Capitolo 17: rapimento.

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Nota autrice:
Scusate per gli innumerevoli cambi di narrazione, ma sono essenziali per la storia ahah❤️
Grazie ancora ❤️😘
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~Axel's Pov

Sentii mia figlia singhiozzare dietro di me e quando mi voltai, la vidi appoggiarsi al muro con la schiena e mettersi le mani sul viso.
Espiró per non lacrimare più e far ritornare il respiro normale, ma non le dissi nulla. Volevo lasciarla sfogare e sapevo che parlare di sua madre le facesse quell'effetto, così la lasciai in pace.
Quando si calmó, decisi a parlargli.

-Stai meglio?-

Tiró su con il naso e annuii ricomponendosi.

-Si...vado in camera...-

-Va bene...- sorrisi e le diedi un bacio sulla nuca e poi la lasciai tornare nelle sue stanze. La osservai prima che prendesse le scale e, saró ripetitivo, ma mano a mano che cresceva assomigliava sempre di più a sua madre.
Con l'immagine di Jocelyn nella mente, misi le mani in tasca e decisi di sbrigare qualche faccenda nel mio ufficio, prima che quella estenuante giornata finisse.

~Dieci giorni dopo, stadio zattera.
~Ashley's Pov

-Come è possibile che quella squadretta da quattro soldi sia arrivata in semi-finale?- ringhió tra i denti Cinquedea, mentre la Raimon segnava il suo primo goal contro la Kirkwood. Ora, erano sul punteggio di 2 a 1 per la Kirkwood e da lì a una ventina di minuti l'arbitrio avrebbe fischiato la fine dell'incontro.

-Forse perchè non è proprio una squadretta da quattro soldi...- forse questa frase mi uscii con un tono di voce troppo alto e il capo del Quinto Settore mi lanció un'occhiattaccia, che scaturì una risatina da parte di Austin, ma che poi si ricompose.

-Che caratterino, signorina Zabel.- fu Zoolan a parlare e sussultai alla sua voce, mentre mio padre mi strinse a sè mettendomi un braccio attorno alle spalle.
Continuai a guardare la partita, ma non feci a meno di notare che dopo quel discorso, Zoolan sussurró qualcosa ad un suo servitore...

~Al Quinto Settore.
~Axel's Pov

Stavo seduto nel mio ufficio in mezzo a mille scartoffie, poi quando i miei occhi cominciarono ad incrociarsi mi alzai dalla scrivania.
Uscii dalla stanza e mi diressi verso la terrazza più vicina per fumarmi una sigaretta; incontrai Ashley in un corridoio con alcuni fogli in mano, che non appena vide il pacchetto storse il naso.

-Non dovresti fumare.- tentó di prendermi di mano le sigarette, ma le alzai al di sopra della mia testa.

-Dove stai andando?- chiesi indicando con la testa i fogli che portava tra le braccia.

-Sono andata in sala lettura a disegnare un pó, nessuno ci mette piede e volevo stare tranquilla.- mi feci l'occhiolino e mi mostró un disegno con una bellissima rosa, che quasi sembrava vera. Un altro talento che aveva presa dalla madre.

-Torna in camera tesoro, è tardi e domani mattina avrai gli allenamenti.-
Annuii felice e prese le scale per tornare in stanza, mentre io mi dirigevo sulla terrazza.
Sorpassai tutti gli uffici, fino a quando in lontananza non ne vidi uno che attiró la mia attenzione in particolare: l'ufficio di Zoolan Rice.
Passai anche quello ma poi mi bloccai.
Me ne pentiró.
Tornai indietro e guardai prima a destra e poi a sinistra, non c'era nessuno a quell'ora di sera e così entrai in quella stanza.
Osservai qualsiasi cosa in quell'ufficio, tutto era messo in un ordine maniacale, tutto tranne alcuni fogli sulla scrivania.
Mi avvicinai con cautela e quando li guardai attentamente, rabbrividii.

~Ashley's Pov

Sentii come una strana sensazione, come se qualcuno mi stesse seguendo. Mi voltai più volte dietro di me, ma non ci feci più caso quando non vidi anima viva intorno a me.
Aprii la porta della camera e quando stavo per voltarmi a chiuderla, un mano coperta da un panno imbevuto di una sostanza dal forte odore mi tappó bocca
L'altra mi cinse la vita alzandomi da terra e cercai di dimenarmi, facendo sbattere il mio aggressore contro la libreria e la scrivania, facendo cadere tutte le cose poste sopra.
Poi l'odore si fece talmente intenso che la mia vista si annebbió e sentii che le mie gambe non mi reggessero più. Alla fine, l'unica cosa che vidi, fu il buio più totale...

~Axel's Pov

Erano tutte foto di Ashley, mentre giocava, quando usciva con Victor, all'ospedale...
Zoolan la stava facendo seguire già da tempo e ne fu la prova un foglio dove un certo Kinishi scriveva a quel maniaco, parlando di mia figlia.
Corsi fuori dall'ufficio e inforcai la rampa di scale, saltando a due a due tutti gli scalini.
Arrivai davanti alla porta della camera di Ashley ed era semi-aperta, quando vi entrai la camera era messa sottosopra, tutti i libri erano a terra, la sedia era spostata e regnava il caos. Lei non c'era e non sentii quasi la terra sotto i piedi, l'avevano portata via da me ed io non avevo fatto nulla per impedirlo.
Poi, quando abbassai lo sguardo , vidi il suo disegno della rosa a terra.

Sii Forte. ~Inazuma Eleven Go~Where stories live. Discover now