosa.
Sul volto della corvina si dipinse prima un espressione sorpresa che subito dopo mutò in un timido sorriso.
<volentieri> accettò la donna annuendo.

<wow! È davvero buono> esclamò Sooyun guardando sorpresa prima la tazzina tra le sue mani e poi la ragazza che le sedeva di fronte.
<quale hai detto che è il tuo ingrediente segreto?> domandò poi la corvina bevendo un altro sorso del liquido nero che stava facendo impazzire le sue papille gustative.
<in realtà non l'ho detto> rise la bruna <se no non sarebbe un ingrediente segreto> continuò la più piccola.
<in effetti hai ragione> sorrise la donna assumendo poi un'espressione seria e ansiosa, voleva fare una domanda a Serena ma non sapeva se sarebbe stata una buona idea poiché pensava di sapere già quale sarebbe stata la risposta.
La bruna guardandola capì cosa le stesse frullando in testa così la incoraggiò a parlare.
<se c'è qualcosa che mi devi chiedere...fallo> le disse girando il cucchiaino all'interno della sua tazzina.
<uhm...beh...ecco, insomma chi è Eleanor?> chiese Sooyun cercando le parole adatte mentre il piccolo cuore di Serena sussultò a quel nome e il suo volto si scurì per qualche secondo al ricordo di quella persona.
<perché me lo chiedi?> chiese curiosa la ragazzina alzandosi da tavola e appoggiando la sua tazzina nel lavabo.
<perché tutte le volte che io e Jung Yong scopiamo lui non fa altro che ripetere quel nome> disse la corvina lasciando di sasso la più piccola.
<la finezza non fa proprio per te, vero?> ridacchiò Serena appoggiandosi al ripiano in marmo ripensando poi alle parole della corvina.
<comunque era mia madre> sussurrò la piccola mentre un sorriso amaro si fece spazio sul suo viso.
<lui ne era innamorato pazzo, non mi stupisco che abbia questo comportamento> continuò Serena mentre Sooyun abbassò lo sguardo dispiaciuta.
<scusami non volevo portarti alla mente brutti ricordi> si scusò la donna mentre la bruna scosse il capo in segno di negazione.
<affatto, ho solo bei ricordi di lei anche se ora mi fanno stare un po' male>sorrise Serena incrociando le braccia al petto
<sai, fino all'ultimo respiro ha avuto il sorriso sulle labbra per incoraggiarci ad andare avanti anche senza di lei...ma a quanto pare non tutti siamo riusciti a superare quella drammatica situazione>
<tu lo odi?> le chiese la corvina facendo calare il silenzio nella stanza, Serena presa alla sprovvista si trovò in difficoltà.
Chiunque nella sua situazione avrebbe urlato di si, che lo odiava con tutto il cuore per quello che le stava facendo ma lei invece era confusa sull'emozione che provava.
Certo, una parte di lei lo odiava ma l'altra invece provava solo pena per quell'uomo.
Lei conosceva il vero Jung Yong e non era quello che le si presentava davanti tutte le sere con il viso rosso per l'alcol o talvolta con gli occhi pieni di lacrime che lo facevano sembrare quasi un bambino.
Serena si ritrovò a sospirare, era stato l'alcol mischiato al dolore che aveva provato alla perdita della sua amata a renderlo così. Si sentiva un po' crudele a pensarla così ma era stata la debolezza dell'uomo a renderlo quel mostro che in quel momento si stava dirigendo verso la cucina sentendo l'amaro odore di caffè.
<forse solo un po'> sussurrò Serena facendo sorprendere Sooyun che alle sue parole pensò di non aver capito bene.
La corvina di ritrovò a fissare la bruna non capendo se fosse stupida e ingenua oppure la persona più forte che avesse mai incontrato.
Stava per aprire bocca quando sulla soglia della cucina comparve l'uomo di cui stavano parlando che non degnò di uno sguardo nessuna delle due andandosi così a sedere a capo tavola in silenzio.
<penso che sia arrivato il momento per me di andarmene> affermò Sooyun alzandosi e salutando così Serena con un sorriso e un occhiolino dopodiché uscì dalla casa lasciando i due da soli.

<fammi un caffè> gli ordinò lui freddamente mentre sistemava davanti a se il necessario per fare colazione.
<non ti ho sentito rientrare ieri sera> affermò lui masticando un biscotto mentre le mani della più piccola iniziarono a sudare, segno che era nervosa.
<sono tornata abbastanza tardi, probabilmente stavi già dormendo> si affrettò a dire la ragazza mentre ricevette come risposta solo un grugnito da parte dell'uomo che appena ricevette il liquido nero fumante si soffermò a guardare l'abbigliamento della ragazza.
<come mai sei vestita per uscire> chiese lui guardandola negli occhi, cercando di vedere se gli stava mentendo.
Serena si maledì mentalmente per non essersi cambiata.
<pensavo di uscire per andare a fare la spesa> per fortuna si ricordò che la dispensa era quasi vuota.
L'uomo si soffermò più del previsto a fissarla ma poi annuì facendo riprendere a respirare la più piccola che per quella volta l'aveva scampata.
Così velocemente uscì di casa con il cuore che le batteva ancora a mille per la tensione.

~~~~~

A passo spedito arrivò davanti al supermarket molto conosciuto nel suo quartiere per l'ottima qualità dei prodotti.
Girò per i vari corridoi riempendo il carrello davanti a se e come al solito attirò l'attenzione di qualche vecchietto che vedendola si era fermato a fissarla in modo, a volte amichevole a volte inquietante.
Ad un certo punto però vedendo un gruppo di ragazzi si ritrovò a pensare a ciò che era accaduto il giorno precedente e di quanto poco si ricordasse.
Cercò di fare mente locale partendo dal pomeriggio.
Un sorriso le comparve al ricordo della disponibilità di Namjoon nel dargli una mano in quella terribile ricerca.
Poi si ricordò del momento forse un po' troppo intimo che aveva avuto con Jungkook nel quale i loro visi erano stati vicinissimi, inutile dire che Serena diventò paonazza con un sorriso ebete sul viso.
"Stupida concentrati" si rimproverò la ragazza scuotendo la testa, chiunque l'avrebbe vista in quella situazione avrebbe pensato che fosse pazza.

Andò avanti con la ricostruzione dei fatti accaduti a casa dei sette idol arrivando così al momento della cena dove a metà di essa gli offrirono la birra che le fece perdere il controllo di se stessa.
Serena aveva timore di aver fatto qualcosa di imbarazzante ma sopratutto di di aver detto qualcosa che forse non avrebbe dovuto dire.
Sapeva di diventare un libro aperto quando era ubriaca iniziando a raccontare fatti della sua vita privata.
Si bloccò di scatto con un espressione seriamente preoccupata.
"E se avessi raccontato di Jung Yong?" Si domandò entrando nel panico passandosi una mano tra i capelli.
"Jungkook però questa mattina non ha fatto una piega quindi forse non gli ho raccontato nulla"
Continuò a pensare a cosa potesse essere successo arrivando così piano piano nella corsia degli alcolici dove si trovò casualmente davanti alle birre in vendita.
Trovò le semplici birre e notò felicemente che c'era anche qualche marca italiana, ma il sorriso le morì sulle labbra non appena il suo sguardo cadde su proprio quella che aveva bevuto la sera prima.
<per una serata di puro "sballo" e divertimento> lesse la ragazza sull'etichetta mentre un brutto presentimento si fece spazio in lei.
E se i sette ragazzi l'avessero fatta ubriacare apposta per sapere qualcosa di più sulla sua situazione?
Questo brutto pensiero le passò per la mente ma dopo poco Serena lo scacciò dandosi della stupida, Jungkook non ne sarebbe mai stato capace e se mai l'idea l'avesse sfiorato i suoi hyung lo avrebbero fermato.
Così si convinse che era stato solo un caso anche se la brutta sensazione non se ne andava.

Coffee //J.k. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora