Capitolo 24

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Se Jason era il primo a non credere alle parole da lui stesso pronunciate quando aveva promesso a Sienna che sarebbe tornato presto, la rossa non era da meno.

Le costava tanto ammetterlo, ma non si fidava di lui. Non aveva creduto nemmeno per un istante che il messaggio che aveva ricevuto poco prima fosse da parte di Carl, e anche se davvero fosse stato lui, quali cose avrebbero dovuto fare insieme?

Non perse tempo quindi, e appena sentì il portone di ingresso sbattere, segno che Jason era appena uscito dal palazzo, afferrò il suo giacchino di pelle nero e le chiavi di casa intenta a scoprire dove il ragazzo fosse realmente diretto.

Si mantenne ad una distanza di sicurezza piuttosto elevata, ma visto l'orario e di conseguenza la strada deserta e silenziosa, continuava a credere che all'improvviso il biondo l'avrebbe colta con le mani nel sacco.
Tuttavia non si fece prendere dal panico.
Jason camminava velocemente ed era difficile per lei riuscire a stargli dietro e non perderlo di vista, dato che, se ne era accorta troppo tardi, era uscita di casa con le pantofole ai piedi, le quali si appiccicavano all'asfalto sporco e a tratti bagnato.

Pensò di togliersele e camminare scalza per essere più comoda e più silenziosa, ma appena vide a terra una siringa usata, cambiò subito idea e si maledisse anche solo per aver pensato una cosa simile.

Quando rialzò gli occhi, si bloccò all'istante. Il cuore dal petto le finì in gola in un nano secondo, e lo stomaco si contorse in una morsa tutt'altro che piacevole.

Jason era sparito.

Adesso spunta alle mie spalle e mi chiede cosa diamine stia facendo, come succede nei film, pensò guardandosi in giro spaesata e con la voglia di strapparsi i capelli per la sua disattenzione.

Dopo aver riacquistato un respiro regolare, si incamminò nuovamente verso il viale in cui il ragazzo l'aveva inconsapevolmente condotta, passando davanti ad un tabacchino, un fruttivendolo ed infine a quello che aveva tutta l'aria di essere un bordello, viste le due ragazze con vestitini striminziti appostate davanti all'ingresso.

<<Ciao bellezza, tu vuoi compagnia o hai fretta come il ragazzo che è appena passato?>> chiese una delle due, la più alta.

Indossava un vestito, o meglio una canottiera rosa con alcune paiettes, e sotto era completamente nuda.

Sienna strabuzzò gli occhi, prima per come era conciata, poi per la domanda che le aveva appena posto, trascurando l'ultima parte della frase.

<<Veramente ho fre... Aspetta!>>
Il suo cervello, ormai stanco sia per il troppo camminare sia perchè avrebbe dovuto essere a dormire già da due ore secondo la sua tabella di marcia, aveva elaborato solo ora quella parte di frase fondamentale.
<<Sto cercando quel ragazzo. Dov'è andato?>>

Le due sgualdrine si guardarono lanciandosi un'occhiata furba e maliziosa, tornando poi con gli occhi su Sienna, rimanendo in silenzio.

La rossa allora non fece molto. Afferrò cinquanta dollari dal portafoglio e glieli mise in mano con una smorfia.

<<Ora dimmi dove cazzo è andato!>> le ordinò bruscamente.
Le stavano facendo perdere tempo e chissà dove era andato a cacciarsi il biondo mentre lei cercava di estrocere informazioni a due prostitute.

<<Grazie carina, Jason è entrato in quel garage là in fondo, con la saracinesca a metà>> spiegò la tizia.

Sienna non la ringraziò nemmeno, aveva fretta di scoprire cosa diavolo stesse facendo Jason in un garage in cui, palesemente, non si trovava Carl; in più era incazzata sia perchè lui le aveva mentito, sia perchè quelle ragazze conoscevano il suo nome, segno che...

Redemption | Jason McCannDove le storie prendono vita. Scoprilo ora