3. ☞The Party☜

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«Abigail!»

Ci risiamo. Godzilla,meglio conosciuta come mia madre,è di nuovo pronta a rovinarmi la giornata.

«Perché diamine ogni santo giorno devo gridare per svegliarti? Perché non usi la sveglia? Perché non ti alzi dal letto quando ti chiamo?»

«Già che ci siamo perché non mi chiedi anche perché non esistono le autovetture che volano?» rispondo stiracchiandomi.

Fa una falsa risata: «Che ridere. A volte penso che potresti diventare una grandissima comica.»

«Mmm...grazie del pensiero,ma no.»

«Forza,alzati.» dice tornando seria.

«E se ti dicessi che non ne ho voglia?»

«E se,invece,io ti dicessi che non ho voglia di scherzetti stamattina?»

"Non ne hai mai voglia se è per questo" penso.

«Non sto scherzando. Oggi ho molto sonno.» mi limito.

«Ma Ab,mi conosci da ben sedici anni. Dovresti capire che neanche io scherzo.» fa' una smorfia inquietante.

«Perché vai così di fretta?» chiedo alzandomi dal letto.

«Perché io e tuo padre dobbiamo andare dai nonni.»

«Per...?» la incito.

«Perché la nonna non sta molto bene.»

«Capisco.» dico iniziando a frugare nei cassetti.

«Che stai facendo?»

«Cerco il mio cellulare»
rispondo come se la cosa fosse ovvia.

«Cerchi il tuo cellulare? Io ti dico che la nonna non sta molto bene e tu inizi a cercare il tuo cellulare?! Mi prendi in giro?!» sta iniziando a perdere le staffe.

«Tranquilla,non ci vorrà molto.»

«Abigail,come diamine fai a perdere ogni volta il tuo cellulare?» chiede cercando di sembrare calmissima.

«Devi sapere che la notte,quando noi dormiamo,gli oggetti iniziano a festeggiare e a ballare. Quindi è normale poi non trovare più il mio cellulare la mattina.»

«Ab,ti prego» dice massaggiandosi la testa «guarda meno televisione ed inizia a crescere.»

«No,aspetta. Ci sono madri che vorrebbero delle figlie meno mature e tu ti lamenti di me?»

«Quante volte ti ho detto di non paragonarti agli altri?»

«Sai una cosa,mamma?»

«Cosa?»

«A volte penso che era meglio se io non fossi nata. Avrei reso la vita migliore a tutti. E non avrei conosciuto una madre così...così...»

«Così?»

Penso ad una possibile risposta non troppo offensiva.

«Così orrenda.»

Alla faccia che dovevo scegliere una risposta non troppo offensiva.
Forse era meglio se chiudevo la bocca,infatti mia madre mi sferra uno schiaffo così forte da lasciarmi il segno.
Brava Ab,hai agito proprio nel modo migliore. Complimenti.

«Nella vita si cambia e si cresce. Cosa che tu non farai mai. Resta sempre una bambina,ma poi non lamentarti se alla fine tutti se ne andranno!» dice uscendo dalla mia camera sbattendo la porta.

Resto immobile a fissare la porta per alcuni secondi,poi sento squillare il telefono e così mi risveglio dai miei pensieri.

«Pronto?» dico.

My Rebel HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora