Eleven

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[Corretto il 27/08/2018]

Pov's Niall

Uscii dal negozio con un sorriso stampato in faccia.
Un sorriso che scomparve non appena mi accorsi che Mackenzie non c'era.
Mi voltai per vedere se l'avessi trovata davanti la vetrina di qualche negozio, ma rimasi deluso quando vidi che non c'era.

Camminai per qualche isolato fin quando non riconobbi i suoi lunghi capelli.
Era seduta su una panchina, a mangiare degli oreo.
Mi avvicinai piuttosto incazzato, dato che mi aveva fatto mettere una paura assurda.

"Ti ho cercata."-dissi,mantenendo la calma e prendendo posto affianco a lei, che non mi aveva visto.

"Mi hai trovata."-fece spallucce regalandomi un sorriso.

"Come mai qui?Cioè, perché sei andata via?"-chiesi e lei rise silenziosamente. Non capivo cosa ci trovasse di divertente in ciò che avevo detto.

"Niente.Ho visto che eri impegnato con la tizia e non volevo disturbare.Poi avevo voglia di biscotti."-spiegò e spalancai la bocca.

In un secondo migliaia di sensi di colpa mi invasero.

Pensai di essermi comportato male, poiché l'avevo trascinata qui per poi lasciarla da sola.

"Posso vedere il tuo tatuaggio?"-domandai e lei mi squadrò.

"Dopo.Ora ci sono le bende."-mi offrì un oreo e non riuscii a rifiutate, nonostante mi sentissi ancora in colpa.

Pov's Mackenzie

Quando avevo sentito la sua voce mi era crollato il mondo addosso e avrei voluto scomparire.

E quando mi aveva chiesto cosa ci facessi lì, fu peggio.

Non potevo mica dirgli che ci ero rimasta male perché forse provavo qualcosa per lui.
Me l'ero cavata con un 'non volevo disturbarvi' ed apparentemente ci aveva creduto.

Pensai fosse impressionante come una persona riesce ad accorgersi del nuovo taglio di capelli o del vestito nuovo, ma non si rende conto quando una persona mente.

《Le bugie fanno meno male》
Non ascoltai le parole della mia vocina interiore e mi limitai a seguire Niall, riconoscendo ad ogni passo che facevamo, la strada per il college.

Avrei voluto prendere la strada più lunga, così da poter passare più tempo a guardarlo da dietro e a notare altri dettagli.
Mi ritrovai a pensare di essere ridicola:mentre prima rifiutavo l'idea di avere Niall come amico, ora vorrei essere più che un'amica.
Mi rincuorai pensando che col passare del tempo quella piccola cotta sarebbe scomparsa.

《Errato.Col passare del tempo tu sarai follemente innamorata di lui》

"Perchè mi fissi?"si bloccò di scatto ed io andai a sbattere contro la sua schiena, dato che non ero attenta.
"Stavo pensando ad una cosa.."-feci la vaga, scalciando un sassolino.

"A cosa?"-chiese e arrossii.
Appena il mio viso assunse un colorito diverso dal solito, mi girai per evitare di farmi vedere in imbarazzo.

"Mi ricordi mio padre."-me ne uscii improvvisamente.
Mi tappai subito la bocca, capendo di aver detto una cosa che avrei dovuto tenermi per me.

Avevo mentito a metà, da una parte avevo mentito perchè i miei pensieri erano altri, ma dall' altra parte avevo detto la verità.
Lui mi ricordava davvero mio padre.

"Tuo padre?Sul serio?Perchè?"-domandò e abbassai lo sguardo.

"Era castano chiaro,e i suoi occhi erano uguali ai tuoi."-dissi con una certa malinconia.

"Perchè 'era' ?"-continuò a chiedere ed io scossi la testa.

"Niente."-dissi secca.
"Siamo arrivati"-continuai vedendo che stava aprendo bocca per dire qualcosa.
Entrammo dopo qualche momento di difficoltà, dato che passavano molti professori e non potevamo farci vedere lì.

Vicino la palestra da basket, c'erano tutti:Abigail, Liam, Louis, Zayn ed Harry, che chiacchieravano fra loro.
"Ciao gente."-mi sedetti affianco ad Abigail, che mi lanciò un'occhiata maliziosa indicando con lo sguardo me e Niall.
Scossi la testa e lei capì, che non era davvero successo nulla.
"Mack, ho sentito dire che il preside ha saputo che non hai pulito le aule, oggi"-mi ricordò Zayn e mi schiaffai una mano in faccia.

Cazzo, la punizione.
"Me ne ero totalmente dimenticata."-mi morsi il labbro frustrata.

Non avevo davvero voglia di sorbirmi un'altra scenata.
Ero stufa di togliere quelle fottute gomme da sotto i banchi.
Da quando le toglievo, in classe non le attaccavo più sotto ed ogni volta che vedevo qualcuno attaccarle lo minacciavo con una penna, dicendogli di toglierla subito.
In effetti il lavoro di bidella non era così facile come sembrava.

"Gli spiegherò tutto io, tranquilla."-Niall mi fece l'occhiolino e mi venne una voglia matta di strangolarlo con le mie stesse mani.

Dovrei essere incazzata a morte con lui,ed invece mi ritrovo a fantasticare su quanto siano belli i suoi occhi.
Stronzo.
"Scoop del giorno:è stata beccata la professoressa di Storia che scopava col prof di Chimica."-sussurò Louis come una pettegola e spalancai la bocca.

"Mi stai prendendo in giro?"-ridacchiai, e quando vidi che tutti scossero la testa, scoppiai a ridere rumorosamente.

"Oh Dio.Ci sono io e non succede un cazzo.Non ci sono e la prof si fa scopare sulla cattedra."-feci una smorfia.

"Il professore di educazione fisica si starà segando".-annunciò Harry con voce da giornalista.

Dopo la lunga chiacchierata coi ragazzi, mi ero rifugiata in camera, a sistemare il guardaroba.
La porta si aprì di colpo e rivelò un Niall sempre in perfetta forma, coi capelli ordinati e lo sguardo intimidatorio.
Mi venne vicino e mi sbattè con forza contro il muro, schiacciandomi contro il suo petto.
"Cosa.."-non feci in tempo a terminare la frase,che appoggiò un dito sulla mia bocca,facendomi zittire.

"Lo sai a cosa sto pensando?"-sussurrò e scossi la testa,incapace di dire qualcosa.
"A te,girata,schiacciata contro il muro,mentre ti prendo.Da dietro"-deglutii al suono di quelle parole e ringraziai Dio che lui fosse davanti a me a sorreggermi, altrimenti sarei caduta, dal momento che le gambe mi tremavano come se fossero fatte di gelatina.

"Non ci sperare."-riuscii a dire e lui rise, fissandomi le labbra.
"Un giorno scoperemo, lo sai vero?"

"Vedremo."-sospirai quando si catapultò sul mio collo, leccandolo e mordendolo avidamente.

Dalla mia bocca uscivano dei piccoli gemiti vergognosi.
Avrei voluto staccarmi da lui, ma non ci riuscivo.
Improvvisamente mi vennero in mente i ricordi di Niall avvinghiato a quella ragazza, e lo spinsi via.

"Cosa c'è?"-chiese confuso.
"Ho sbagliato qualcosa? "-continuò e scossi la testa.
"No.Stamattina l'hai fatto con quella.Non voglio che tu mi tocchi. "-lo dissi disinvolta e sul suo viso si dipinse un cipiglio.

"Cosa?Sei gelosa? Ti ho già detto e avvisato di non innamorarti di me"-sospirò rammaricato.

"Non sono gelosa.Solo che mi dà fastidio che prima scopi con una e poi vieni da me.Non si fa così. È una questione di rispetto."-affermai inarcando un sopraccoglio.

"Prima non sembravi così contraria, però."-al suono di quelle parole lo guardai irritata, e nonostante sapessi che in fondo aveva ragione, mi diressi verso il mio letto.

Sentii dei passi e lui mi buttò sul letto,abbracciandomi forte.

"Scusa"-disse e ci addormentammo così.
Le mie mani incastrate fra le sue, la mia testa sul suo petto e le mie gambe intrecciate alle sue.E lì, in quel momento,in quegli attimi, mi sentii per la prima volta in vita mia a casa.

#SPAZIO A ME

Ciao ragazze,volevo dirvi un paio di cose.
Innanzitutto,grazie mille.
Mi state dando una marea di soddisfazioni con questa storia e non ve ne sarò mai grata abbastanza.
Seconda cosa,per chi segue le altre due storie,volevo dirvi che le continuerò, ma aggiornerò molto lentamente,dato che voglio concentrarmi a pieno su questa storia

203 ||Niall Horan|| IN REVISIONE.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora