32

329 25 0
                                    

Mi aggiro per casa come un fantasma. Abbraccio la busta di patatine e ne divoro una dietro l'altra. Di questo passo diventerò una balena. Ania non si è fatta sentire. Luigi neanche. A volte mi capita di desiderare di essere lei. Perché sembra che per lei sia tutto così facile?
Passo davanti lo specchio del corridoio e il mio riflesso mi mette ribrezzo. I capelli sono un ammasso di nodi, le labbra sono screpolate, gli occhi rossi e gonfi e la tuta malandata mi fa sembrare ancora più sciatta. E puzzo. Ho bisogno di lavarmi. Ora.
Entro nel bagno e riempio la vasca. Esco per prendere la biancheria pulita e il pigiama. La sua finestra è illuminata e la bella dama è lì di fronte a me.
Torno nel bagno già avvolto dal vapore. Mi spoglio con molta lentezza. Infilo il primo piede nell'acqua e lo ritiro immediatamente. È bollente. Riapro il rubinetto e aspetto che l'acqua fredda renda tiepida quella già presente nella vasca. Poi mi ci immergo. Amo l'acqua. Mi fa sentire bene, pulita. L'angoscia e la tristezza sembrano essere lontani. In questo momento tutto è lontano.
Uscita mi sento già meglio. Almeno ora lo specchio mi rimanda un riflesso migliore.
Mi tuffo sul divano e accendo la televisione.
-Maya?
Mi chiama mia madre dalla cucina.
-che c'è?
-per che ora arrivi domani?
-non lo so perché?
Lei si affaccia in soggiorno mentre si asciuga le mani con uno strofinaccio.
-abbiamo ospiti domani a pranzo.
Che palle! Questa casa sembra un ristorante. Invitiamo troppa gente.
-chi?

MayaWhere stories live. Discover now