2.000 dollari

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1 anno dopo...

2.ooo dollari è la cifra di mercato mondiale, con cui puoi acquistare un'umana al mercato nero. Non è molto, in realtà, comparato al guadagno. Questa è la cifra che valgo io, 2.000 fottutissimi dollari.

E' passato un anno dalla Nuit Rouge, un anno dal rapimento e dalla separazione con Argo. Quella sera, scoprii molte cose, prima di essere portata via oltre oceano.

Kayle e Kellan, mi portarono in una grande casa, spoglia e vuota. Entrammo in una stanza, dove solo una sedia si trovava. Occupata da un ragazzo, un vampiro ho scoperto poi, giovanissimo, 15 anni al massimo.

"Benvenuta, mia cara. I miei uomini, si sono comportati bene con te?" domanda, come se davvero gli potesse interessare.

"Dei veri gentiluomini" rispondo sarcastica.

"Bene, ma adesso siedi. Devo spiegarti il tuo essere qui. C'è una bella e lunga storia dietro, ma non voglio annoiarti con questi dettagli" si capisce da solo, perché io non seguo il discorso.

"Devi sapere che ho un grosso conto in sospeso con il tuo amato, senza che ti interessi il perché ed il percome... Inizialmente avevo deciso di rapirti, per fare in modo che venisse da me e lo potessi uccidere. Ma tutto questo, ho capito, non mi avrebbe portato alcuna soddisfazione, quindi, ho considerato che anche lui, come me, debba vivere in eterno. E quale migliore vendetta, se non portargli via l'unica cosa a cui tiene, l'unico amore della sua esistenza triste e patetica? Ed eccoci qui dunque, tu sei il fulcro su cui tutto ruota, il movente ed il castigo. Sei la pedina fondamentale..." Sono sempre più schifata.

"Non temere, la tua vita è salva, più o meno, anche se sono convinto che vorresti morire piuttosto che... va beh, non scendiamo in dettagli. Sappi che Kayle e Kellan, si prenderanno cura di te, per poi fare ciò per cui sono al mondo, ovvero, eseguire le mie direttive" conclude, cattivo, senza spiegazioni esaustive.

Mi prendono e mi portano in una stanza, c'è solo un materasso ed il resto cade a pezzi. Il soffitto scrostato per le grandi chiazze di umidità. Le persiane che stanno in piedi con lo sputo, il pavimento sudicio e annerito da polvere e sporcizia. Mi buttano sul materasso e vanno via chiudendo a chiave. Mi guardo immediatamente attorno, pensando che , visto lo stato decadente, possa facilmente fuggire dalla finestra.

"Non te lo consiglio, zuccherino. Ti troverebbe e credimi, per te, sarebbe davvero l'inferno. Non è tipo con cui scherzare."

Commetto il grosso errore di non prendere sul serio l'avvertimento. Ne conosco un altro con cui non si può scherzare, eppure mi ama. Fingo di restare immersa nei pensieri, mi sdraio, senza fare movimenti. Voglio che mi credano addormentata. Credo che siano passate un paio di ore, quindi, in silenzio scavalco la finestra. Non appena poggio i piedi per terra, corro come una matta... peccato che se lo aspettassero. Mi riacciuffano con facilità, poi, mi portano davanti a lui.

"Non avresti dovuto farlo, adesso ne pagherai le conseguenze. Sai, avevo deciso di essere clemente, di non darti in pasto agli orchi ma tu, mi hai appena fatto infuriare. Chiamate Lee." conclude con questo nome il discorso.

"Ah, visto che tanto te ne stai andando via, voglio che tu sappia due cose. Il giorno in cui mi stuferò di tutto questo, il tuo Argo morirà. E trovo giusto presentarmi, il mio nome è Telemaco" ghigna crudele, quando capisce che so' chi è... Il fratello dato per morto di Argo, che medita vendetta. Vorrei avvisarlo, vorrei che mi venisse a salvare, ma non mi è possibile. Provo, ho provato, a mandare messaggi mentali, li hanno sentiti e mi hanno detto, che mi hanno iniettato un'inibitore. Non ho modo di poterlo contattare. Un altro pensiero si affaccia, chi sarà questo Lee, di cui hanno parlato? L'ho scoperto troppo presto e a caro prezzo.

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