L'insostenibile leggerezza dell'essere.

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Chi urla, chi scappa, chi resta fermo troppo sconvolto.
La verbena scaturisce dalle bombolette, gettate nella sala.
Vedo Argo che mi cerca nella folla, tra le gente, sempre più disperato.

I suoi amici, la sua gente ha bisogno del Re, ma lui si preoccupa per me.
Faccio alcuni passi, poi un cappuccio mi viene calato in testa.
Sono cieca, indifesa...
Due braccia gelide che conosco, mi afferrano.
Scalcio per liberarmi, non voglio che lo prendano.

Li devo aiutare.
Vengo gettata in un furgone.
Qualcosa penetra nel mio collo e poi il nulla...

La mia gente ha bisogno di me, ma prima devo trovare lei.
La cerco ma non la trovo più.
Sento la verbena, mi brucia dentro.

I corpi cadono, privi di sensi.
Verranno lasciati lì illesi, lo so loro sono qui per me.
Mi lascio catturare.
Se hanno preso me, hanno preso lei.
Non posso rischiare la sua vita con la mia ribellione.

L'ago entra in profondità iniettandomi il liquido che mi mette ko.
L'ultimo pensiero cosciente è per lei, resisti ti salverò...

Mi risveglio, legata per i polsi ad un muro.
Del vestito non c'è traccia.
Sono nuda, ma oramai ci sono abituata.

Una sedia difronte a me, la porta di ferro si apre.
Il suo corpo, viene posato sopra e legato.
Mi accorgo che la sedia è di ferro, inchiodata a terra, da cui spuntano delle manette.

Le mettono ai suoi polsi e del fumo esce, non appena a contatto con la sua pelle.
Urla per il dolore, del tutto in trasformazione.

Poi mi vede, vorrebbe dirmi qualcosa, ma veniamo interrotti dall'allegro terzetto che fa il suo ingresso, accompagnato da un nutrito seguito.

Kayle e Kellan, si posizionano ai lati di Argo, Telemaco davanti.

"Ciao fratello, quanto tempo!" Lo saluta cordiale.

"Sai mi ci è voluto molto ma alla fine, eccoci qui.
Adesso però basta chiacchiere, che lo spettacolo inizi" dice il pazzo.

Kellan e Kayle vengono verso di me...
Sento Argo che ruggisce, ma non può muoversi.

Mi si avvicinano e si posizionano alle mie spalle.
La prima scudisciata mi coglie di sorpresa, com'è naturale, strillo.

Argo si dibatte ed urla di non toccarmi.
Ma nulla li ferma.
Si passano la frusta e si accaniscono contro di me.

"Sai fratello, questo non è nulla in confronto a ciò che lei ha fatto a me.
È tornata indietro e mi ha portato via.
Per 5 anni, sono stato il suo schiavo, alla sua mercé.
Poi, finalmente mi ha reso come lei.
Quando tu l'hai lasciata.
E in tutto questo tempo, non ha fatto che ripetermi quanto tu fossi eccezionale, dotato ed io una nullità.
La colpa è tua e adesso pagherai.
Farò a lei, ciò che ha fatto a me.
E ti costringerò a guardare, ogni singola cosa" Adesso tutto è chiaro.
Odio, vendetta e rancore.

"Sei pazzo!" Urla Argo al fratello.
Per tutta risposta lui ride, folle e sadico.
Si siede su una sedia e accavalla le gambe.
Si accende una sigaretta e poi lancia a loro l'accendino.

"È tutta vostra "...

Quello che segue non è riportato.

Dopo quelle che credo essere ore, smettono.
Non so il motivo, visto che ho perso i sensi dopo tutto quel che mi hanno fatto.

Qualcosa mi colpisce alla caviglia.
Guardo e mi trovo la testa di Kellan.

Giro lo sguardo, Argo non è più legato ma in piedi, con ciò che resta del corpo di Kellan e Kayle, tra le mani.

Per terra un fiume di sangue, arti e tanto altro.

Viene verso di me, ed è terrificante.
Mi toglie le catene, delicatamente.

"Perdonami" dice.
Non ho la forza per rispondere, riesco solo a poggiare la mia testa sulla sua spalla.

Scatta e dopo pochi minuti, ci troviamo al confine di New York.
Si ferma e mi deposita con cura, con i piedi per terra.
Morde il suo polso e mi fa bere.

Il sangue, mi cura all'istante.
Il dolore, le bruciature e tutto il resto, spariscono.

Mi guarda...

"Ti amo Astra, questo nessuno potrà cambiarlo mai.
Un giorno forse, le cose torneranno al suo posto e saprai perdonare.
Ma adesso non mi resta altra scelta, sei in pericolo ed io non sono in grado di difenderti.
Telemaco è scappato, gli darò la caccia fino ai confini del mondo, ma non ti posso lasciare sola, indifesa.
Perdonami, vita mia"...

Inorridisco non appena capisco quel che vuole fare.

"Ti prego no! non farlo... non c'è stata vita finché non ti ho incontrato.
Finché non sono finita Nelle Mani Dei Vampiri!" Lo imploro.

Il suo viso muta, identico al giorno in cui lo conobbi.
Quando i suoi sentimenti erano spenti.
Mi afferra la testa e le sue pupille si allargano.
Mi perdo dentro esse...

Lui dice:






"DIMENTICA"....

FINE...

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