48.☞Never say☜

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«James! Che stai facendo?» grido.

È bastato poco per allontanarmi un attimo che quel ragazzo si è subito dato da fare. Quali problemi gli affliggono?

«Perchè hai il mio cellulare in mano?» chiedo.

Siamo arrivati da poco alla NYHS,così ho dovuto avvisare le guardie e firmare il mio rientro,ma a quanto pare è bastato davvero un lampo per far mettere in azione James. Avevo lasciato la borsa lì vicino proprio perché c'era Maia a controllarla, ma quando sono tornata lei non c'era più.

«Controllavo l'orario.» risponde con ovvietà.

«Hai un orologio.»

«Preferivo vedere dal tuo telefono.»

Sospiro,mi riprendo ciò che mi appartiene e controllo che non abbia combinato nulla. Per fortuna non ci sono tracce dei suoi stupidi giochetti «Ho finito,puoi tornare dentro.»

«Ti accompagno.» si offre.

«Conosco questo posto molto meglio di te, al massimo dovrei essere io ad accompagnarti.»

«Puoi farlo,non mi offendo.»

«Smamma.» taglio corto.

In stanza non ho molto da fare così decido di usare un po' il cellulare e controllare se mi è arrivato qualche messaggio. Magari da Cameron. Magari che parli di quello che c'è stato. Magari dolce. Ma mi accontento anche di un semplice "ciao". Di messaggi nuovi nessuno,neanche chiamate. Provo così a chiamare Matt,ma proprio come quella volta in cui abbiamo perso sue tracce,il numero risulta irragiungibile. Vorrei solo sapere come si sente e che gli è successo.
Apro allora whatsapp e mi rendo conto che l'ultima conversazione con Char è avvenuta un mese fa,stesso con Austin. Tra poco arriverà Natale e io non so nemmeno in che rapporti sono con i miei vecchi amici. Forse sarebbe meglio parlargli da vicino. Pensando a Char mi torna in mente mio fratello e la mia famiglia. L'ultima volta che ci siamo visti abbiamo litigato. Quel giorno non potrò mai dimenticarlo. Cameron che si è spacciato per il mio ragazzo, Char che pur di allontanare Cameron cercava di mettermi in difficoltà... possibile che pur non volendo quel ragazzo si trova sempre nei miei pensieri?

«Abs!» Maia spalanca la porta della stanza ed entra dentro gridando. Ha l'affanno e quasi non riesce a parlare.

Scatto in piedi spaventata «Che succede?»

Questa scuola doveva essere tranquilla, non traumatica. Tutto questo non era nei miei piani.

«Cameron-» prende un respiro.

«Cameron?» la invito a continuare. Il mio cuore inizia ad aumentare velocità di battiti.

«James...» prova a parlare.

«Maia,parla!» grido esasperata.

«Si stanno per prendere a botte in cortile. Anche-»

Stavolta non aspetto di sapere come andrà a finire. Mi precipito giù per le scale e corro verso il luogo indicato da Maia. Aveva ragione. Ma non sono soli. Con James c'è anche Noah e dalla parte di Cameron c'è Nash e come al solito ci sono tanti studenti che li incitano a picchiarsi.

«Davvero credi che un tipo come te possa piacerle? Con quante ragazze sei uscito prima di lei e quante volte hai sussurrato loro le stesse parole che hai detto ad Abs?» è James che parla.

«E davvero tu credi che lei possa tornare con un tipo come te? Debole e disperato che pur di avere dei miseri soldi ha preferito scommettere su di lei?»

Sono sconvolta. Non possono davvero gridare queste cose al mondo intero,ma allora perché li sento? James sta davvero dicendo che per Cameron sono una fra le tante? E Cameron  ha davvero risposto che per James ero solamente una scommessa?  Perché in entrambi i punti di vista io sono un oggetto per loro? Ho un mio pensiero,cazzo!

My Rebel HeartWhere stories live. Discover now