Thirty-five

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[Corretto il 28/08/2018]

Mi rimaneva solo risolvere con Abigail e Liam ed ovviamente mio fratello, e durante il tragitto in auto dal negozio di tatuaggi verso casa dei ragazzi (dove c'era anche lei) il mio stomaco era sottosopra a causa dell'ansia.
E questo sembrava non essere sfuggito a Niall, per sfortuna.
Non volevo si sentisse in colpa, non era assolutamente a causa sua se io e lei avevamo litigato.
Se mi ero allontanata da lei dedicando tempo solo al mio ragazzo, era perché l'avevo voluto io.
Il tempo sembrò passare troppo in fretta e in men che non si dica fummo già davanti casa.

"Non c'è bisogno di preoccuparsi Mack, vi conoscete da tanto e risolverete come sempre"-mi rassicurò Niall, poggiandomi una mano sulla schiena, accompagnandomi dentro.
La sua sola presenza mi calmava, quel ragazzo era davvero una delle mie più grandi dipendenze.
Louis da lontano mi fece l'occhiolino ed io gli sorrisi.
Quando entrai dentro, Abigail era in piedi a salutare i ragazzi.
Il suo sguardo si posò su di me, e non sapendo cosa fare, le rivolsi un timido sorriso.
Con mio grande stupore lo ricambiò, e mi catapultai tra le sue braccia.

"Scusa davvero, per tutto.Non volevo fare la stronza"-ammisi sinceramente, e non potevo essere più sicura delle mie parole.Mi ero comportata da perfetta idiota ed egoista, pensando solo alla mia di relazione.

"Sono io che ho esagerato. Ti voglio troppo bene, Mack"-rispose e a stento non piansi.
Erano molto rari i nostri momenti dolci, non eravamo il tipo di migliori amiche sdolcinate.
Eravamo due migliori amiche pazze, ci prendevamo costantemente in giro.
La nostra amicizia era un qualcosa di stupendo ed insuperabile.

"Bene, se avete finito la scena commovente, dovrei dirvi una cosa"-strillò Harry per attirare l'attenzione ed io lo fulminai con lo sguardo per aver interrotto il momento tra me ed Abs.

"Devo dire che hai sempre molto tatto, davvero"-piagnucolò Abigail ed io ridacchiai.

"Siamo appena stati inviati alla festa di Melanie, tra 2 giorni"-affermò.

"Chi sarebbe?"-domandò Abigail al mio posto e la ringraziai mentalmente, sinceramente volevo proprio sapere chi diavolo fosse questa Melanie.

"Una nostra amica, prima era molto amica di Niall"-rise Zayn ed io mi sentii avvampare, mi sentivo a disagio ed ero terribilmente gelosa.
Una sua ex forse?

"Zayn, sei proprio una testa di cazzo!"-lo rimproverò Niall, venendomi vicino e accarezzandomi la schiena, quasi come se volesse rassicurarmi.

"Stava scherzando, tranquilla"-mi sorrise e, anche se ero piuttosto diffidente, decisi di credergli.
L'ultima volta che avevo avuto un grande attacco di gelosia e che non gli avevo creduto, avevo quasi messo in pericolo la nostra relazione.
In tutta risposta gli strinsi la mano, per poi portare lo sguardo su Abigail.
Anche lei era pensierosa e, molto probabilmente, sospettosa.
Trascorremmo una giornata tra di noi, a fare gli stupidi e mangiare schifezze senza sosta.
Eravamo fuori casa mia, ancora in macchina e regnava il silenzio.

"Vorrei tanto accompagnarti alla porta, ma non voglio farti litigare con tuo fratello ancor di più"-sospirò ed io annuii dispiaciuta.
Aveva ragione, mi ero persino dimenticata di aver litigato anche con lui.
Il motivo del loro odio era sempre una ragazza, possibile che Niall avesse avuto tutte queste ragazze?

"A cosa stai pensando?"-mi chiese, poggiando una mano sul mio ginocchio, disegnando piccoli cerchi coi polpastrelli.
Il suo tocco era capace di scacciare via tutti i pensieri negativi.

"A come dover affrontare mio fratello"-dissi, tralasciando la parte della mia gelosia.
Non sapevo proprio cosa dirgli una volta entrata.

"Mi dispiace davvero tanto, piccola"-abbassò il capo ed io glielo rialzai, baciandolo dolcemente.

"Non è colpa tua, appena torni a casa mi invii un messaggio?"-chiesi sorridendogli, e perdendomi nelle sue iridi azzurre.

"Ovvio, a dopo allora"-mi lasciò un ultimo bacio e scesi dalla macchina.
Sospirai, prima di tirare fuori le chiavi dalla tasca dei jeans ed aprire la porta.
Trovai mia madre seduta sul divano, a guardare uno dei suoi programmi preferiti.
Si girò verso di me e mi sorrise.

"Tuo fratello non c'è, tranquilla"-mi fece l'occhiolino, riportando poi la sua attenzione sullo schermo e un po' dell'ansia che avevo scomparve.
Andai diretta in camera, tolsi velocemente le scarpe, presi il pc e mi misi sul letto.
Andai velocemente su facebook, misi il profilo di Niall e cominciai a guardare tutti i suoi amici.
Dovevo trovarla.
Uno strano rumore proveniente dalla finestra catturò la mia attenzione e feci una smorfia, pensai fosse il vento.

Continuai le mie ricerche, ma improvvisamente una persona entrò in camera dalla finestra.
Inizialmente pensai fosse un ladro, e per la paura presi la lampada che era sul mio comodino, pronta a dargliela in testa.

"Mack calma!Sono io, Abs"-strabuzzai gli occhi per lo stupore e spavento.

"Ma sei impazzita?Rischiavo un infarto"-mi misi una mano sul cuore, che batteva velocemente.

"Esagerata"-rise e si buttò sul letto.
"Dormirò qui, i miei lo sanno"-aggiunse e la guardai.

"Spiegami con calma perché cazzo sei salita dalla finestra quando potevi benissimo bussare alla porta"

"Non lo so faceva più figo.Comunque, cosa facevi?"-chiese ed io, in preda all'ansia, chiusi di scatto il portatile, dove era aperto il profilo di Melanie.
L'avevo trovata, ma non volevo che Abs pensasse fossi una cogliona, anche se lo ero realmente.
Lei mi bloccò le mani, riaprì il pc e guardò la schermata.

"Sapevo lo avresti fatto"-ammise guardandomi diritto negli occhi.

"Non prendermi per stupida, ma sono troppo curiosa"-dissi sconfortata e lei annuì.

"E gelosa"-ridacchiò ed alzai gli occhi al cielo.

"Dai, guardiamo le sue foto"-mi diede una pacca sulla spalla e risi.
Eravamo proprio uguali.

"Be', è carina"-mi morsi il labbro e lei mi guardò con tono di rimprovero.

"Non cominciare con questi film mentali, non sai nemmeno cosa erano prima"

"Ma c'era qualcosa e Niall non ha voluto dirmi cosa"-mi schiaffai una mano in fronte e lei sbiancò, chiudendo il portatile di scatto.

"Cosa c'è?"-domandai stranita, cercando di riaprirlo ma lei mi diede uno schiaffo sulla mano.

"No!"-strillò.

"C'era...c'era un virus"-si morse il labbro e le bloccai le mani.
Mi nascondeva qualcosa.
Riaprii il pc, e la foto che mi capitò davanti mi fece rivoltare lo stomaco.

203 ||Niall Horan|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora