35.☞Threats☜

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Quando mi alzo dal letto mi accorgo che ho le guance umide. Qualsiasi cosa ci sia stata tra Dallas e Chloe,di sicuro è stata veramente importante e soprattutto ammirevole. E dalla lettera si può capire che quello di Chloe non è stato un incidente. Mi vengono i brividi solo al pensiero. Come si può accettare la scomparsa di qualcuno di così importante? Forse Dallas ancora non l'ha fatto e finge che vada tutto bene. È uno stupido presuntuoso. Essere aiutati non significa essere deboli,perché non lo capisce?
Guardo l'orologio e mi rendo conto che la lezione è quasi finita. Poso le lettere nello zaino e mi avvio verso l'edificio scolastico. Rischio di fare troppe assenze e la bocciatura è l'unica cosa che proprio non mi va giù dopo un duro e lungo anno di lezioni. Non appena suona la campanella mi faccio strada nei corridoi per andare nella classe di letteratura inglese. Dopo mesi finalmente ho capito dove si trova e non posso che esserne felice dato che non è bello quando ti perdi troppo spesso nello stesso luogo.
Mi siedo all'ultimo banco e prendo il libro di testo mentre la classe inizia a gremirsi di studenti di ogni tipo. Sento un gridolino da parte delle ragazze,così alzo la testa e incrocio lo sguardo di Dallas. Ha fatto presto a tornare a quanto vedo. Dietro di lui ci sono l'insegnante e la Preside. Oh diamine, cos'è successo?
La classe notando le due figure si alza subito in piedi.

«Accomodatevi.» dice l'insegnante con noncuranza.

Dallas allora si fa spazio tra i banchi e sceglie uno abbastanza lontano dalla visuale di tutti.

«Ci è stato informato che qualcuno ha commesso un gravissimo atto.» inizia la Preside.

Oh no.
Inizio a sudare.
La classe invece si limita a bisbigliare qualcosa,forse per giustificarsi dell'accaduto, ma la Preside subito zittisce tutti dando un forte pugno sulla cattedra.

«È inaudito entrare nella stanza di qualcuno e rubare qualcosa che non gli appartiene!»

Perfino infuriata la Preside non perde mai la sua eleganza, ma questo non è il momento per pensarci. Sto per essere beccata per una cosa veramente stupida.
Giro lentamente lo sguardo e noto che Dallas mi fissa con intensità. Perché fissa? Fa troppo caldo qui dentro,devo uscire.

«Per cosa avete scambiato questa scuola? Credete che non verrete puniti? Se non cacciate subito ciò che è stato rubato vi sospendo tutti.»

«Ma Preside,non è giusto!» grida Victoria alzandosi dalla sedia.

Non l'avevo notata prima. Cerca di ribellarsi solo perché la Preside è la sua matrigna adesso,che approfittatrice!

«In questa situazione non c'è del giusto o del sbagliato. Le regole scolastiche parlano chiaro: mai rubare. Che il ladro si faccia avanti, la punizione non sarà gravissima. Solo qualche settimana di sospensione.»

Alla faccia della "punizione non sarà gravissima"!
Sospiro e faccio per aprire lo zaino e prendere le lettere, quando sento però la voce di Dallas:

«Preside aspetti,ora che ci penso ho informato la donna delle pulizie di spostare quella scatola! Ecco perché non la trovavo.»

Mi giro di scatto e vedo che anche lui lo fa. Cos'è questo? Un modo per vendicarsi di me o semplicemente una gentilezza? Perché mai dovrebbe aiutarmi? Tutto questo mi puzza.

«Ne è sicuro Dallas?» chiede l'insegnante sconcertato.

Il principino annuisce.

«Bene,allora mi scusi per l'irruzione qui in classe. Mi avevano informato male. Buon proseguimento della lezione.» afferma infine la Preside per poi uscire dall'aula.

Dopo quella frase io e Dallas per tutta l'ora non facciamo che scambiarci occhiate di sottecchi. Ho capito dove vuole arrivare.
A fine lezione quando ormai tutta l'aula è vuota,restiamo solo io e Dallas. Non voglio vederlo arrabbiarsi così mi precipito vicino alla porta,fino a quando non sento per l'ennesima volta la mano di Dallas afferrarmi per i polsi e sbattermi alla parete della classe. Ok,è infuriato.

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