Capitolo 44

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Kathrine

Sono passate circa due ore, e nessuno di noi trova un argomento abbastanza interessante o appropriato. Tutti rimaniamo in silenzio, un po' perché a corto di parole e un po' per rispetto verso me e mio fratello.
Max ad un certo punto si alza e si gira verso di me.
-Vieni un attimo fuori?- mi chiede all'orecchio, mentre io annuisco per raggiungerlo dopo aver lanciato un'occhiata a Justin. Quanto mi mancano i suoi abbracci, i suoi baci, ma anche solamente la sua voce. Solo lui riesce a farmi sentire meglio, a farmi ridere e mi manca terribilmente.
Chiudiamo la porta del grande salone, mentre mio fratello si guarda intorno visibilmente a disagio in una casa che non conosce. Sorrido davanti al suo comportamento, per poi fargli cenno di seguirmi all'interno della cucina. Mi siedo sul bancone e lui su una sedia.
Stiamo in silenzio a guardarci a disagio, fino a quando lui fa la prima mossa e parla.
-Ho bisogno che tu mi faccia un favore- dice guardandomi negli occhi.
-Dimmi- dico aspettandomi una spiegazione in più.
-Uhm...ho bisogno che tu venga a lavorare con me- dice.
-Perché dovrei? Non puoi chiedere ai tuoi amici?- chiedo guardandolo confusa.
-Non posso, perché ho bisogno di guadagnare soldi per me...perché sono rimasto senza soldi e senza casa, a causa di una scommessa, e poi se lavoro con loro i soldi vorranno spartirli e io non posso spiegare che sono diventato improvvisamente povero- risponde abbassando lo sguardo.

-Okay, ti aiuterò- dico.
-Grazie sorellina- dice abbracciandomi mentre io ricambio l'abbraccio.

–Mi dispiace Kath, per tutto. Non merito nulla, perdonami ti prego- mormora al mio orecchio, stringendomi a sé. Sorrido automaticamente.
–Ti ho già perdonato Max, sei il mio fratellone e lo sarai sempre- rispondo per poi sciogliere l'abbraccio e sorridergli.

-Per ora dove starai?- Gli chiedo.
-Starò a casa di Jake- risponde.
-Perfetto- dico sorridendogli e uscendo dalla cucina seguita da lui.

Salgo in camera di Justin, gli devo parlare, lo sento lontano e questa "lontananza" mi sta uccidendo.
Entro, chiudo la porta a chiave e mi vado a sedere sul letto accanto a lui.
-Ehi- lo richiamo sorridendo.
Lui si gira verso di me e solo ora posso vedere che ha gli occhi lucidi, vederlo in questo stato mi fa male, così lo abbraccio.
–Ho avuto paura di perderti - mormora posando le sue mani calde e grandi sui miei fianchi. È una sensazione piacevole, qualcosa che mi è mancato.
-Non mi perderesti neanche se volessi- dico con voce decisa, facendolo sorridere.

È troppo per un essere umano, troppa bellezza. È maledettamente perfetto e non riesco a credere che sia mio.
–Ti amo- aggiungo facendo allargare il suo sorriso.
-Ti amo anche io, ti amerò sempre Kathrine - dice posando le sue labbra rosee e carnose sulle mie, che schiudo immediatamente.

Intreccio le mie gambe ai suoi fianchi, mentre lui mi tiene stretta a sé senza smettere di baciarmi.

Sento le sue mani accarezzare il mio corpo al di sopra della maglietta, fino a raggiungere l'orlo.

Alzo le braccia permettendogli di sfilarla, mentre io faccio lo stesso con la sua maglietta che finisce a terra.
Rimango ad ammirare il suo corpo perfetto.
Fa aderire il suo petto nudo al mio, ancora coperto dal reggiseno che raggiunge la maglietta poco dopo.
Gemo quando posa le sue labbra sul mio seno.

-Sei perfetta piccola- mormora accarezzando il mio corpo, facendomi gemere.
-Tu lo sei- ribadisco baciandolo.

Sbottona i miei jeans, per poi farli scivolare giù lungo le mie gambe. Senza esitare gli levo velocemente i suoi, lasciando solo l'intimo a coprirci, ancora per poco visto che finiscono quasi subito il resto dei vestiti.

Rimaniamo a fissarci per qualche minuto, aspettando che i nostri respiri si calmino.
-Sei pronta?- domanda in un sussurro posando le sue labbra sul mio collo, per poi lasciare un rapido bacio.
Annuisco stringendo le coperte tra le mani mentre lo sento entrare dentro di me.

Schiudo le labbra lasciando fuoriuscire un gemito, mentre lui aumenta il ritmo delle spinte.
Chiudo gli occhi appagata mentre vengo, seguita da lui qualche minuto dopo.

-Sei mia- sussurra al mio orecchio respirando pesantemente.
–Lo sarò sempre- rispondo prendendo la sua mano tra le mie. Chiudo gli occhi senza smettere di sorridere, per poi addormentarmi, felice.

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