Capitolo 5

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Quella mattina feci la solita routine, ancora più emozionata ed eccitata.
E mi sentivo ancora più felice, la cosa era abbastanza strana.
Feci tutto di corsa, perché stavolta mi alzai leggermente più tardi e infatti non trovai nemmeno più mia madre.
Non volli nemmeno portare Bob, altrimenti avrei fatto ancora più tardi.
Poi lui non era un pasticcione, poteva rimanere a casa quanto volevamo.
Così gli diedi solo la colazione e volai nel garage a prendere la bici.
Appena mi misi in sella cominciai a pedalare come una matta.
Mancava solo mezz'ora all'inizio della lezione a cui dovevo assistere.
Non mi andava di perdere nemmeno un'istante, volevo sapere come si sellava un cavallo.
Impiegai dieci minuti per arrivarci e gettai la bici a terra, senza badarci troppo.
Faceva già un caldo pazzesco, ma questo non copriva l'odore stupendo dei cavalli.
Corsi all'interno del maneggio e stavolta lo trovai affollato.
Il lato destro dei box era completamente affollato.
Ognuno stava preparando il suo cavallo, pulendolo e sellandolo davanti al proprio box.
Sentii qualcuno poggiare una mano sulla mia spalla destra: era Miranda.

《Grazie per essere venuta》.

《Sono felicissima di essere qui》.

Era vero, non riuscivo a contenere l'emozione e le gambe mi tremavano.
《Vieni, ti mostro come preparare il cavallo per le lezioni》.

Ci dirigemmo verso il primo cavallo. Ancora non lo avevano pulito.          
Miranda mi presentò una ragazza magra, con i capelli biondi e gli occhi verdi che si fondevano benissimo con la sua carnagione chiara.              
Era una ragazza davvero carina, e immaginai avesse la mia età.

《Lei è Elena, ha quattordici anni ed è una delle nostre allieve migliori nella disciplina del salto ostacoli》, mi disse tutto sempre con un sorriso.
Anche Elena aveva un enorme sorriso come per darmi un benvenuto.

《Elena lei è Jessica- le rivolsi anche io un sorriso- oggi sei il suo punto di riferimento》.

Elena annuì e Miranda ci lasciò sole augurandoci buon divertimento.

《Come si chiama?》, chiesi timidamente.

《Cody, lei è una saltatrice》, mi spiegò guardando la cavalla con fierezza.

Era una cavalla baia, con una folta criniera e una coda altrettanto folta quanto lunga.

《Questa cavalla è davvero stupenda, è tua?》 .
 
《Sì, certo. I cavalli del lato sinistro sono tutti privati, quelli del lato destro vengono usati per coloro che non ne hanno uno proprio》.

Elena aveva la voce chiara, fatta proprio per  spiegare agli altri. Mi sembrava già simpatica.

《Allora, i cavalli si puliscono con quattro spazzole: striglia, brusca, bruscone, nettapiedi》, mi mostrò le varie spazzole mentre parlava.

《Si passa prima la striglia, per far salire tutto il fango, ma fa anche un massaggio. Poi si prende la brusca, che va ad eliminare la polvere. Poi si usa il bruscone per i crini. Ed infine usiamo il nettapiedi per gli zoccoli》.

Mi spiegò tutto e poi mi fece vedere come fare.
La parte degli zoccoli mi intimorì un pò.
E se il cavallo avesse scalciato?
Cercai di abbandonare quei pensieri e intanto Elena portò il sottosella, la sella, le briglie e i parastinchi.
Mi spiegò il procedimento e le mise a Cody.
Prese il cap e la tartaruga e li indossò.
Aveva una maglietta bianca e dei pantaloni che assomigliavano a leggins beige e poi aveva anche un bel frustino.
La lezione cominciò e si divise in tre parti: riscaldamento, salto, defaticamento.
Guardai soprattutto quando Elena saltava, era bellissimo.
Quando il cavallo staccava i piedi da terra sembrava volare sul serio.
Alla fine della lezione, Elena condusse Cody al lavaggio.

《Ora le faccio una doccia》, mi spiegò con un sorriso.

Il mio sguardo cadde però sull'orologio che segnava le undici e mezza.

《Vorrei tanto... ma...》

《Tranquilla, vieni domani, però le lezioni sono alle undici》.

Mi propose una voce dietro di me.
Accettai l'invito di Miranda e corsi a casa, appena in tempo per la telefonata di mio padre.
Il pomeriggio passò lento in compagnia di Bob e mia madre tornò presto a casa.
Per la prima volta quella sera parlammo di ciò che aveva fatto a lavoro.

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