Capitolo 21: Vicinanze.

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Uscii dalla mia camera dopo essermi fatta una doccia calda. I vestiti che mi aveva dato Dimeon erano leggermente grandi e sul petto del gilet color prugna era ricamata una "M" in un carattere antico.
Intrapresi un corridoio dell'edificio, in esplorazione.
C'erano varie stanze, ma la mia e quella che intuii fosse di Simeon erano più distanti rispetto alle altre, isolate.
A passo felpato tornai nella sala in cui mi trovavo poche ore prima, ricordando la strada e mi soffermai nuovamente sul dipinto incompleto.
Avrei voluto sedermi sullo sgabello e completarlo, ma quando anche solo provai a sfiorare uno dei pennelli Simeon mi prese il polso e lo strinse.

-Sei fin troppo curiosa.- ammise, con uno sguardo senza emozioni, neutro. Serró la mascella quando mi squadró notando mi fossi cambiata di vestiti e poi riguardó la tela. Balenó un luccichio di tristezza nei suoi occhi, ma poi strinse ancora più la presa.

-S-simeon...- provai a dire, ma con uno scatto mi lasció, facendomi barcollare all'indietro.

-Non devi più venire qui.-

-Perchè quel dipinto è tanto importante?-

-È di Minerva. Come la divisa che indossi.- si avvicinó a me e mi mise a posto il colletto, in un gesto quasi affettivo.
Non riuscivo a capire bene quel ragazzo.
Prima mi tratta come una di casa, poi sembra che non gli piaccia e infine si preoccupavo delle minime cose come il colletto della camicia messo male.
Abbassai lo sguardo quando mi sistemó i capelli dietro l'orecchio. Ero immobilizzata e per quanto volessi arretrare qualcosa mi faceva rimanere impassibile, a fissare gli occhi magnetici di Simeon.
D'un tratto indietreggió e mi guardo come se avesse visto un fantasma. -Minerva...- pronunció quasi in un sussurro.
Subito non capì, ma quando mi specchiai nel tavolo in vetro vidi le mie iridi cambiate, da verde a rosso rubino.

-Che cosa c'era tra te e Minerva?- le parole uscirono dalla mia bocca senza che potessi fermarle.
Simeon sembró guardarmi scocciato, ma poi spostó una sedia del tavolo e fece cenno di sedermi. E cosi feci.
Si sedette di fronte a me.

-Lascia che ti spieghi. Ma non fare domande Min...Ashley.-

Spazio autrice——
Ragazzi scusate per la lunghezza corta (non so se sia italiano 😂) di questo capitolo ma ho avuto molto da fare con scuola ecc ecc e adesso mi odierete perchè sarà la 82839283827esima volta che mi scuso ma HO UNA VITA SOCIALE😂
Quindi vedró di farmi perdonare quando la scuola si toglierà di mezzo fra compiti/verifiche/assemblee/interrogazioni e ci manca anche una catastrofe che stiamo apposhto insomma.
Nel frattempo sto scrivendo una terza storia (giusto perche sono poco impegnata mi complico la vita da sola), si chiama AMORE PER CASO e se vi va leggeteeee❤️

Sii Forte. ~Inazuma Eleven Go~Where stories live. Discover now