t r e n t a t r e

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Quando mi sveglio ho paura che qualcun altro
possa prendere il mio posto [...]
tutti i miei amici mi mentono sempre
- afraid, the neighbourhood

Forse era vero che meno cose hai di cui preoccuparti, più ti senti libero

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Forse era vero che meno cose hai di cui preoccuparti, più ti senti libero. Detto questo, da un momento all'altro, essere libero e indipendente arriva al un punto di non essere più un bene per te. Arrivi al punto di sentirti insensibile e privo di un'identità.

Liam prestava poca attenzione ai sussurri che correvano su di lui durante l'allenamento di Lacrosse, o almeno questo è ciò che pensava lui.

"Non capisco nemmeno perché sia tornato in squadra, non ne fa più parte ormai", era ciò che uno della squadra disse una volta mentre si stavano vestendo nello spogliatoio.

"Sai, posso sentirti", fu ciò che Liam rispose, avendo in risposta solo un paio di occhi che lo guardavano come a volergli dire di stare zitto.

Comunque, gli ricordò di una volta in cui avevano una partita e Hayden si trovava in mezzo al pubblico a fare il tifo. Non per Liam, però, ma per Nathan, che ne faceva un vero e proprio affare di stato, e ogni volta spingeva Liam durante la partita solo per dargli fastidio. Liam non disse niente al coach, perché dato che Nathan era il capitano, aveva ovviamente tutti dalla sua parte e nessuno avrebbe comunque creduto a Liam. Lo sapeva per certo, perché nessuno aveva mai detto niente ogni volta che Nathan abbassava lo sguardo su Liam - che era molto più basso di lui - chiedendogli cosa mai ci vedesse in lui qualcuno come Hayden, e perché lei avesse anche solo passato del tempo con questo coglione, che non riusciva nemmeno ad eccitarsi. Sì, le persone lo trovavano divertente, esilarante- e ridevano tra di loro.

Qualche volta per Liam era difficile rimanere calmo, ma la maggior parte del tempo riusciva a restare sorprendentemente tranquillo. Gli era indifferente. Aveva smesso già da un bel po' di preoccuparsi di che cosa facesse Hayden e con chi, anche se era qualcuno di così disgustoso come Nathan Pierce; e sapeva che questo era solo un altro particolare del fatto che non solo era il nuovo capitano di Lacrosse al posto di Liam, ma gli aveva anche rubato la ragazza proprio sotto il suo naso.

A volte Nathan raccontava addirittura storie riguardo Liam che aveva cercato di chiuderlo in un bunker, in modo da rubargli il titolo di capitano; ma nessuno credeva che Liam potesse davvero essere così disperato. Liam tendeva ad immaginare cosa sarebbe successo se Nathan avesse scoperto che lui era un lupo mannaro, e dunque molto più forte di lui, ma non aveva abbastanza neuroni per fare due più due. Poteva continuare a sentirsi il più popolare della scuola, era meglio così. 

Questo costante sentirsi insensibile e incurante riguardo alle cose che dicevano o non dicevano sfociò in qualcos'altro; qualcosa di oscuro, quando arrivò il giorno della rappresentazione Teatrale.

All'inizio, Liam si sentì emozionato perché tutto il duro lavoro stava per essere presentato sul palco, anche se lui interpretava solo una parte secondaria. Oltre ad essere emozionato perché sua madre sarebbe venuta allo spettacolo (suo padre era ancora al lavoro), era esaltato all'idea di vedere cosa i suoi compagni di scuola e i loro genitori avrebbero pensato dell'adattamento della storia.

Erano tutti nervosi - correvano da una parte all'altra del backstage affrettandosi perché stavano anche cercando uno specifico membro del cast o per il loro outfit o perché il trucco non era finito. Liam sedeva semplicemente su una sedia, aspettando, e al contrario degli altri era sorprendentemente calmo. Era già vestito: indossava un costume marrone dalla testa ai piedi e aveva qualche foglia verde pinzata addosso.

Le luci si abbassarono e il pubblico applaudì fino a che gli attori della scena non furono chiamati sul palco. Piano piano ogni attore salì sul palco, fino a quando Liam non fu l'unico rimasto a non aver fatto ancora nessuna apparizione.

Si sentì assurdamente solo nel backstage, sentendo le voci degli attori nelle varie scene, così come le differenti reazioni del pubblico che più che altro comprendeva i suoi compagni giocatori di Lacrosse. All'improvviso cominciò a sentirsi ansioso e nervoso, mordendosi l'interno della guancia e chiudendo le mani a pugno.

Si sentì come se avesse fatto un terribile errore, e anche se non sapeva qual era di preciso, il precedente vuoto che sentiva dentro di lui dell'essere incurante e indifferente cominciò a farsi pesante.

Era così pesante che avrebbe potuto giurare che ci fosse un buco nero ad attraversarlo, minacciandolo di sommergerlo del tutto, fino a che non sarebbe rimasto nulla di lui. E Liam - lui non poteva fare niente per fermarlo.

Cominciò a sentirsi dispiaciuto per sé stesso.

Risucchiato nella sua autocommiserazione, si rese conto che era un fallimento a tutto ciò che aveva sempre fatto. Non riusciva mai a fare qualcosa da solo, e si trovava dov'era solo grazie agli altri.

Giocare a Lacrosse era diverso da quando aveva cominciato a farlo a Beacon Hills, quando tutti erano meravigliati dalle sue capacità e dal suo talento. Poco dopo, tutti erano sotto il comando di Scott, e nessuno disse niente riguardo alla giovane matricola che era al suo fianco. Con Nathan capitano, ci fu un cambiamento nell'aria e ciò cominciò a far sentire Liam inutile, come se giocare a Lacrosse con Scott fosse stata una grossa e grassa bugia, e questa era la vera realtà, in cui non veniva accettato. Non gli importava se era semplice gelosia o qualcos'altro il motivo per cui si sentiva così isolato dal resto della squadra, ma dato che non lo si poteva più giudicare bravo a Lacrosse, probabilmente non si trattava di gelosia.

Con la classe di Teatro era la stessa identica cosa - certo, aveva cominciato a divertirsi a fare le prove di teatro anche se era successo tutto inaspettatamente, ma si accorse che non era davvero ben voluto all'interno del gruppo. Loro erano una piccola compagnia, che guardava la squadra di Lacrosse un po' come la nemica, perché aveva molto più successo seppur lavorasse molto meno.

Tutti erano gentili e cordiali nel club di Teatro. Ma era solo parte della terapia psicologica di Liam. Dovevano essere gentili, dovevano accettarlo. La recita stessa - non aveva bisogno di un albero. Non c'era alcun albero nel copione.

Liam si riprese quando venne il suo turno di salire sul palco, ma invece di farlo, si alzò e corse via nella direzione opposta.

***

CE L'HO FATTA!

So che mi odiate un pochino, mi dispiace tanto per avervi fatto aspettare, e so anche che il capitolo non è il massimo, ma cercherò di rifarmi con il prossimo!

Ditemi senza problemi se non avete capito qualche passaggio perché so che la traduzione - almeno nella parte iniziale - non è proprio il massimo..

Davvero, scusatemi se ci ho messo tanto ad aggiornare, ma non immaginate nemmeno quanti impegni io abbia. Se fosse solo per quelli, ce la farei tranquillamente, ma poi entra in gioco anche lo studio, e capite che non ce la posso fare.

Spero che il capitolo, nel complesso, vi piaccia!
Fatemi, come sempre, sapere cosa ne pensate!

Ci leggiamo al prossimo che spero di riuscire a farvi avere presto!
Grazie infinitamente per le visualizzazioni, che sono tantissime, e per i voti e i commenti. VI ADORO.

souls :: thiam [italian translation]Where stories live. Discover now