Thirty

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[Corretto il 27/08/2018]

Appena varcai la soglia di casa mia, un odore di pulito e di vaniglia mi invase le narici.

Sentii mio fratello strillare ed un piccolo sorriso mi spuntò sulle labbra, quando lo vidi correre verso di me come una scimmia.

"Oh piccola troietta, mi sei mancata così tanto"-mi attirò a sé abbracciandomi ed io chiusi gli occhi, beandomi di quella sensazione.

Per quanto sia difficile da ammettere, è mancato davvero tanto anche a me.

"Tesoro!"-mia madre spuntò dalla cucina, e venne incontro dandomi un forte bacio sulla guancia.

"Cosa ci fai ancora sul ciglio della porta?Dai, entra"-aggiunse poi, con il solito tono dolce che usava quando io e mio fratello non litigavamo.

"Vado a posare la roba di sopra"-la liquidai, gettando i bagagli su mio fratello che roteava gli occhi.

"Stai zitto e fai l'uomo"-lo presi in giro salendo frettolosamente le scale che mi avrebbero portato alla mia camera.

Mi era mancata la mia stanza, una camera tutta mia dove poter trovare tutti i miei interessi, tutte cose che piacciono a me.

Non che stare in stanza con Niall fosse una cosa tremenda, anzi era tutt'altro che tremenda, ma mi piaceva poter avere i miei spazi ogni tanto.

Parlando di Niall, avrei dovuto  chiamarlo per avvisarlo del rientro a casa, sperando di poterlo vedere il prima possibile.

Aprii la porta, ed un odore di chiuso mi fece storcere il naso.

Era tutto come ricordavo, il solito letto dal copriletto fucsia con una marea di cuscini sopra.

Il mobiletto accanto, dove di solito la notte ci appoggiavo la bottiglia d'acqua, qualcosa da mangiare, il libro ed il cellulare con il caricatore.

L'armadio era vuoto, tranne per qualche vestito vecchio che non avevo portato.

Sembrava che in questa camera non ci fosse entrato più nessuno, le cose erano, appunto, esattamente come le avevo lasciate.

Solo che non c'era un granello di polvere, ciò significava che l'ossessione di mia madre verso le pulizie aveva colpito ancora.

Ringraziai mio fratello che aveva posato i bagagli in camera, e decisi che avrei sistemato tutto il giorno dopo.

Ero davvero stanca, e le uniche cose che tirai fuori dalla valigia furono un paio di ciabatte, dei leggins neri ed una maglia larga, di Niall.

L'avevo presa dalla sua valigia di nascosto, mi piacevano i suoi vestiti, erano comodi, larghi e profumavano di lui.

Questo mi permetteva di sentirmi più vicina a lui.

Scesi di corsa le scale, buttandomi sul divano e calpestando l'uomo di casa.

Mio fratello era un bel ragazzo, fottutamente alto, muscoloso dato che a differenza mia faceva palestra e non restava a vegetalizzare sul divano.

I suoi occhi erano di un castano chiaro tendente al verde, totalmente diversi dai miei che erano di un marrone scuro.

I capelli sempre all'insù castani e delle lentiggini erano cosparse sul suo volto.

Ammisi che se non fosse mio fratello ci farei un pensierino su.

"Mack mi vieni a dare una mano?"-strillò mia madre dalla cucina e mi alzai svogliatamente, raggiungendola.

"Con cosa ti devo aiutare?"-borbottai, appoggiandomi sul piano cottura.

"Con niente, volevo parlare con te.Parlami dei tuoi professori, delle camere...ma prima di tutto, con chi sei capitata in camera?"-domandò ed io arrossii di scatto, cercando una scusa plausibile da poterle dire.

203 ||Niall Horan|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora