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Mario

Oggi sarebbe venuta la mia ex a trovarmi, non mi ha detto a che ora così Alex è uscita. Chissà dove sarà, ho bisogno di lei adesso.

Sento il campanello suonare e vedo Lara sulla soglia. Non so che fare; devo dire che non è cambiata, è sempre molto attraente. Si è vestita con un abitino provocante. La faccio entrare per cortesia e le offro un caffè
"Che vuoi da me?"chiedo diretto.

Lei mi dice "io ho sbagliato a lasciarti, sono venuta a riprendermi ciò che è mio"

"Tu sei pazza Lara, io adesso sono FELICE, ho una donna fantastica che dovrebbe tornare a momenti, buona vita" dico invitandola ad uscire ma lei si attacca alle mie labbra e non sembra lasciarmi andare. Provo a staccarmi ma lei mi porta sul divano e mi bacia. Si toglie la maglietta e toglie la mia; vorrei reagire ma non posso, non ho la forza. Siamo rimasti in intimo e lei continua a toccarmi nel mio punto debole facendomi aumentare di più. Sono eccitato e lei lo nota e ne approfitta. In un batter d'occhio mi trovo dentro di lei, sto facendo del male ad Alex. Lei continua a muoversi sopra me finché non si apre la porta.

Alex

Sono uscita un attimo. Spero che Lara non arrivi adesso.

Sto per tornare a casa. Sento dei rumori, gemiti. Chissà che sta succedendo? Entro in cucina e sul divano vedo Mario, è sopra Lara. Sul divano. I miei occhi si velano e mi scendono le lacrime. Mario mi guarda con gli occhi tristi. Sta piangendo. La tipa se n'è andata sorniona. Torno con lo sguardo su Mario che è in lacrime.
"Scusa" mi sussurra.
" scusa un cazzo Mario, le cose non si risolvono dicendo scusa. Mi avevi promesso di non farmi soffrire ed invece alla prima occasione mi tradisci. Forse non siamo fatti per amarci in questa vita. Sono passati solo due mesi ..."
"Alex io capisco di averti fatto male e mi scuso..."
"Tu non hai capito... io ti ho perdonato troppe volte, adesso basta; non voglio più vederti." Esco sbattendo la porta.

Mario

Questa volta l'ho persa veramente. È come se fossi morto dentro.  Ho sbagliato.  Maledizione a me che devo  sempre rovinare tutto. Senza di lei non ha più senso nemmeno vivere. Mi stendo sul divano e bevo, un bicchiere dopo l'altro. Non sto meglio. Mi alzo tiro un pugno ad un muro e guardo il sangue colare dalla mia mano. Me ne fotto di tutti. Sono stanco della vita; ho fatto una grandissima cazzata e questa volta non la passerò liscia, l'ho fatta soffrire e questo mi merito, l'abbandono...

Alex

Sono al parco, non ho più un motivo per fare nulla. Voglio solo stare qui, a far nulla. Sono nella disperazione più totale. So che quella troia lo ha provocato e che non è colpa sua, ma il mio cuore è in frantumi, sto bruciando dentro. Intanto la pioggia scende. Piove fuori, c'è una tempesta ma nella mia anima c'è un uragano. Ho la nausea. Mi sento svenire e ho male alle ossa. Vado a casa di Marko. Lui mi fa entrare; sa già ciò che è successo evidentemente,  infatti non dice nulla ma si limita ad abbracciarmi e dire
"Andrà tutto bene"
"Non andrà nulla bene, io non lo voglio rivedere"
"Alex dici così perché sei offuscata dalla rabbia, sei delusa, sei amareggiata. A mente lucida rifletterai e capirai che lui è il tuo grande amore , un amore puro come il vostro non può essere ostacolato da un banale errore. Alex, guardami e dimmi che non lo vuoi più vedere, su"
" non lo posso dire, mentirei"
"Ecco visto Alex?! Ora vai vai a dormire" 

Marko

La accompagno a dormire ed esco come una furia.
Vado a casa di Mario e lo trovo sopra il divano a bere

"Senti Mario io ti ho chiesto una cosa e tu alla prima occasione l'hai tradita... Non sei di parola, io ti ho chiesto di non giocare con lei come fai con le altre, lei è diversa, diversa, come vuoi che te lo dica ?"

"Tu non sei nessuno, smettila di fare il migliore amico perfetto perché tu non sei un santo" dice prima di darmi un pugno così forte che mi rompeva lo zigomo. Io gli tiro un altro pugno e gli faccio sanguinare il naso, dopo andiamo in pronto soccorso.

Ci curano nella stessa stanza, la tensione è altissima ma lui mi fissa e dice

" scusami" mi da una pacca e facciamo pace proprio mentre arriva Alex accompagnata da una sua amica... come lo sapeva? Quando si tratta di Mario ha come un sesto senso.

Alex

Mi avvicino a Marko e gli prendo la mano:

"Tesoro mio, come stai" dico ignorando Mario .

"Bene Alex, non ti preoccupare"

"Andiamo a casa" dico a Marko, ma mentre sto per uscire Mario mi tira per un braccio e mi dice:

" dobbiamo parlare"

" io con te non parlo, tu non resisto più per me. Devi solo sparire dalla mia vita, sei solo stato bravo a promettere ma quando è arrivato il momento di giocare tu non hai avuto le palle.  Detto questo, addio, non ti voglio più vedere" dissi allontanandomi tra i singhiozzi.

Questa volta era finita davvero. Io non volevo accanto una persona debole, io avevo bisogno di qualcuno in grado di amare.

Angolo autrice: scusate se fa schifo  ma è un capitolo di  passaggio ...
Un bacio

Superhero~ Mario Mandzukic~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora