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Le parole non servivano in quel momento poiché i loro sguardi dicevano tutto.
Per la prima volta Serena si sentì amata, doveva ammettere che la sensazione era davvero piacevole come quel momento d'altronde che entrambi non volevano che finisse.
Jungkook le sorrise come mai aveva fatto prima regalandole poi un altro bacio, adorava quel semplice contatto.
Per entrambi quella situazione era nuova quindi si sentivano un po' impacciati ma poco importava perché quello che entrambi avevano a lungo desiderato si era avverato.
Serena si alzò velocemente abbracciando successivamente il corvino che a quel suo gesto spontaneo sorrise felice, era la prima che la mora prendeva l'iniziativa.
Serena nascose il viso nel petto di Jungkook fregandosene degli occhiali che le davano fastidio, inspirò lentamente il suo profumo che tanto amava strofinando poi il naso contro la felpa rossa.
Quando sentì le braccia del più alto avvolgerla si rilassò facendosi cullare dal ragazzo che amava.
Per un attimo si dimenticò di tutto, di Jung Yong, di suo padre, della scuola, di casa sua, dell'Italia,...
C'erano solo loro due e basta, alla piccola Serena sarebbe bastato solo quello per farla felice.
La sua piccola bolla di sapone per vivere come tutti gli altri, senza essere insultata o malmenata.
Un sogno bellissimo... ma come tale purtroppo prima o poi ti devi risvegliare.
<risolveremo tutto> le sussurrò Jungkook accarezzandole la testa come se avesse capito cosa stesse pensando la mora.
<lo spero> disse la ragazza con un filo di voce mentre il corvino la strinse di più tra le sue forti braccia.

Camminarono per le strade di Seul mano nella mano godendosi quel poco di tempo che restava loro per stare insieme.
Nessuno fece caso a loro e ciò rallegrò maggiormente Jungkook che poté godersi un po' di tempo libero senza troppi "disagi".
Arrivarono lentamente al dormitorio dei bangtan dove ad accoglierli ci furono solo Hoseok e Jin mentre Yoongi dormiva ancora. Naturalmente entrambi si preoccuparono visto che era ancora troppo presto per essere a casa ma quando Serena si diresse in bagno per cambiarsi ,Jungkook, spiegò loro ciò che era successo e perché la ragazza indossava gli abiti di Jimin.
Inutile dire che entrambi rimasero impietriti dal suo racconto e non appena videro Serena le diedero il loro supporto, soprattutto Jin che si offrì di cucinarle qualcosa per tirarle su il morale anche se lei, più di una volta, cercò di rifiutare gentilmente; non perché non amasse la cucina del maggiore ma più che altro perché quello che era accaduto al parco le aveva messo a soqquadro lo stomaco.
Sia Hoseok che Jin captarono una strano comportamento da parte di entrambi i ragazzi, li vedevano più spensierati e più...intimi nonostante le circostanze dovrebbero farli sentire abbattuti e scoraggiati.
I più grandi, nel dubbio, decisero di lasciarli soli nel piccolo salotto dirigendosi così in cucina.

Appena Jungkook fu certo che fossero soli nella stanza si avvicinò alla più piccola ,che si trovava seduta per terra poco più avanti di lui, e la avvolse da dietro in piccolo abbraccio appoggiando poi la fronte sulla spalla sinistra della ragazza.
Jungkook fece tutto ciò senza pensarci ma quando se ne rese conto sperò di non aver esagerato ma sopratutto che la più piccola non si sarebbe ritratta dal quel contatto.
In un primo momento Serena si irrigidì, non era mai stata così vicino ad un ragazzo sopratutto in quella posizione ma in fondo non le dispiaceva affatto quel contatto e poi si trattava di Jungkook quindi le andava bene; così anche se con un po' di imbarazzo fece aderire la sua schiena al tonico petto del ragazzo che sorrise nel vedere che aveva reagito positivamente.
Con le goti arrossate e i capelli un po' scompigliati, Serena, iniziò a giocare con le dita delle mani del corvino che ridacchiò tra sé per quanto ,in quel momento, la mora sembrasse una bambina.
<è da tanto che non parlo con Rea> disse lei mentre lui spostò la testa di lato avendo così ampia visione del collo della ragazza.
<avete discusso?> le chiese lui un po' sorpreso.
<una specie> sussurrò Serena ricordando la discussione che avevano avuto nello spogliatoio un mese prima.
<non è un tipo rancoroso,conoscendola sono sicuro che si sarà già dimenticata di tutto> disse lui finendo la frase con tono di ironia.
<non prenderla in giro,scemo> lo rimproverò lei scherzando procurando una risata da parte del corvino.
<non pretendere tanto da lei, è già tanto se si ricorda cosa ha mangiato il giorno prima> rise lui ricevendo un pizzicotto sulla mano.
<come sei cattivo> disse lei scoppiando poi a ridere per l'espressione che assunse il ragazzo dietro di lei.
Jungkook era felice, finalmente era riuscito a far ridere di cuore Serena che, nonostante tutto era ancora un po' provata per ciò che le aveva fatto il patrigno.

Arrivò il momento per Serena di tornare a casa e ciò rattristò tutti anche gli ultimi arrivati.
Jin come al solito si offrì di accompagnarla in macchina e questa volta con loro andò anche Jungkook che era visibilmente preoccupato e nervoso.
Il viaggio in macchina fu molto teso nonostante la ragazza continuasse a rassicurarli, anche se anche lei non era del tutto sicura di ciò che diceva.
Questa volta Jin accostò la macchina all'inizio della via, non davanti alla casa della ragazza per paura di ripercussioni sulla più piccola.
<sicura di non voler restare da noi?> le chiese speranzoso il maggiore ottenendo come risposta un fievole sorriso da parte di Serena che prontamente scosse subito dopo il capo.
<va bene così> sussurrò lei voltandosi poi verso Jungkook che la guardava tristemente.
<sistemeremo tutto, l'hai detto tu no?> gli disse lei regalandogli un dolce sorriso lasciandogli poi un piccolo bacio sulla guancia del corvino.
Si vergognava di baciare Jungkook sulle labbra davanti a Jin nonostante in quel momento lo volesse.
Salutò un'ultima volta entrambi prima di dirigersi verso casa sua mentre un grande peso si fece spazio sul suo petto.
Quando si trovò davanti alla porta un nodo alla gola la fece tremare ma nonostante ciò decise di entrare dirigendosi frettolosamente in camera sua.
Per sua fortuna Jung Yong non le disse niente ma guardò stranito il suo orologio da polso.
<cinque minuti in anticipo> sussurrò tra sé dopo aver mandato giù per la sua gola un altro sorso di birra.

Coffee //J.k. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora