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Dopo aver camminato a lungo, i due si fermarono in un parco, si sedettero sul prato e presero ad osservare i bambini che stavano giocando lì avanti a loro.

"Sembrano così felici" osservò Luhan guardando due bambini giocare a calcio.

"Lo sono" annuì l'altro "insomma, guardali: sono bambini, stanno giocando, non conoscono i mali del mondo. Sono felici"

"Non ho mai avuto un amico di giochi"

"Neanche io"

"Non avevi amici quando eri piccolo?" chiese Luhan curioso.

"No" scosse il capo "sono sempre stato molto taciturno da piccolo"

"Anche io"annuì "se ci fossimo conosciuti prima, forse non saremmo stati tanto soli" ridacchiò, ma in un modo quasi triste.

"Forse è vero"

"E come mai non hai avuto amici fino ad ora?"

"Te l'ho detto: non piaccio alla gente"

"Non puoi non avere amici solo perché non piaci alla gente"

"È che ci sono brutte voci sul mio conto, ecco" prese a guardare a terra "pensano che io sia uno di cui è meglio non fidarsi"

"Come mai?" si incuriosì maggiormente.

"Mio padre è in prigione" rispose secco "e il compagno di mia madre è quasi peggio di lui. In realtà non lo diresti, perché è un imprenditore e sembra un uomo perfetto, ma è una carogna. Fortunatamente non ci sono quasi mai: entrambi lavorano, ma quando stanno in casa le urla si sentono ovunque. È difficile coprirle, anche quando metto le cuffie e cerco di non sentirli" parlò con una freddezza che fece venire i brividi a Luhan. Sembrava quasi non gli importasse della situazione, ma poteva leggerglielo negli occhi che così non era: si vedeva tutta la tristezza che provava. "Dunque, solo perché mio padre ha commesso degli errori ed è in prigione, pensano che io sia un aspirante spacciatore o omicida" rise leggermente.

"La gente certe volte è stupida" scosse il capo "tu non sei così, non potresti esserlo: sei l'unica persona che ha deciso di rivolgermi parola per tutto questo tempo. Sei gentile e cerchi sempre di aiutarmi, nessuno l'ha mai fatto per me. Se tu fossi una persona cattiva come pensano loro, non avresti certamente scelto di essere mio amico"

"Lo pensi davvero?" Sehun gli rivolse uno sguardo colmo di speranza.

"Mh" annuì sorridendo "ignora quelle persone, sono stupide, okay? Vali più di quello che pensano loro"

"Grazie Luhan" Sehun si sentì felice, apprezzato per la prima volta nella sua vita. Luhan sorrise, continuando a guardarlo, e Sehun non poté fare a meno che pensare che fosse così prezioso. Avrebbe tanto voluto rivelargli i suoi sentimenti, ma aveva così paura di sbagliare e rovinare tutto, che non aveva proprio il coraggio di farlo. Aveva sempre paura di rovinare tutto, Sehun.

Skin and Bones [HunHan.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora