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Sehun andava avanti e indietro, era ansioso. Non sapeva cosa fare. Non ce la faceva più a reggere quella situazione. Non voleva più vederlo in quelle condizioni, ma non sapeva davvero che fare. Doveva dirlo a qualcuno, fare qualcosa, non poteva andare avanti così. Da quel giorno era passata un'altra settimana. Le cose fra loro non erano cambiate, dopo quel bacio. Non ne avevano più parlato, non sentivano il bisogno di farlo. Entrambi sapevano di piacersi, ma nessuno dei due voleva approfondire la cosa. Ma a Sehun, in quel momento, preoccupava altro. Decise che quel giorno, mentre Luhan era a scuola, sarebbe andato a parlare con i suoi genitori, gli avrebbe detto tutto quello che pensava e tutte le sue preoccupazioni. Così, quel giorno, come deciso, andò a casa del biondo, sperando di trovare i suoi genitori, che sembravano sempre tanto impegnati da non accorgersi neanche delle condizioni del figlio. Arrivò avanti all'abitazione e bussò, nell'attesa che qualcuno aprisse. Poco dopo, qualcuno aprì. Si trovò avanti quella che ricordava essere sua madre.

"Ehm... Salve signora Han" salutò facendo un piccolo inchino "sono Sehun, si ricorda?"

"Sì, mi ricordo di te" sorrise "prego entra" gli fece spazio, ed il ragazzo entrò "come mai qui? È successo qualcosa?"

"In realtà volevo parlarle di Luhan"

"Di Luhan? Cos'è successo?" la donna si accigliò.

"So che lei e suo marito siete molto impegnati col lavoro, quindi non state spesso a casa con lui, ma mi sembra davvero strano che lei non abbia notato quanto sia... Dimagrito ultimamente, ecco"

"Cosa intendi dire?"

"Intendo dire che Luhan è sempre più pallido, debole e magro. Ultimamente si addormenta persino durante le ore di lezioni tanto che è stanco. Io penso che non stia bene, ecco. Ho paura che se la situazione non migliora adesso potrebbe non migliorare più"

"Stai per caso dicendo che mio figlio è malato?"

"No" scosse il capo "in realtà non lo so, ecco. Per questo mi sono rivolto a lei: penso che Luhan abbia bisogno di uno psicologo, e di cure..."

"Cure?"

"Ma come fa a non notarlo?!" il ragazzo si alterò "non vede come sta? Lei è l'unica che può fare qualcosa. Per favore, lo faccia aiutare" lo sguardo del ragazzo era colmo di preoccupazione.

"Tu pensi davvero che sia molto grave la sua situazione?" la donna si preoccupò a sua volta. A Sehun infastidiva parecchio questa sua reazione; pareva non essere al corrente di nulla. Ma, in fondo, cosa aspettarsi da un genitore perennemente assente.

"Sì, lo penso, ed ho paura"

"Io... Non ho mai notato nulla di simile... È che sono sempre fuori per lavoro... Sono una pessima madre, lo riconosco" scosse il capo.

"Può succedere... Cioè, lo dico da figlio: i genitori non si accorgono di quello che accade, solitamente" cercò di consolarla, in fondo le faceva quasi pena.

"Grazie per avermi aperto gli occhi, Sehun, ne parlerò con suo padre appena tornerà" sorrise dolcemente.

Sehun ricambiò il sorriso. Alla fine, non era una madre menefreghista come la sua, era solo molto impegnata. Il ragazzo lasciò la casa con la speranza che le cose si fossero aggiustate.

Skin and Bones [HunHan.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora