Capitolo 28

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Rimasi al telefono con lei tutto il tempo, finché non sentii le sue parole trasformarsi in silenzi e grandi respiri. All'inizio mi sembrava strana, come se mi stesse nascondendo qualcosa, ma poi il suono della sua risata cancellò via tutto. E quando dico tutto, intendo davvero tutto!

Leyla, gl'ibridi, la ricerca. Tutto è scomparso in quelle ore con lei, ma ora eccomi qui a pensare a tutto 'sto casino.

Una parte di me si odia per essermi messo in mezzo. Avrei potuto lasciare il comando a Leyla facendomi da parte, lasciare che i neonati uccidano chi vogliono, al posto di complicarmi la vita come in passato. Ma per stare tranquillo con lei devo riunire di nuovo il mio gruppo, composto da tre persone: Erman, Vincent, Enysa. I due ibridi trasformati da mio padre prima della sua morte.
Trasformati per essere i miei cavalieri, addestrati per proteggere il loro principe.
Avevo sciolto il gruppo dopo 1.000 anni. Ero stanco, stufo di combattere, di fare quello che la mia natura richiedeva: uccidere, comandare.

Mi muovevo verso la stanza dove un tempo avevo vissuto dei momenti di piacere, tra principesse, cortigiane e servitù. Mi misi vicino alla finestra, dove alcuni umani erano intenti ad arrivare per iniziare i loro lavori. Questo posto era diventato una tappa turistica, dove milioni di persone fantasticavano sulla storia di questo luogo.
Nessuno sapeva realmente cosa fosse successo in questo posto, nessuno oltre a me.
Sentii l'arrivo degl'ibridi che avevo fatto chiamare. Erman era di grande aiuto, impeccabile direi.

Ora che il gruppo era al completo potevo dare le direttive per la ricerca. Non sarà facile ci sono 7,4 miliardi di persone in questo mondo.

«Principe!» dissero in coro i due arrivati

«Principe!» dissero in coro i due arrivati

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Mi misi di fronte a loro

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Mi misi di fronte a loro. Avrei voluto dire le classiche cose da umani: come siete cambiati, vi vedo diversi. Ma erano sempre gli stessi, dal giorno della loro trasformazione.

Vicent è stato il primo ad essere trasformato all'età di 28 anni, ora ne ha 900.

Enysa è stata trasformata perché stava morendo. So che è stata trovata per terra in una pozzanghera di sangue a Praga. Da quello che so, fu mia madre a chiedere a mio padre di trasformarla. Aveva sempre voluto avere una femmina.

Erman è stato l'ultimo ad essere trasformato, da me in persona. Ed è l'unico che ha più confidenza con me. Non mi tratta come se fossi il suo principe, lui mi vede come un fratello maggiore.

«Ho un compito per voi» dissi.
«Ci divideremo?»
«Come facciamo a trovare il sangue che lei cerca?» chiese Vincent, prima che Enysa aggiungesse qualcosa.
Presi una boccetta che Leyla mi aveva passato senza farsi vedere da nessuno, mentre mi spiegava di cosa si trattava Iniziai a dividerla dandone una ciascuno.
«Se lui o lei è stato morso da un vampiro, sicuramente sarà andato in ospedale e avrà qualche segno. Non so, chiamate i vostri seguaci, dovete trovare questa persona ad ogni costo.»
La loro confusione era visibile, l'impresa non era facile, ma dovevo avere quella persona prima dei tre mesi
«Vincent tu starai qui in Europa, Enysa a te lascio l'Africa, e tu...»
«Che palle, perché non posso prendere l'Europa? Cosa vado a fare in Asia?» sbuffò facendo sorridere Enysa.
«Tranquillo, troverai un modo per arrivare in Africa!» aggiunsi sapendo delle sue scappatelle con lei. Enysa abbassò la testa, mentre lui fece un sorriso, facendo sbuffare Vicent che non amava troppo queste cose.
«Torni in America?» chiese quest'ultimo, attirando la mia attenzione.
«No, andrò prima in Norvegia, devo trovarlo.»
«Sai che non ci ama? L'ultima volta che l'ho visto non era felice di vedermi.» Rispose Vicent riferendosi a lui. Jonas, l'ultimo licantropo rimasto.

Dovevo convincerlo ad aiutarmi. Con lui avrei avuto più possibilità di trovare quella persona.

I licantropi sono dei seguci perfetti. Sentono l'odore a distanza di chilometri, il loro olfatto è sempre stato un senso invidiato da ogni specie.
«Lo so. Ma mi deve un favore. Vedremo.» Aggiunsi, ricordando quando seicento anni fa l'avevo visto per l'ultima volta.
Era innamorato di una donna. L'amava davvero tanto. Si dice che quando un licantropo ami non ci sia guerra che possa impaurirlo, pur di proteggere la sua amata.
Quella notte le urla di una donna attirarono la mia attenzione.
Lui stava affrontando un esercito di seicento neonati da solo, pur di proteggerla. Sarei potuto andare per la mia strada fregandomene. Ma la sua forza e il suo coraggio mi avevano incuriosito, tanto da decidere di aiutarlo. Per ore combattemmo fianco a fianco, essendoci neonati che rifiutano di essere comandati, pensando di essere più forti.
Quando lo scontro finì con noi vincitori, le sue parole fermarono la mia partenza.
«Se un giorno avrai bisogno di me mi troverai qui.» Mi voltai verso di lui mentre stringeva a sè la sua donna.
«Se un giorno ti troverai in pericolo urla forte il mio nome e ti troverò.» Dissi riferito a lei.
Purtroppo quel giorno arrivò e la trovai morta.

«Daniel non hai detto agli altri della tua nuova fiamma?» le parole di Erman mi staccarono dai miei ricordi. La mia faccia si trasformò facendo uscire i canini.
«Non nominarla mai più!» dissi a denti stretti, mentre lui abbassò la testa in segno di scusa.
«Lei non è come noi. Nessuno dovrà mai sapere di lei, ci siamo capiti?» aggiunsi guardandoli ad uno a uno.
Feci segno di andare, mentre Erman rimase fermo con la testa bassa.
«Vai!» dissi prima di voltarmi.
«Non voglio che te la prenda con me, sai come sono fatto.» Aggiunse.
Erman, nonostante fosse un ibrido da ormai seicento anni, sembrava aver conservato la sua parte umana. Era troppo dolce per essere un ibrido. A volte invidiavo questo suo modo di essere, e poi non riuscivo mai a tenergli il broncio. Provo affetto per questo piccolino, l'ho sempre provato fin dal giorno della sua trasformazione. Mi voltai verso di lui facendo un piccolo sorriso.
«Vai, ci vediamo tra un mese.» Rimasi ancora un po' fermo verso la finestra, prima di prendere quell'aggeggio che si era caricato, sparendo per andare in direzione della Norvegia, con la speranza che Jonas non ce l'avesse ancora con me.

ETKEN - l'ultimo Principe Where stories live. Discover now