Twenty-two

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[Corretto il 27/08/2018]

Sentii delle voci attorno a me, e pensai di essere in un sogno. 
Dopo poco, mi resi conto che quelle voci erano reali ed aprii gli occhi, ritrovandomi accerchiata dalla professoressa di lingue e dal professore di matematica. 

"Oh, bentornata nel mondo dei vivi, signorina Miller!"-strillò la Hayden ed io sobbalzai, girandomi per svegliare Niall. 

Eravamo nei guai fino al collo, volevo seriamente sapere come avessero fatto a trovarci.
Era un posto abbastanza lontano dall'hotel questo, non potevano averci trovati da soli, senza l'aiuto di nessuno. 

"Niall, cazzo, svegliati!"-sbottai, non curandomi dei due adulti che avevano quasi sicuramente sentito il termine poco galante.
Gli diedi un ceffone, e lui aprì gli occhi di scatto, fissandomi. 
Quando spostò lo sguardo sui due tipi che mi facevano compagnia, sbiancò e si mise a sedere grattandosi la nuca, imbarazzato.

"Pretendiamo delle spiegazioni"-la professoressa urlò.

"Dai, 'sta calma..sono solo dei ragazzi in fondo."-la riprese il professore di matematica, al quale lanciai uno sguardo riconoscente. 

"E tu dovresti essere mio fratello?Sei totalmente il mio opposto"-sbuffò la Hayden ed io spalancai la bocca.

"Siete fratelli?"-scoppiò a ridere Niall ed io gli lanciai una gomitata nel fianco. 

"Non cambiate argomento, ora spiegatemi che ci facevate qui."

"Ah, sì, io posso spiegare.Praticamente.."-il ragazzo accanto a me cercava una scusa plausibile, ed io mi schiaffai una mano in fronte dalla frustrazione, fin quando non mi venne un'idea.

Era un'idea stupida, ma conoscendo i livelli d'intelligenza della professoressa, c'era anche una remota possibilità di scamparla. 

"Be', la sabbia è un buon rimedio naturale per foruncoli, brufoli e imperfezioni della pelle..era un trattamento di bellezza.Vuole provare?"-feci un sorriso sghembo, prendendo un po' di sabbia in un pugno e porgendoglielo. 

"Ma a chi vuoi prendere in giro?"-sbuffò e il professore le poggiò una mano sulla spalla. 

"Dai, te l'ho detto, può capitare.Sono solo ragazzi, andiamo"-borbottò e dopo minuti passati a battibeccare, la professoressa decise di darci la via libera. 

A quanto pare nella vita non ero sempre stata così tanto sfortunata. 

"Andiamo, dai"-mi alzai, togliendomi i residui di sabbia di dosso e porgendo una mano a Niall. 

"Che rompicoglioni, io stavo dormendo, e lei viene a rompere."-sbuffò ed io scossi la testa, pensando a come potesse piacermi un tale deficiente. 

"Come fai a piacermi?"-ridacchiai, e lui spalancò gli occhi dalla sorpresa. 

"Ah!Hai appena detto che ti piaccio, non negarlo"-mi puntò l'indice sul petto, per precisare sul seno, ed io glielo spostai indignata. 

"Io non l'ho mai negato"-feci spallucce, continuando a camminare con lo sguardo fisso per terra.

"Forse anche tu potresti piacermi, non sei male"-disse ed io mi bloccai, fissandolo dispiaciuta.

'Non sei male' 
Pensai non fosse serio, insomma, quale risposta del cavolo era? Mi sentivo quasi come se mi avesse illusa, e reagii di impulsività.

Iniziai a correre verso l'hotel, superando persino i due professori, mentre sentivo in lontananza Niall che urlava:"dove cazzo stai andando?".

Spalancai la porta della mia camera, ritrovandomi davanti Abigail che ballava sulle note di El Perdon. 
Si girò verso di me e spalancò la bocca di poco.

203 ||Niall Horan|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora