4. ☞Oh No☜

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«Char,stai benissimo!» dico non appena la vedo.

«Dici?» chiede un po' insicura.

«Ma certo,basta guardare il viso rosso di Jace per capire che stai una favola.» sorrido guardando il viso soddisfatto di Char.

«Ehi!» mi rimprovera Jace.

«Allora,vogliamo restare qui per tutta la serata? Forza,andiamo!» ci incoraggia Char.

«Io e te faremo i conti più tardi» mi sussurra Jace all'orecchio.

Sorrido e annuisco. In fondo so che non vuole farmi veramente del male.
Saliamo in macchina e io mi siedo dietro,accanto Char.

«Mi piace come ti sei vestita.» dice.

«So che lo dici solamente per consolarmi.»

«Dico sul serio.» sorride.

«Grazie.»

Guardo fuori dal finestrino il paesaggio che si dissolve,mentre il vento scompiglia tutti i miei capelli. Amo questi momenti. È come se per una volta ci fossimo solo io e il mio mondo. Un mondo di totale libertà,dove non vieni giudicata per quello che sembri,ma per la persona che sei realmente.
Se solo la mamma mi potesse capire.

«Ab.» Jace interrompe i miei pensieri.

«Mmm?» chiedo ancora imbambolata.

«Siamo arrivati.» sorride.

Mi sporgo un altro po' dal finestrino e riconosco subito la grande casa di Austin. Apro lo sportello ed esco dall'auto.

«Stupida,vieni qui.» mi richiama Char.

«Cosa c'è ancora?» chiedo confusa.

«I tuoi capelli sembrano un nido di avvoltoi.» ride.

Mi sistemo i ciuffi fuori posto e finalmente possiamo avviarci verso casa di Austin.
Già da fuori si possono notare molte persone. Non oso immaginare dentro casa.
Scruto con gli occhi il viso di Austin e lo raggiungo.

«Auguri!» dico lasciandogli un bacio umido sulla guancia.

«Credevo che non saresti più venuta.» sorride.

«Lei mancare alla tua festa? Nah.» interviene Char quando ci raggiunge.

Tutti e tre scoppiamo a ridere.
In effetti è vero,io e Austin siamo amici molto stretti dal primo anno di superiori. Non potrei mai mancare ad una sua festa di compleanno.

«Ehi!» grido per farmi sentire.

«Cosa?» chiedono entrambi.

«Jace dov'è?»

«Cosa?»

Chi diamine ha alzato il volume così alto?

«Jace dov'è?» ripeto.

Austin si guarda attorno e indica una coppietta sopra al divano.

«È lì!» grida.

Io e Char ci voltiamo e guardiamo verso il divano. A Char quasi vengono gli occhi lucidi.
Sono passati meno dieci minuti e Jace già si sta dando alla pazza gioia.
Mi dirigo come una furia verso il salotto spintonando chiunque si trovi davanti a me.

«Jace!» grido per attirare la sua attenzione.

Quando si accorge della mia presenza,finalmente smette di baciare la ragazza.

«Ab.» dice calmo.

Lo prendo per il polso e lo trascino fuori al giardino.

«Cosa combini?» grido infuriata.

My Rebel HeartWhere stories live. Discover now