39. ☞Unknowns☜

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«Dove preferisci? Sopra o sotto?» chiede Dallas ad un tratto.

«Eh?»

«Il piano. Dove vuoi camminare?»

«Ah...mh, scegli tu.»

«L'obbligo è tuo,quindi scegli tu. Non voglio essere il responsabile se qualcuno ci scopre.»

«Ah,quindi vorresti dare la colpa a me?»

«Mi sembra abbastanza ovvia come cosa. Non ho scelto io obbligo con una persona che sapevo che mi avrebbe fatto fare qualcosa di stupido.»

«Non ci ho pensato, ok?»

«È questo il tuo problema. Tu non pensi. Agisci d'impulso e non valuti neanche se la tua azione potrebbe ferire le persone che ti sono intorno.»

«Cosa avrei fatto io per meritarmi questa ramanzina da te?»

«Tante cose.»

«Tipo?» chiedo perdendo le staffe.

Dallas mi copre la bocca e mi spinge verso una parete «Ti ricordo che tu non dovresti essere qua e se solo ti azzardi ad alzare la voce veniamo scoperti.»

Ha ancora la mano stretta alla mia, eppure quel tocco non è delicato. Sembra quasi che camminare mano nella mano con lui sia un reato. Tutto ciò che può sembrare piacevole con qualsiasi ragazzo,con lui è l'opposto. Gli riesce così semplice farsi odiare da me?
Improvvisamente sento dei passi spediti avvicinarsi sempre di più. Non sono quelli di Dallas,nè tantomeno i miei.

«Ehi,voi due!»

Non posso girarmi. Non deve vedermi in viso.

«Corri!» grida il principino tirandomi con sé.

Inizio così a correre sempre mano nella mano al moro, ma c'è da dire che è difficile stare al suo passo. Il responsabile è alle nostre calcagne,lo so perché continua a dirci di fermarci e la sua voce continua ad essere troppo chiara e nitida per essere distante da noi.

«Te l'avevo detto! Perché devi agire d'impulso? Non fidarti di chi ti odia!» grida ancora Dallas cercando quindi di accusarmi.

«Non ho scelto io che obbligo fare,lo sai bene.» rispondo.

I corridoi sono troppo stretti ed è difficile correre qui, l'unica cosa che possiamo fare è uscire e scappare dal responsabile fuori da questo edificio. Dallas non molla la presa,probabilmente perché sa che se mi lasciasse mi accascerei a terra dato che sono sfinita. Correre mi è sempre piaciuto, ma non l'ho mai fatto per scappare da qualcosa di tanto pericoloso. Il solo pensiero di essere sospesa e che mia madre lo scopra mi fa venire i brividi ovunque. Sto rallentando molto il principino,ma a lui non sembra importare,continua a correre. Siamo fuori quando ormai il responsabile è abbastanza lontano da noi. Penso che si sia stancato e sia tornato dentro,ma non ne sono sicura. Corriamo un altro po' prima di fermarci e assicurarci che nessuno ci stia seguendo.

«Questo accade quando decidi di mollare gli allenamenti.» dice con aria da saputello Dallas.

Sto per rispondere quando il suo cellulare squilla. È Nash. Il moro mette il vivavoce.

«Cam,mi dispiace. Non sapevamo che Victoria avesse avvisato il responsabile. Va tutto bene?»

«Cosa?» grido «È stata lei?»

Dallas mi fissa con aria di chi la sa lunga «Avevi qualche dubbio?»

«Questa me la deve assolutamente pagare.»

Sto per andarmene,quando mi tira per la maglietta «Cosa vorresti fare? Andare lì e farti scoprire? Sei molto furba a quanto vedo.»

«Tu zitto e non immischiarti. Sapevi che avrebbe chiamato il responsabile, eppure non hai cercato di nasconderti.»

My Rebel HeartWhere stories live. Discover now