Capitolo 29

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Justin

Durante il viaggio di ritorno siamo rimasti  in silenzio.
Mi sento più tranquillo al pensiero di avere qualcuno con cui sfogarmi senza dover stare attento a cosa dire, senza la paura di farmi sfuggire qualche parola di troppo.

Parcheggio davanti al magazzino girandomi verso di lui, che mi sta fissando da un tempo indeterminato.
-Che c'è?- domando irritato dopo circa cinque minuti che stiamo a fissarci.
–Non è una notizia da poco scoprire che Bieber si è innamorato- mi prende in giro.
–Ora non esageriamo- dico passandomi una mano tra i capelli.
-Si certo, il tuo discorso epocale di poco fa era da film- sghignazza.
–Guarda che non c'è nulla di male- continua  guardandomi.
–E' che l'idea di avere un punto debole mi innervosisce- ammetto prendendomi la testa tra le mani.
-Un punto debole?- ripete visibilmente confuso.
–Prima non avevo nulla da perdere, adesso si. Non c'erano modi per mettermi alle strette, semplicemente perché non avevo nessuna persona a cui tenevo, oltre a voi ragazzi. Adesso c'è Kathrine .- dico tutto velocemente.

-Justin, chi è che le dovrebbe far del male? Se non te lo ricordassi il capo dei nostri nemici mortali è suo fratello, e lei fa parte proprio di loro. Quindi direi che non c'è nessuno che le farebbe del male per fare un torto a te- mi fa notare facendo spallucce.

–Non capisci. E' vero che siamo le due bande più ambite della città, ma ce ne sono moltissime altre che non vedono l'ora che commettiamo qualche passo falso per prendere il nostro posto. Potrebbero usare questa mia debolezza contro di me – rispondo scuotendo la testa.

Chaz rimane per un po' in silenzio, forse cercando le parole giuste.
-Anche lei ha scelto il nostro stesso stile di vita, e questo significa che è stata in pericolo da sempre. Non ti addossare colpe che non sono tue, e poi sono sicuro che sa' come difendersi. Per quanto tu cerchi di trattarla come un'innocente ragazzina, devi ricordarti che non lo è poi tanto- dice guardando fuori dal finestrino.

-E poi, innamorarsi non è una debolezza- conclude aprendo lo sportello.

Sospiro scendendo dalla macchina, dirigendomi verso il magazzino dove gli altri erano già seduti.

Dan ci lancia un'occhiataccia  –dove eravate finiti?- ringhia squadrandoci.
Mi ripeto per circa cento volte di stare calmo, evitando di prenderlo a calci in quel preciso momento.
–Ora siamo qui- rispondo facendo le spallucce.
Proprio quando riesco a calmarmi, sento sedersi vicino a me qualcuno. Giro la testa grugnendo disgustato quando vedo Sara.

-E' un piacere anche per me vederti- dice sarcasticamente.
–Porta te e il tuo culo rifatto via da questo tavolo- ordino lanciandole un'occhiataccia.
–Penso proprio che non lo farò- ribadisce sedendosi a gambe incrociate.
–Spiacente, oggi niente potrebbe guastare il mio buon umore- l'avviso iniziando a fischiettare.
–Finalmente hai trovato il ragazzo giusto per te?- mi prende in giro storcendo la bocca in una smorfia.
-Ah ah ah. Sei proprio esilarante Sara , in questo periodo ci sono i saldi, fai gli sconti anche tu ai tuoi clienti?- rispondo fingendomi interessato.
Lei in risposta si alza indignata.

Justin Bieber vince sempre.


Kathrine

Arriviamo nel magazzino.
Ci sediamo in cerchio e iniziamo a discutere sull'attacco, o meglio io ascolto mentre loro parlano.
-È deciso si farà sabato sera- dice mio fratello.

Sono indecisa se dirlo o no a Justin, io lo amo...però...non lo so, sono confusa.
Mi massaggio le tempie con le dita, sento che mi sarebbe scoppiata la testa da un momento all'altro.
Appena arriviamo a casa mi chiudo in camera, dicendo a mio fratello che non mi sento tanto bene.
Senza pensarci molto prendo il cellulare, mandando il messaggio prima che possa ripensarci o cambiare idea.

A: Justin
Hanno deciso. Sabato sera

Invio con un sospiro mordicchiandomi il labbro inferiore.

Da: Justin
Sarò pronto. E stai tranquilla non farò del male a nessuno della tua gang.

Se succedesse qualcosa a qualcuno non me lo perdonerei mai. Affido in lui tutta la mia fiducia. Ma un'altra cosa di cui ho paura è che Justin si faccia male, perché lui ha fatto la promessa di non fare agli altri del male, ma gli altri non hanno promesso proprio niente.

A: Justin
Okay. Notte.

Da: Justin
Buonanotte. Ti amo.

Rimango a sorridere come una stupida, sentendo il cuore scoppiare dalla felicità.
Nonostante tutto quel casino lui è l'unica persona che sa come rendermi felice.

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