Capitolo 19

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Salve! Scusate ma volevo dirvi che ho fatto un piccolo cambiamento per quanto riguarda la gara di Elena e Cody. Non si terrà più fra una settimana, ma fra un pò. Detto questo vi lascio al capitolo. Spero vi piaccia, fatemi sapere!❤

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La gara era finalmente passata, dando spazio ad altre cose importanti, come l'evento dedicato interamente a Cody e a Elena.
Si stava avvicinando luglio, mancava solo qualche giorno per l'inizio.
Il caldo si faceva sentire in modo abbondante e l'afa diventava già insopportabile.
La cosa buona era che in queste settimane il mio binomio preferito poteva benissimo allenarsi, prima di svolgere la loro competizione.
Andavo spesso al maneggio, volevo vedere gli allenamenti come andavano.
Un giorno c'era molta meno afa di mattina, così decisi di fare una sorpresa ad Elena alla quale avevo detto che non sarei andata.
Quando passai di nuovo davanti al boschetto, una strana sensazione invase il mio corpo.
Avrei voluto tanto vedere Power, visto che era da un pò che i suoi occhioni verdi non mi fissavano.
Mi promisi così che dopo gli allenamenti sarei andata a lui.
Posai la mia bici davanti al cancello e feci un gran respiro.
Da quanto tempo che non sento questo splendido odore, pensai.
Mi avviai verso l'interno a passi lenti per godermi la visuale dei cavalli che si voltano per vedermi.
Mi avvicinai verso il primo box dove c'era un bellissimo cavallo grigio.

《Bellissimo...》, sussurrai.

Lo accarezzai dolcemente, lui era davvero un cavallo fantastico e molto docile, lo sentivo.
Poggiò il suo muso caldo sulla mia mano: faceva il solletico.
Mi voltai un minuto per leggere il suo nome: Little Prince.

《Allora ti chiami Little Prince?》, gli chiesi ridendo.

Era davvero un nome fantastico per un cavallo stupendo.
Gli accarezzai il collo e la criniera e notai che era un cavallo davvero alto, anche se non quanto Cody o Dragon.

《Tu non sei alto quanto loro, ma sicuramente simpatico!》.

Voltai un secondo la testa vedendo camminare verso di me la figura di Miranda.
Non mi ero proprio accorta degli altri, ero corsa dal cavallo che aveva attirato la mia attenzione.
《Buon giorno, sei venuta per le campionesse?》, mi chiese sorridendo.

《Sì, ma mi ha colpito molto Little Prince》, dissi accarezzando il cavallo grigio.

《È molto dolce infatti. Lo usiamo per i principianti. Ad esempio andrebbe bene per te...》.

Voleva benissimo dirmi che avrei dovuto parlare con i miei.

《Se i miei volessero》, risposi dopo pochi secondi.

Miranda capì immediatamente che ancora non avevo il coraggio di chiederlo espressamente.
Non era colpa mia, ma non ce la facevo, soprattutto con mio padre.

《Vuoi andare da Elena? È nel campo che sta riscaldano Cody》.

Io annuii e salutai Little Prince per andare a vedere Elena e Cody.
Mi appoggiai con le braccia sulla staccionata ad ammirare il binomio perfetto.
C'erano solo loro in campo.
Lasciai che Elena mi notasse, per farle la sorpresa.
Quando mi notò, venne con Cody vicino alla staccionata, di certo non avrebbe potuto urlare per salutarmi.

《Ciao! Non avevi detto di essere impegnata?》, chiese socchiudendo gli occhi.

《Volevo farti una sorpresa. Come procede?》.

《La sto riscaldando e fra poco proviamo qualche salto. Dobbiamo prepararci ora, se vogliamo essere fresche e riposate dopo》, disse sbuffando un pò.

《Allora continuate, ci vediamo dopo》.

Miranda arrivò e si posizionò come al solito al centro del campo.

《Bene, ora passa al galoppo》.

Elena fece come ordinato e dopo pochi giri saltò un ostacolo.
Cody saltò molto in alto e non aveva alcuna voglia di fermarsi.
Elena infatti doveva tenerla molto, altrimenti si sarebbe messa a correre molto velocemente.
L'ora passò in fretta e Cody ed Elena diedero il loro meglio.
Volevano vincere quella gara e per farlo avevano bisogno di tutta la grinta possibile.
Finiti gli allenamenti aiutai Elena a pulire Cody e a metterla nel paddock.
《Bene, allora io vado》, la salutai.

《Va bene. Grazie mille per la sorpresa》, disse con un sorriso.

Sorrisi anche io e me ne andai.
Per la strada salutai anche Dragon e Little Prince.
Notai subito la differenza tra i caratteri dei due cavalli: il primo più guardingo e attento, il secondo più docile e socievole.
Misi da parte i miei pensieri e mi preparai a prendere la bicicletta per andare dal cavallo più bello del mondo.
Appena arrivata non lo vidi, poi mi voltai verso la radura e finalmente avvistai un cavallo morello che galoppava verso la mia parte.

《Power! Piccolo mio!》, urlai per attirare la sua attenzione.

Lui drizzò le orecchie e girò il muso verso di me.
Appena arrivato a poca distanza da me si mise a trattare e fece un giro completo intorno al mio corpo.

《Allora? Ti manco già?》.

Lui sì, mi mancava già moltissimo.
Passò al passo e io mi misi al suo fianco, camminando con lui.
Poggiai una mano sul suo costato che era messo in risalto dai raggi di sole caldi.
Essi illuminavano anche la sua potente muscolatura e il suo manto sembrava perfetto senza ombra di fango o sporcizia.
Ad un tratto si fermò e voltò la testa verso di me come in attesa di qualche carezza sul muso.
Lo accontentai accarezzandolo sul muso.
Poi mi venne in mente una cosa, molto pericolosa: volevo provare a montarlo.
Io non sapevo montare, la prima volta che ero salita su un cavallo fu con Elena.
Sapevo di poter cadere, di farmi male e di conseguenza non avrei mai più rivisto Power.
Ma sapevo anche di potermi fidare di lui e che non desideravo altro all'infuori di montarlo e stare con lui per sempre.
Così dopo averci riflettuto un pò mi misi davanti a Power e gli chiesi gentilmente di seguirmi.
Lo condussi fino ad una specie di sasso molto grande.
Salii su di esso e misi le mani quasi sul garrese de cavallo.
Una strana sensazione si fece spazio dentro di me.
E se cado? E se mi butta giù? E se si impenna o sgroppa?, mi chiedevo.
Qualcosa però mi spinse su.
Per un istante volai dal masso alla groppa di Power.
Le mie mani ora si trovavano sul collo del cavallo e avevano fra le dita anche un ciuffo della sua criniera.
Sentivo la paura, ma sapevo che non dovevo altrimenti l'avrebbe avvertita anche Power che era sotto di me inerme.
Lui non si muoveva, nè si agitava.

《Bene, da questo noto che sei stato già montato... forse... allora proviamo ad andare al passo... e solo al passo...》, mi tremava la voce.

Mossi il bacino e sfiorai il costato del cavallo con i talloni.
Stavo letteralmente andando al passo su Power e non riuscivo ancora a crederci.
Mi reggevo sulle gambe e tenevo un ciuffo della criniera del cavallo tra le dita.
La paura mi stava letteralmente passando e la felicità prese il suo posto.
Poi però pensai alla posizione e cercai di imitare il più possibile Elena.
Spalle larghe, schiena dritta e talloni bassi.
Ma non avendo le staffe fu un pó difficile per i talloni, quindi tenevo i piedi a penzoloni.
Feci un mezzo giro della radura e poi tornai verso il sasso.
Non sapevo come scendere, per questo cercai di ricordarmi ciò che mi aveva detto Elena.
Busto avanti e una bella spinta con la gamba destra.
Scesi e mi misi di fronte a Power.
Lo accarezzai anche tra le orecchie e lui si avvicinò a me per "mordicchiare" la mia maglietta facendomi solletico.

《Grazie mille, oggi mi hai dato prova di quanto sei fantastico》, gli sussurrai.

《Ora devo andare, ci vedremo più spesso, te lo prometto》.

Gli lasciai un bacio sulla guancia e andai verso la piccola salita per poi fermarmi e voltarmi ad ammirarlo per qualche istante.
Poi presi la mia bici e tornai a casa.

PowerWhere stories live. Discover now