7.1 Il passato non abbandona mai

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La Millenaria attraccò nel porto al primo albeggiare, quando da oriente i primi raggi giungevano fiochi lungo la linea dell'orizzonte marino. La traversata verso il continente era stata serena e scevra di inconvenienti: il vento aveva soffiato regolare, le navi incontrate lungo la rotta erano perlopiù mercantili che facevano la spola tra il porto di Punta Salina e quello più meridionale del Defi.

Il capitano guardò con un sospiro il principe Dal Mare scendere insieme al suo seguito dalla nave: il giovane sembrava avere una gran fretta di giungere a Mitreluvui, chissà per quale occulta ragione.

Dante lo aveva salutato poco prima, ringraziandolo per l'ospitalità e riempiendolo di complimenti sull'efficienza del viaggio a bordo della Millenaria: nessuno lo aveva infastidito in alcun modo, né gli uomini della sua scorta avevano avuto dissidi con l'equipaggio. Era stato un piacere constatare tale sintonia, aveva concluso.

«Capitano, le merci sono pronte per essere scaricate a terra» lo informò il suo secondo, mentre Virgilio continuava a seguire i movimenti del Dal Mare dalla posizione di timoniere. Il principe si dirigeva alla scuderia adiacente la locanda, che metteva qualche modesto cavallo a disposizione dei viaggiatori, dietro pagamento congruo; forse Dante avrebbe affittato una carrozza per proseguire fino alla sua destinazione.

Il capitano scosse la testa, come allontanando quelle sterili riflessioni. «Scaricate, allora» comandò all'altro. «Angelo, di' al nostro uomo che scendo io per trattare la vendita.»

Quello annuì e si allontanò repentino, così come era giunto, trasmettendo l'ordine agli altri marinai, mentre Virgilio lo osservava con un velato sorriso. Il capitano si fidava di lui, ma percepiva qualcosa di negativo per il suo futuro, qualcosa che prima o poi avrebbe finito per coinvolgere lui stesso. Difficilmente avrebbe saputo dire di cosa si trattava, anche se il suo pensiero si soffermò sul frammento irregolare di ametista che il suo secondo gli aveva portato dopo alcuni mesi trascorsi nel continente, nelle terre più settentrionali, al confine tra Agloeto e Nutixa: luoghi la cui lontananza gli faceva provare un brivido freddo. Immaginò le grotte nascoste tra gelide montagne, la fatica di umili minatori per riportare alla luce quelle pietre dai poteri sconosciuti. Era proprio grazie a quel frammento livido riportato da Angelo se la Millenaria riusciva a solcare i mari al triplo della velocità rispetto a qualsiasi altra nave, potere che Virgilio aveva deciso di utilizzare in maniera saggia, incrementando i propri traffici per donare a chi fosse più povero o bisognoso il proprio aiuto, in ogni sua sfumatura.

Ricordava la fame, il capitano, il maltempo che aveva devastato le campagne dei regni meridionali del continente, i sacrifici dei genitori, che chissà come riuscivano a raccogliere dall'orto del cibo per sfamare i due figli. Perciò aveva scelto la via del mare: era fuggito da casa all'età di appena undici anni, senza fornire una spiegazione, senza lasciare un addio, nemmeno alla sorellina, che ricordava addormentata sul pavimento e raggomitolata in logore coperte. Si era diretto di corsa verso il porto, chiedendo informazioni sul percorso lungo la strada, e una volta giunto lì era rimasto affascinato dalle dimensioni delle navi, dall'ampiezza delle loro vele che altro non attendevano se non di essere spiegate e sospinte dal soffio del vento.

Virgilio scese dalla Millenaria, dirigendosi spedito verso i barili colmi di spezie che aveva importato dal Pecama, allontanando il corso dei malinconici ricordi. Raggiunse un uomo dal fisico minuto, cui una larga cintura di stoffa pregiata cingeva la veste attorno al tozzo corpo, riempito di frequenti e lauti pasti, come testimoniava la pancia abbondante. Una barbetta grigiastra gli decorava il viso, come un vezzo a cui il commerciante non avrebbe rinunciato con facilità, mentre sul capo senza capelli si rifletteva la luce del primo sole. I calcolatori occhi scuri si posarono sul giovane capitano, che gli si avvicinava con il suo solito e cordiale sorriso. Il ragazzo aveva mostrato di essere portato per gli affari e così si era guadagnato il rispetto e la stima di uomini molto più anziani di lui.

Selenia - Trono rovesciatoWhere stories live. Discover now