Entrambi saettiamo i nostri sguardi dai nostri occhi alle nostre labbra,e per la prima volta,sento...quasi come...come il bisogno di baciarlo.

Sarebbe bello baciare delle labbra così belle e piene,appartenenti ad un ragazzo mozza fiato.
Sarebbe davvero bello baciare le labbra di quel ragazzo tanto forte e così simile ma allo stesso tempo così diverso da me che ultimamente occupa una gran parte dei miei pensieri.

"Scusa..."sussurra,dopo un tempo interminabile passato a contemplare le sue labbra.
Scuoto leggermente la testa e ritorno alla realtà.

Oddio,non è che mi ha detto qualcosa ed io non l'ho sentito perché ero troppo impegnata a reprimere questa mia strana voglia?

Speriamo di no,aggiungerei solo una delle mie stupide figuracce alla mia lunga e immensa lista.

"Scusa?"ripeto,non capendo.

Oddio...speriamo speriamo...

"Mi dispiace per come ti ho trattata..."continua.

Sospiro profondamente,odio affrontare i problemi,soprattutto in questo modo.

"Beh...quel che è fatto è fatto"rispondo.
"Ma si può sempre rimediare"aggiunge subito dopo.

Resto in silenzio,cosa dovrei rispondere?
Sicuramente non posso sorpassare,sono fatta così,io e il rancore andiamo a braccetto,però posso sempre provarci,o almeno cercare di far finta di niente,non so...

"Puliamo tutto questo macello angelo"dice Einar staccandosi da me,risvegliandomi dai miei pensieri.

Puliamo in completo silenzio,la tensione è al massimo e forse non avrei dovuto permettergli di restare.

Una volta pulito finalmente inforno questa stupida torta e mi dirigo verso il salotto,lanciandomi sul divano.

"Odio questa situazione..."sento dire da una voce al mio fianco.

Appena mi volto sobbalzo dallo spavento
ritrovandomi Einar a sedere accanto a me.

Sono talmente tanto rincoglionita che non l'ho sentito arrivare cazzo...

"Che situazione?"chiedo.
"Questa!Dove noi non parliamo!"esclama subito dopo.
"Einar cosa vuoi che ti dica?Non faccio mai finta di niente...ma ci sto provando!"ammetto.

"Togliti subito quello stupido sorrisetto dalla bocca..."gli dico quando noto che ancora dopo qualche minuto mi sta guardando sorridendo,ed io prontamente rispondo a mia volta sorridendo perdendomi in quei suoi occhi.

"La torta!"esclamo,facendo sobbalzare entrambi.

Eravamo così intenti a guardarci che non ci eravamo accorti della torta.

Merda!

Corro più veloce che posso e la tiro fuori scottandomi.

Merda un'altra volta!

Trattengo il fiato mentre la controllo e dopo essermi accertata che non si è bruciata abbastanza,tiro un respiro di sollievo.

Sarebbe stato uno spreco buttare una meravigliosissima torta al cioccolato.

"Babbeo...chiama una pizzeria,stasera ho voglia di pizza"dico ad Einar quando entra in cucina.

Annuisce e compone un numero al cellulare,poi si volta verso la finestra che dà sul balcone ed inizia a parlare,mentre io mi riperdo a guardarlo.

Non so cosa siamo,amici non di sicuro...non so se lo odio realmente.
Ci sono dei momenti dove vorrei davvero sotterrarlo,altri momenti dove vorrei solo abbracciarlo.
Il nostro rapporto è cambiato...certo,
a volte mi sale il crimine e quindi parte la sberla,ma altre volte oserei dire che la sua presenza mi fa piacere.

"Che sono bello lo so,però così mi consumi..."dice voltandosi.
"N-non...ti stavo guardando".
"Sì certo...come no"continua avvicinandosi.
"Ho detto di no,stupida balenottera spiaggiata ed egocentrica,non sei al centro del mondo"dico.

Inizialmente fa una faccia confusa,ma poi scoppia a ridere,mostrandomi la sua dentatura da Dio.

Questo ragazzo è tutto fuorché imperfetto...

"Balenottera spiaggiata?Davvero Iris?"mi domanda tra le risate.
"Si...davvero!".

"Beh...allora dovrei darti un soprannome anche io..." continua ricomponendosi.
"Ma tu già me ne hai dato uno"affermo.

Mi ha sempre chiamata angelo...non so il senso,visto che sono tutto tranne che un angelo.

"Già,angelo è il mio preferito...ma potrei chiamarti bambolina,piccolina,amorino,luce dei miei occhi,raggio di sole,passerotto,patatina,tesorino,caccolina oppure...."inizia a sparare nomi orribilanti a caso,così mi butto su di lui tappandogli la bocca.

"Angelo va più che bene!"esclamo con faccia impaurita.

Temo davvero che mi affibbi un nomignolo de genere...

"Vada per angelo..."dice ridendo,facendomi sospirare di sollievo.
A quel punto il campanello suona,così Einar si affretta ad andare ad aprire,così ne approfitto per scrivere a Roman.

A:Roman🐒
Scimmia non passare stasera,ci vediamo domani. xo

Non voglio che Einar si arrabbi senza motivo
e si faccia strane idee su me e Roman,prevenire è meglio che curare.

"Vieni amore"dico appena Einar entra in cucina.
"Wow,mi chiami già amore?"mi domanda.
"Non dicevo a te,parlavo con la pizza"esclamo seria più che mai,ricevendo una sua occhiataccia.


Stranamente,ma molto stranamente,abbiamo passato una serata davvero divertente,tra battute,chiacchiere,scherzi,prese in giro qualche piccolo bisticcio che ovviamente non manca mai.

Ogni volta mi stupisco sempre di più,Einar è un libro dalle migliaia di pagine.

Adesso ci troviamo sul divano,stanchi più che mai,o per lo meno io sono stanca.
Prima che possa addormentarmi,come sempre,la sua fastidiosissima voce si fa sentire.

Ma non ha tipo un tasto per spengerlo?
Devo per forza massacrarlo?

"Tra qualche giorno ho sentito che è il compleanno di Susan..."mi riferisce,come se non lo sapessi.

"Non mi importa"rispondo,sistemandomi meglio,pronta per dormire.

"So che ti importa"ma ovviamente no...vuole rompere le palle.
"Einar....non lo passerò con voi..."annuncio voltandomi per guardarlo negli occhi.
"Cosa?!Perché?"chiede subito dopo.

Stupida stupida balena.

"La tua stupidità mi sorprende ogni giorno di più".
"Non credo che i ragazzi saranno d'accordo,soprattutto lei...sono convinto che si arrabbieranno...".
"Non è un problema mio"rispondo.
"Oh andiamo...non dirmi che non ti presenterai neanche alla festa".

Wow,le faranno una festa...in realtà non ne sapevo niente.

Sono contenta che le stiano organizzando qualcosa...lei se lo merita e non voglio pensi a me nel suo giorno.

So che sta passando dei brutti ma brutti giorni...quando abbiamo le prove non dà mai il massimo,pian piano ci stiamo spengendo tutti.

Fa male a tutti loro la mia assenza,lo so,ma quella che mi avevano fatto era una promessa,e loro lo sanno molto bene quanto io sia attaccata alle parole.
Una famiglia non l'ho mai avuta e finalmente quando sono riuscita a crearmene un altra,tutto crolla.

Mi risveglio dal bel sogno e si ritorna alla solitudine...come sempre.

Soy el diablo, pero soy graciosa ( fase di revisione )Where stories live. Discover now