In quel momento il suo telefono squillò. <<Sì, mamma. Sto per mettermi in viaggio, sarò lì per cena>> disse non appena schiacciò l'icona verde, saltando la parte dei convenevoli. Fu allora che una folata di vento le fece volar via il cappello che aveva in testa che si andò a posare ai piedi di qualcuno qualche metro distante da lei.
La persona in questione si chinò a raccoglierlo e Sienna poté vedere i tatuaggi spuntare dalle maniche della giacca leggermente rialzate. Le spalle larghe, i capelli color grano ed infine gli occhi, quegli occhi che avrebbe riconosciuto tra mille.

Non era possibile.

<<J-Jason?>> sibilò incredula di fronte al ragazzo che le sorrideva a pochi passi da lei. Il cuore le batteva all'impazzata, il respiro le mancava, la testa le girava e le gambe le si erano fatte molli. <<Mamma, ti richiamo più tardi>> disse alla donna che era rimasta in attesa. Incurante, lasciò cadere a terra il cellulare che aveva poggiato all'orecchio e corse verso di lui mentre un insieme di emozioni le esplodeva in petto.

Si fermò di fronte a lui e lo osservò, confusa, ma allo stesso tempo felice più che mai.

<<Sono io, Sienna>> le disse lui.
Cautamente, la ragazza allungò una mano e la portò sul volto del ragazzo, per avere la conferma di non stare sognando o di essere vittima di un'allucinazione. La mano di lui accompagnò delicatamente la sua in quella esplorazione. Gli accarezzò lo zigomo, la guancia, le labbra e persino la cicatrice sull'occhio, quella cicatrice che lo aveva sempre reso irresistibile agli occhi della rossa.

Non c'erano dubbi: era davvero lui.

E quando Sienna lo realizzò non poté non avventarsi su quelle labbra perfette che credeva non avrebbe più assaporato e baciarlo. Un bacio fatto d'amore, ma anche di lacrime; quelle che bagnavano le guance di entrambi.

<<Io non capisco, credevo che tu... Insomma, ho visto il sangue... E poi hai chiuso gli occhi e...>> cominciò a balbettare agitata, non appena si staccò da lui, senza riuscire a pronunciare completamente alcuna frase di senso compiuto. Allora Jason le prese dolcemente il viso tra le mani per tranquillizzarla.

<<Ti spiegherò tutto. Carl mi ha trovato e portato in ospedale prima che arrivasse la polizia. Lì sono stato in coma per settimane. Avevo perso molto sangue, ma per fortuna il proiettile non è arrivato al cuore. Samuel, invece, non ha avuto la mia stessa fortuna.>> le spiegò come se non avesse rischiato la vita e stesse parlando di un semplice taglio al ginocchio.

Sienna tirò su col naso, era sollevata dal fatto che Samuel non fosse più tra i piedi e che il suo ragazzo fosse ancora vivo, ma non aveva smesso di piangere nemmeno per un secondo. Eppure Jason non poteva fare a meno di pensare a quanto fosse bella anche con gli occhi rossi. <<Perché? Perché non mi hai detto che eri vivo?>>

Jason sentì una fitta al cuore per il modo in cui la sua ragazza lo stava guardando, con dolore e disperazione. <<Il recupero è stato lento e doloroso, non volevo che tu mi vedessi in quelle condizioni>> le confessò mortificato. Era stato difficile per lui non contattarla e lasciarle credere che fosse morto, ma sapeva che se lo avesse fatto lei si sarebbe precipitata da lui e l'ultima cosa che voleva era che lo vedesse su un letto di ospedale allo stremo delle forze.

Iniziò a tracciare con il pollice cerchi immaginari sul volto della ragazza e la guardò con più amore potesse trasmetterle. <<Sono passato dal Delirium, credendo di trovarti lì e Chase mi ha detto che eri in partenza per tornare a casa, temevo di non riuscire a fare in tempo>> le sussurrò sulla pelle.

Era ovvio che, adesso che lui era con lei, non sarebbe più andata da nessuna parte, ma Jason questo ancora non lo sapeva.

<<Sei vivo.>> Avrebbe voluto dirgli tante di quelle cose, ma dalla sua bocca uscirono solo quelle due parole che, però, per Sienna valevano più di qualsiasi altra cosa.

<<Sì, sono vivo>> sorrise insieme a lei, cingendole, poi, i fianchi. <<E farò di tutto per restare su questa terra ancora per un bel po' per poter passare ogni istante della mia vita con te, se lo vorrai.>>

A Sienna si sciolse il cuore per quella dichiarazione. <<Certo che lo voglio. Ma devi promettermi una cosa.>>
<<Che cosa?>> chiese Jason, curioso.
<<Niente più affari loschi, niente più tizi come Samuel o Tom. Siamo solo io e te.>>
Lui rise leggermente, tuttavia sapeva che la ragazza fosse seria. <<Promesso. Solo io e te, piccola.>>
A quel punto, ritenutasi soddisfatta, Sienna avvolse le mani intorno al suo collo. <<Ti amo, Jason McCann.>>
<<Ti amo anch'io, Sienna Cooper.>>
Era la seconda volta che se lo dicevano, ma adesso quelle parole avevano assunto un significato diverso; non segnava un addio ma un nuovo inizio.

Jason la baciò di nuovo e la strinse a sé più che poteva; quella era la promessa che non l'avrebbe mai più lasciata andare.

Spazio autrici

E così giunge al termine la storia di Jason e Sienna!

Volevamo ringraziare tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa piccola ma grande avventura che è stata Redemption, grazie di cuore.
Ci abbiamo messo il cuore e speriamo davvero che vi sia piaciuta e che sentirete almeno un po' di quella nostalgia che sicuramente sentiremo noi.
Non vogliamo dilungarci più del dovuto, perciò non lo faremo, finiremo solo col mandarvi un grosso bacio e con l'augurarvi una buona estate.

Vostre Chiara e Melissa.

Redemption | Jason McCannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora