Thirty-two

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[Corretto il 28/08/2018]

Non staccando la guancia dal petto di Niall, presi il cellulare e controllai l'ora.

Eravamo fottuti, avremmo dovuto incontrare i ragazzi due ore fa, ed invece era amo ancora qui, abbracciati, sulla spiaggia.

"Niall"-lo chiamai, scuotendolo leggermente per un braccio, dato che sembrava incantato ed imbambolato nel guardare le stelle che vegliavano su di noi.

"Sì?"-fece incrociare i suoi occhi azzurri coi miei, e mi persi anch'io ad osservarli.

Erano la cosa più bella al mondo.

"Dobbiamo andare dagli altri"-mi alzai, stiracchiando la schiena.

"Rimaniamo qui ancora un po', aspetteranno"-brontolò e ridacchiai, porgendogli la mia mano per alzarsi.

"Ci aspettano già da 2 ore ormai, smuovi quel lurido culo dalla sabbia"-lo presi in giro e lui in risposta mi alzò il medio, spingendomi dolcemente.

"Andiamo, rompicoglioni"-mi prese per mano e cominciò a camminare verso la macchina, l'unica macchina presente su tutta la stradina.

Appena entrammo in macchina, sbloccai il cellulare e vidi una miriade di messaggi dai ragazzi e da Abigail.

Dicevano tutti la stessa cosa, 'dove siete' 'che cazzo di fine avete fatto?' e roba del genere.

Non risposi a nessuno di questi, mi limitai a guardare fuori dal finestrino.

Arrivammo a casa di Louis dopo una ventina di minuti, e quando bussammo alla porta, ci venne ad aprire una Abigail rossa dalla rabbia.

"Eccovi finalmente, dove cazzo eravate?"-urlò e sobbalzai dalla paura, lanciando uno sguardo a Niall che fissava la mia migliore amica confuso.

"Abbiamo avuto un contrattempo, scusate"-mi torturai le mani, ed entrai dentro, scansando Abs e non staccando la mia mano da quella di Niall.

"Un contrattempo di 2 ore?Mai vista una cosa del genere"-continuò a strillare lei, sbattendo la porta e raggiungendomi al centro della stanza.

"Abigail, calmati"-sbuffò Zayn, battendo il cinque a Niall e facendogli un occhiolino malizioso.

"Tu stai zitto, razza di idiota"

"Vedi di darti una calmata, che cazzo ti prende all'improvviso?"-la rimproverai e lei mi scoppiò a ridere in faccia.

"Tu e quello"-affermò, indicando Niall.
"Siete degli egoisti, venite qui da noi solo quando vi va, non è vero?"-guardò Liam, Louis, Zayn ed Harry che la scrutavano attenti e confusi.

"Stai dicendo cose senza senso, cosa ti prende tutto d'un tratto?"-le chiesi rimanendo lo stesso tono pacato, quasi per evitare di scatenare uno spettacolino con tanto di tirata di capelli.

"Niente, niente.Non capisci un cazzo, stronza"-si girò e fece per andare verso la cucina, ma la afferrai per la maglia che indossava e la feci rigirare verso di me.

"Sei solo invidiosa del fatto che io son fidanzata con Niall mentre Liam non ti caga"-sputai queste parole tutt'altro che amorevoli e gli occhi di Abigail si fecero scuri, bui.

Non erano più vispi.

Mi sentii improvvisamente male e guardai Liam, che mi fissava arrabbiato.

"Io..scusami"-mollai la presa dalla sua maglia e guardai in basso, vergognandomi di me stessa.

"Vaffanculo"-mi rispose lei, non più con lo stesso tono arrabbiato di prima.

Questo era un tono deluso, i suoi occhi, il suo viso, mostravano solo delusione.

Ed in quel momento mi sentii delusa anche io, da me stessa.

"Forse è meglio che tu vada"-sospirò Louis, puntando i suoi occhi azzurri nei miei, e corrucciai la fronte.

Decisi di non dire niente, riabottonai il giubbotto ed uscii fuori da sola, lasciandomi alle spalle quelli che dovevano essere i miei amici ed il mio ragazzo.

Mentre mi chiudevo la porta dietro, pensai al perché Niall non mi avesse seguita ed al perché ogni volta che le cose sembrano andare per il verso giusto, tutto va poi di merda.

A casa non volevo tornarci per non vedere John, Niall sembrava aver l'intenzione di rimanere lì con gli altri, e mi ritrovavo completamente sola.

Guardai l'ora e, nonostante non fosse proprio presto, mi avviai verso la pizzeria più vicina.

Ringraziai Dio di avere abbastanza soldi per poter comprare una pizza, e afferrai il cartone, dirigendomi verso un tavolo vuoto.

Era vicino la finestra, e mi sentii quasi male quando vidi il posto davanti a me vuoto.

Aprii la pizza, e cominciai a mangiare, pensando a cosa avessi di sbagliato.
Continuai ad elencare tutti i difetti che avevo ma all'improvviso, una voce sconosciuta mi fece sobbalzare.

"Cosa ci fa una ragazza come te tutta sola?"-domandò un ragazzo davanti a me e lo fissai confusa.

"Ci conosciamo?"-non risposi alla sua domanda, e continuai a mantenere gli occhi fissi sul suo viso.

"No, non ci conosciamo"-affermò, non togliendosi quello stupido sorriso che si ritrovava dal volto.

Rimasi zitta, e continuai a mangiare la pizza, cercando di mostrarmi disinteressata dalla sua presenza.

Era così, non poteva fregarmene di meno che lui stesse lì, davanti a me, più che altro mi dava fastido che uno sconosciuto venisse ad importunarmi.

"Be', non c'è un tavolo vuoto, potrei sedermi qui?Non ti darò fastidio"-parlò ancora e feci spallucce.

"Fai come ti pare"-risposi, forse in modo troppo sgarbato.

Pov's Niall

Guardai Mack uscire fuori e rimasi fermo, alzato, come se i miei piedi fossero incollati per terra.

"Non vai da lei?"-domandò Harry, preoccupato ed un po' dispiaciuto per l'episodio appena accaduto.

"No, ha bisogno di stare da sola per riflettere, credo"-continuai a guardare la porta, come se da un momento all'altro lei rientrasse, venendomi incontro e baciandomi come solo lei sapeva fare.

Ed invece, la porta non si aprì, lei non rientrò dentro ed io rimasi fermo, immerso nei miei pensieri.

203 ||Niall Horan|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora