Capitolo 41

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Rebecca

Mi sento ferita, ma non tanto esteriormente, più che altro interiormente.
So che ho sbagliato a dire tutto a Max riguardo la sua storia con Justin, però come può la ragazza con cui sono cresciuta...la mia migliore amica, avermi trattato in questo modo.

Max

Sto tranquillamente guardando la TV, quando sento aprire la porta.
Così mi volto a vedere chi è la persona chi è appena entrata...e chi vedo?
La ragazza che amo con i vestiti strappati, vari lividi sul viso e le lacrime agli occhi.
Sento la mia vista appannarsi. Mi alzo di scatto andando verso di lei.
-Cosa è successo? Chi ti ha fatto questo?- chiedo.
Lei non mi guarda negli occhi e non parla.
-Rispondi- le ordino alzando notevolmente la voce.
-Non posso- dice piangendo.
-Rispondi e basta- dico dando un pugno al muro accanto a lei.
-Kathrine- dice piangendo mentre corre nella sua stanza.

Mi manca l'aria.
Prima Gabriel e poi la sua migliore amica?!? Che cosa le è successo?!?
Lei non può essere capace di fare una cosa del genere.

Non ha senso.

Devo andare a parlare con lei e chiarire una volta per tutte.

Kathrine

Apro gli occhi girandomi verso il mio presunto rapitore.

Alla guida si trova un ragazzo abbastanza muscoloso, con i capelli castani con delle treccine , gli occhi castano scuro e un dente d'oro. Guardo dal finestrino cercando di capire il luogo in cui mi trovo, ma non riesco a riconoscerlo.

-Chi sei?- chiedo al ragazzo seduto al mio fianco.
-Jason Mccann, sicuramente avrai sentito parlare di me- dice sorridendo, mentre io lo guardo inorridita...è lui il ragazzo che ha ucciso la famiglia di Justin.

–Fammi scendere- dico dando un pugno al finestrino della macchina, cercando in tutti i modi di non farmi prendere dal panico.
Lui scuote la testa ridacchiando.
–Oh non posso, tu mi servi, tesoro- risponde facendomi l'occhiolino.

-Si può sapere cosa vuoi da me?- domando buttando gli occhi al cielo.

-Semplice voglio uccidere Justin- dice facendomi l'occhiolino.
–Lascialo stare. Non devi neanche provare a fargli del male, figlio di puttana- impreco.

–O tesoro, non sarò io a farlo- dice ridendo.
–sarai tu- continua.
Lo guardo confusa...questo qua sta dicendo un sacco di cazzate.
-In che senso?- chiedo.
-Se lui si presenterà a casa mia per salvarti "da solo" perché nessuno verrà con lui per la scarsa organizzazione e a quel punto lo uccideró- dice facendomi gelare il sangue.
-E se non si presenterà?- chiedo.
-Morirai tu- risponde con noncuranza.
La macchina dopo pochi minuti si ferma davanti ad un grande magazzino, lui esce e viene ad aprirmi la portiera, prendendomi per il braccio e portandomi dentro la struttura.
Jason mi lega ad una sedia ed esce dal magazzino.

Quando sto per prendere il cellulare entra una ragazza bionda con gli occhi azzurri che mi squadra dall'alto in basso.
Rimaniamo a scrutarci per un tempo che mi sembra infinito.
-Quindi tu sei la nuova puttana di Bieber?- chiede.
Mi irrigidisco sentendo la folle voglia di prendere un coltello e piantarglielo dritto in gola, eppure mi trattengo limitandomi a fulminarla.
-Ma che cazzo dici? E tu chi saresti ah?- dico.
-Io? Io sono stata la sua prima ragazza.- dice ridendo.
-Ahhh tu sei la sadica, pazza psicopatica- dico uccidendola con lo sguardo.

-Hai un carattere molto simile a quello di Justin, ora capisco per quale motivo lui sia attratto da te- dice inclinando la testa da un lato.
-Non è semplicemente attratto...è innamorato di me- dico ridacchiando.
-La stessa cosa è- dice guardandomi male.
-Tu non lo potrai mai capire...perché nessuno è stato o sarà mai innamorato di me- dico sorridendo, mentre lei corre verso di me con un coltello che ha uscito dalla sua tasca.
Appena è vicina, sposto le mani in modo che colpisca le corde e appena le ha tagliate prendo il coltello che ha in mano e con un colpo netto la pugnalo al cuore.
Sciolgo le corde delle gambe e telefono a Justin.

Never Back DownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora