47.☞Don't cry☜

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Quella voce. La sua voce. In questo momento non c'è suono che più vorrei sentire se non quelle parole. Cameron è qui.

«Scusami?» James si alza e gli va incontro.

«Hai sentito. Lascia stare la mia ragazza.» allunga il braccio e mi tira,facendomi così avvicinare a lui.

«Tua ragazza?» il biondo scoppia in una fragorosa risata,poi torna serio «Sei divertente, ma sai,ho altro a cui pensare. Quindi,se magari ci lasciassi in pace ci faresti un enorme favore.»

«Forse nessuno ti ha spiegato le regole qui. O te ne vai di tua spontanea volontà,o ti caccio a calci. Scegli tu.»

«Questo tuo umorismo proprio non lo capisco. Solo perché sei uno dei protagonisti dello spettacolo ti credi Dio sceso in terra? Mi dispiace deluderti ma questa tua messa in scena non funziona. Vieni Abby,andiamo a cercare gli altri.» mi prende per mano e prova a tirarmi, ma Dallas non molla la presa.

«Lasciala.» ripete perdendo la pazienza.

«Adesso mi hai davvero stufato!» è allora che James prova a sferrargli un pugno in faccia.

«James,fermati!» grido.

«Sei così prevedibile.» sbuffa Dallas per poi colpirlo in pieno viso.

Forse non è stata solo una mia impressione allora. È davvero prevedibile come persona.

«Fossi in te non lo farei di nuovo.» lo minaccia il biondo.

«Che cosa? Questo?» e lo colpisce di nuovo.

Odio doverlo ammettere,ma in questo momento ho davvero paura.

«Io ti ammazzo!» James gli salta addosso e comincia a colpirlo altrettanto, ma Dallas sa come schivare alcuni colpi e così è un continuo pugno-schiva. Poi ad un tratto la situazione si ribalta ed è Dallas a stargli sopra e a colpirlo.

Stufa di tutto questo provo a separarli ma mi arriva un pugno nell'occhio e così cado. Bravi,davvero molto bravi. Peccato abbiano sbagliato l'obiettivo.

«Stai bene?» chiede James fermandosi un istante, ma Dallas ne approfitta e lo colpisce facendolo così svenire in un solo colpo.

«Che hai fatto?» grido.

«Nulla,i bambini ad un certo orario devono dormire e io gli ho suonato una bella ninna nanna.» lo guarda e poi continua «Sta bene,è questioni di attimi e si risveglierà.»

Potrei ridere per quello che ha detto, peccato sia davvero molto arrabbiata per i loro stupidi gesti. Non dovevano arrivare a questo.

«Hai del sangue.» dico quasi offesa.

«E tu un occhio. Siamo esseri viventi, wow.» prende una pausa e poi continua «Dovrebbe esserci un'infermeria qui. Vieni con me.» mi prende per mano e mi porta con lui. Giuro che non c'è cosa più bella del calore della sua mano in questo momento.

Una volta arrivati Cameron prende del ghiaccio e delicatamente lo posa sul mio occhio. Rabbrividisco al contatto del freddo sulla mia pelle.

«Questione di un giorno e il gonfiore sparirà.» questo suo parlare così freddo mi spinge a pensare che forse tutto quello che c'è stato tra noi,di qualsiasi cosa si sia trattata,sia finito per lui. Ma apprezzo che sia intervenuto in mio aiuto,almeno adesso so che per lui non sono poi così invisibile. Ammetto che la sua reazione mi ha stupita,eppure se non fosse stato per lui non so come sarebbe finita.

Annuisco e mi appoggio alla parete aspettando che anche lui disinfetti alcuni tagli che si è fatto.

«Chi era?» chiede ad un tratto.

My Rebel HeartWhere stories live. Discover now