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Luhan non ce la faceva più. Non ce la faceva più a guardare quell'orribile corpo, a sentirsi così orrendo, imperfetto, inutile. Passava ogni giorno a ripetersi che non era abbastanza, ed era sinceramente stanco di quella situazione. In tre mesi la sua vita era scivolata in un baratro. Non se n'era neanche reso conto, ma temeva che non c'era più possibilità di risalita. Nessuno l'avrebbe potuto salvare, arrivato a quel punto. O meglio, qualcuno poteva, ma lui era convinto di non aver bisogno di aiuto. Ne era più che certo. Lui non voleva essere aiutato. Alcune volte non aveva neanche la forza di alzarsi dal letto, si sentiva estremamente debole, non riusciva a fare il minimo movimento. A volte anche respirare era troppo faticoso per lui. E spesso avrebbe preferito smettere di farlo. Se non altro, in quelle settimane aveva conosciuto meglio Sehun, e aveva capito che non era tanto una brutta persona, anzi, era piacevole sentirlo parlare. Donava una sensazione quasi di pace. Erano un paio di settimane che continuavano a parlare, e pian piano Luhan si stava involontariamente lasciando andare. Non avrebbe certamente parlato a Sehun dei suoi problemi, ma se non altro era qualcuno con cui era piacevole parlare. Erano le cinque del mattino e anche quella notte Luhan non aveva chiuso occhio. Era troppo impegnato a pensare, e non si sentiva un granche' bene, a dirla tutta. Improvvisamente lo schermo del telefono si illuminò e Luhan istintivamente capì che era Sehun. Non sarebbe potuto essere nessun altro, comunque. Solo lui aveva il suo numero.

Sehun:
Dormi, Luhan?

Luhan:
A dire il vero, no. Perché sei sveglio?

Sehun:
Non riuscivo a dormire, e ti pensavo, tu?

Luhan:
Perché mi pensavi?

Sehun:
Perché mi trasmetti calma, e in questo momento ne ho bisogno.

Luhan:
Non pensavo di essere tanto utile

Sehun:
Ti sottovaluti troppo, Luhan.

Hey, hai mai visto l'alba?

Luhan:
A dire il vero no...

Perché?

Sehun:

Vorresti vederla?

Luhan:

Adesso?

Sehun:
Adesso è un po' presto... Direi fra un'oretta.

Luhan:
Tu sei pazzo.

Sehun:
E questo pazzo ti è simpatico.

Luhan:
Forse...

Sehun:
Forse?! Mi ritengo offeso...

Luhan:
Scherzavo... Tranquillo

Sehun:

Allora, vieni con me?

Luhan:
Come faccio a venire da te?!

Sehun:
Sono sotto casa tua, scendi!

Luhan:

Tu cosa?! E poi manca un'ora all'alba, perché sei già qui?!

Sehun:
Non mi credi? Affacciati dalla finestra.

Luhan posò il telefono e si affacciò alla finestra, dove vide quello che riconobbe essere Sehun, che salutava con un cenno della mano sorridendo.

Il telefono squillò nuovamente e Luhan lo riprese.

Sehun:
Allora, scendi? Fa freddo qui fuori!

Luhan rimase interdetto: non aveva mai fatto una cosa simile. Doveva farlo? Alla fine, cosa c'era di male? E poi Sehun si era anche scomodato ad andare fin lì, non poteva farlo tornare indietro. Nessuno l'avrebbe scoperto, sarebbe stato bello.

Skin and Bones [HunHan.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora