Maya

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Il tempo passa e io sono ancora qui. Più ci penso più mi convinco, o almeno ci provo, che, infondo, tra me e lui non è mai nato niente. Sono certa che il mio fosse solo un amore a senso unico. Lui non ha mai saputo niente dei miei sentimenti, del resto non ce ne stato il tempo. E poi lei non ne sapeva niente. Se lo avesse saputo penso che non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere. Penso.

Ora come ora ho due sole vie. O mi chiudo in casa per il resto dei miei giorni o esco di qui e accetto la loro relazione. Magari è solo un fuoco di paglia. Magari non dura tanto. Magari per lei è solo uno dei tanti, forse se ne stuferà. Forse si è già stufata di lui.

Prendo il telefono. Le mani mi tremano. La voce anche.

-Maya che fine hai fatto?

-ciao, tu che fine hai fatto?!

-hey? Fino a prova contraria sei tu quella che è scappata via.

Vuole davvero farmi passare dalla parte del torto?

-si, non sto bene.

-e si vede, senti che voce!

-come va? A quanto pare mi devi raccontare tante cose.

-e anche tu mi devi finire di raccontare un bella cosa!

-si.. si abbiamo lasciato il discorso a metà.

-sei contagiosa?

Rimango un attimo stupita.

-no, perché?

-bene, allora questa sera passo da te, ci barrichiamo nella tua stanza con una bella pizza e parliamo.

Stasera? Stasera non so se ce la faccio.

-allora ci stai?

Mi mordo il labbro nervosamente e annuisco.

-va bene, allora ti aspetto.

Lei riattacca la cornetta e io torno a sprofondare nelle mie coperte. Il peggio deve ancora venire.