extra: ashton

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n.a.: questo capitolo si posiziona cronologicamente prima del nono, quindi prima di capodanno

Michael's P.O.V.

Anno 2040

"Essere amici con Ashton ha i suoi pro e contro. Più svantaggi che vantaggi. Ma se cercate qualcuno con cui fare qualcosa di diverso e originale, fidatevi che lui è la persona giusta.

Erano i primi di dicembre, le stazioni erano piene di gente che arrivavano a New York per passare il Natale. Ovviamente Ashton non si è fatto sfuggire l'occasione per andare alla ricerca di ragazze. E io, in quanto suo migliore amico, coinquilino e spalla, dovevo accompagnarlo."

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Anno 2015

"Fidati Michael, sarà leggendario!" Fidarsi era una grande parola, già nel mio profondo sapevo che sarebbe successo qualcosa e saremmo finiti nei guai.

Quando arrivammo in stazione erano quasi le nove e avevamo tutta la serata per fare ciò che voleva. Ashton è come i bambini: accontentalo anche se sai che fallirà.

Ci mettemmo ad aspettare al centro della stazione, intorno a noi le persone camminavano velocemente da una parte all'altra, presi dalla fretta di uscire da quel delirio. Non potevo biasimarli. Ashton invece si guardava intorno, alla ricerca di qualche ragazza da conquistare.

Fu quando cominciò a rintoccare l'orologio della stazione per indicare l'inizio della nuova ora, che Ashton adocchiò due ragazze con una cartina in mano e l'aria disorientata.

Mi prese per il polso e mi trascinò con lui. Spesso in quelle situazioni dovevo fingermi interessato alle ragazze per non rovinare i suoi piani.

"Salve belle fanciulle. Vedo che avete l'aria disorientata e io sono di New York. Posso aiutarvi?" Io non mi sarei mai fidato di una persona del genere, che si presenta davanti e ti offre di aiutarti. A New York la maggior parte di persone del genere sono ladri, approfittatori o stupratori. Ma vai a capire le donne.

"Siamo appena arrivate dal Kentucky. Non sappiamo bene come raggiungere la trentaduesima strada. Ci farebbe davvero piacere se ci aiutaste." Disse una delle due ragazze. Portava gli occhiali e un cappellino blu, sembrava una ragazza per bene. Un po' mi dispiaceva che fosse finita nelle grinfie di Ashton.

Mentre Ashton parlava con le due ragazze, io rimasi in disparte a guardare il cellulare. Su Snapchat Luke continuava a caricare foto e video riprendendo quello che faceva. Era a una festa con il suo ragazzo, in una discoteca. In un certo senso lo invidiavo.

Fu mentre stavo per riguardare la sua storia di Snapchat quando due uomini della sicurezza presero me ed Ashton per le spalle e ci trascinarono via.

Cosa stava succedendo? E perché stavano trascinando anche a me?

Ci portarono in una saletta chiusa, la luce era bassa e fioca. Al centro della saletta vi era una scrivania vuota, se non per il monitor di un computer, e una panca. Ci fecero sedere sulla panca mentre le nostre mani erano tenute ferme dietro la schiena.

Non potevamo scappare e tutto quello che potevamo fare, era ciò che ci sarebbe stato richiesto.

Arrivò un uomo di grande stazza, senza capelli e lo sguardo duro: non mi sarei mai permesso di mentirgli. Girò il monitor verso di noi per farci vedere una serie di riprese fatte dalla videocamera di sicurezza: in ogni ripresa appariva Ashton che rimaneva fermo sempre nello stesso punto. Ciò si ripeteva ogni sabato della settimana.

"Bel faccino, rispondimi. Cosa combini lì, al centro della stazione ogni sabato sera alle nove?" Certo che se vuoi sapere delle cose, quello è il modo meno adeguato.

Girai il viso verso Ashton, deglutii a vuoto e aspettai che dicesse qualcosa per farci liberare, o almeno farmi liberare.

"Sono un uomo d'affari." La sua voce non aveva tono, sembrava una frase programmata.

"Ogni sabato alle 9 sei qui. Non credo sia per lavoro." Aveva un tono duro. Io mi stavo cagando sotto. Perché non gli diceva la verità?

"Sono un uomo d'affari." Ripeté Ashton.

Non potevo sopportare di stare lì, tenuto come un criminale. Cosa c'entravo io?

"Oggi hai pure portato un complice." Lo sguardo dell'uomo di spostò su di me. Quello sguardo era più pensante di un tir in discesa.

Non potevo resistere, non ero un criminale. "Signore, le assicuro che non stavamo facendo niente. Lo stavo accompagnando a conquistare delle ragazze. Diglielo Ashton."

Ashton si girò verso di me e mi guardò per qualche secondo, per poi tornare a guardare l'agente di sicurezza. "Sono un uomo d'affari." Non potevo crederci.

L'uomo di fronte a noi fece schioccare le dita, mormorando alle guardie che ci tenevano 'Perquisiteli', e subito ci sfilarono le giacche iniziandole a controllare, tasca per tasca.

Sentivo il mio cuore battere all'impazzata contro il mio petto. L'aria era costituita da tensione mentre sulle labbra di Ashton vi era un sorriso che sembrava quasi una smorfia.

"Signore, il ragazzo dai capelli rossi ha ragione. Non c'è nessuna arma o ricevitore o microfono." In quel momento l'agente tirò fuori dalla tasca della giacca di Ashton delle skittles.

L'agente guardò le caramelle e fece poi scivolare gli occhi tra me e lui. Si lasciò sfuggire un sospiro e con la mano ci indicò la porta, mentre fissava Ashton. "Ragazzo, non sei per niente una persona da stimare ma non hai fatto nulla che va contro la legge. Sei libero insieme al suo amico dai capelli strani."

A quelle parole mi liberai dalla presa delle guardie della sicurezza. Con passo svelto mi diressi verso la porta che dava alla stazione. Respirai l'aria contaminata della strada, l'aria della libertà. Ashton era dietro di me.

Non credo che dopo quella sera l'abbia più rifatto. Ormai lo conoscevano e avevano appeso avvisi per tutta la stazione dove avvertivano di stargli alla larga perché 'disturbava la quiete pubblica'.

Sapete però qual è la cosa positiva di uscire con Ashton? Avere sempre qualcosa di originale da raccontare.

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Guess who's back? Back again? Francy's back! Tell a friend.

Avevo promesso che avrei pubblicato qualcosa e avrei fatto qualcosa durante questa pausa e ho mantenuto la promessa. Ecco a voi un capitolo speciale che avevo scritto un bel po' di tempo fa ma che non avevo ancora pubblicato.

Come state? Come procede a scuola? Avete ancora abbastanza sanità mentale per finire l'anno?

Tornerò presto (credo)
Fino ad allora guardatevi HIMYM

- Francy

How I Met Your Father || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora